Il Gufo oggi si occupa di una vicenda a sorpresa: la Corea del Nord. In pieno delirio "comunista", non esiste nulla di più ovvio e scontato per il Gufo "reo confesso di comunismo" che occuparsi della nazione "comunista" per eccellenza del pianeta, anche per un fatto politicamente incredibile: il "visitatore" italiano più assiduo della Corea del Nord, tra i nostri parlamentari, è un parlamentare di Forza Italia e si chiama Antonio Razzi; in pratica mentre la "Grande Mummia" Silvio B. sproloquia spesso di "dittature comuniste" un esponente parlamentare del suo partito si reca con assiduità nella nazione dove da oltre 70 anni domina una delle più terribili dittature comuniste del pianeta. In una visita diventata ormai famosa (in cui Antonio Razzi accompagnò il segretario della Lega Nord Matteo Salvini in visita ufficiale a Pyongyang, la capitale nord coreana) la coppia di parlamentari italiani tra la sorpresa generale parlò di una nazione pulita e ordinata. Il Gufo oggi si trastulla e cincischia quindi tra i social network, a caccia delle rare notizie su una nazione "impenetrabile" a causa della fortissima censura di regime, dominata da una dittatura asfissiante che nega qualsiasi libertà di informazione non solo ai politici di opposizione (non esiste nessuna opposizione in Corea del Nord, tranne un numero esiguo di oppositori clandestini, i quali spesso più che "oppositori veri e propri" sono sfortunati esponenti di regime che si sono dimenticati di applaudire il Grande Dittatore oppure che hanno sbadigliato per la noia in un discorso ufficiale oppure che non partecipano allo sfrenato "culto della personalità" del dittatore nord coreano, e a causa di questi piccoli misfatti hanno pagato il prezzo durissimo di anni di carcere oppure addirittura della condanna a morte) e ha fatto una scoperta sorprendente: Antonio Razzi e Matteo Salvini avevano ragione e non hanno raccontato una fesseria al popolo italiano!!!
Alcuni quotidiani di varia estrazione politica (ad esempio "The Guardian" oppure un recente articolo dell'inserto settimanale della "Repubblica", che il Gufo ha letto con molta curiosità) descrivono un piccolo progresso economico: i tempi della popolazione sterminata dalla carestia che negli ultimi 10 anni del secolo scorso fortunatamente sarebbero finiti, e la situazione economica della Corea del Nord non è più a quel livello di drammaticità. Si sarebbe sviluppata una piccola crescita fatta di qualche realizzazione edile (sono sorti alcuni grattacieli a Pyongyang), si registra addirittura la comparsa del traffico automobilistico in una città che è stata per anni praticamente deserta (sono "carrette della strada" rispetto alle nostre lussuose autovetture), qualche bar inizia a essere frequentato in modo assiduo con persone che hanno in mano il computer portatile e collegamento a internet, all'estero nascono suggestivi "ristoranti di cucina tradizionale nord coreana", qualche piccola iniziativa privata (di qualche piccolo chiosco, mini ristorante e attività produttive) continua a essere vietata per legge ma "tollerata" dal regime che trova i classici "trucchetti burocratici" per non ostacolare questa mini apertura al progresso, e non si registrano fenomeni di criminalità diffusa fatta eccezione per il classico "mercato nero" presso il quale i nord coreani si forniscono dei prodotti "vietati per legge". Sono progressi molto lenti, che sono registrati da piccoli incrementi del P.I.L. - ma si tratta di progressi che, in una nazione che era nella miseria più nera e nella carestia più terrificante fino a pochi anni fa, sembrano quasi miracolosi - e la situazione continua a essere quella di una dittatura illiberale e sciaguratissima che opprime qualsiasi dissenso in modo feroce e spietato, ma le nazioni occidentali più ricche hanno il compito di "incoraggiare" con pazienza la politica dei piccoli passi e dei piccoli progetti per consentire anche allo sfortunato popolo della Corea del Nord, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue tradizioni originarie e naturali, di uscire dalla condizione in cui si trovano oggi e di entrare in una dimensione più umana e più liberale, e il Gufo inizia a mettere a disposizione il suo blog per incentivare i politici italiani a "incrementare" il numero e la qualità delle loro visite in Corea del Nord (non ha importanza se in visita ufficiale oppure riservata, se da soli oppure accompagnati dall'estroso e pittoresco parlamentare Antonio Razzi) per offrire aiuti e solidarietà a questa sfortunatissima ma meravigliosa nazione, alla quale il Gufo augura di cuore di poter trovare quel sorriso solare, quella splendida tradizione di ospitalità e quella gentilezza d'animo che hanno caratterizzato la storia millenaria delle nazioni dell'Asia Orientale
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