mercoledì 25 maggio 2016

IL GUFO ILLUSTRA I MOTIVI DELL'ENNESIMA LITIGATA TRA LA MAGGIORANZA E LA PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CALEPIO CINZIA ROMOLO

Cari lettori,  "i nostri eroi"  ci sono ricascati  (per la terza volta!!!   eppure  "errare è umano,  perseverare è diabolico"  secondo quello che recita un famoso proverbio antico)  scivolando politicamente ancora una sulle vicende della Fondazione Calepio.   La decisione della Fondazione di far pagare l'affitto del Castello dei Conti Calepio all'A.V.I.S.  Castelli Calepio,  come corrispettivo dell'affitto dei locali per il pranzo sociale del 50mo  anniversario  (peraltro previsto da un tariffario che la Giunta della Fondazione applica qualsiasi volta che un soggetto,  si tratti di un privato oppure di un'associazione,  utilizza i locali del Castello per organizzare e celebrare eventi)   ha dato il  "via libera"  a un paio di nostri assessori,  quelli dei Servizi Sociali e della Cultura  (con delega alle associazioni),  di fare la solita polemica sterile contro la presidente della Fondazione Cinzia Romolo,  "colpevole"  di non avere esentato l'A.V.I.S.  dal pagamento della tariffa.    Sono scivolati politicamente sulla classica  "buccia di banana",  per una marea di motivi che il Gufo illustra ed elenca qui di seguito

PUNTO PRIMO  l'A.V.I.S.  ha pagato il corrispettivo in forza di un tariffario approvato dalla Giunta della Fondazione  (con il parere favorevole e in ogni caso senza clamorose opposizioni)  dei nostri due consiglieri di Castelli Calepio rappresentanti del Comune in Fondazione,  i quali sono entrambi stati scelti dall'attuale maggioranza Lega Nord - Forza Italia;   l'unico modo per esentare l'A.V.I.S.  sarebbe stato quello di far approvare una delibera di Giunta  "ad hoc"  finalizzata a questo scopo,  e chi se non loro due  (assessori di Giunta)  avrebbe potuto e dovuto prendere l'iniziativa per approvare questa delibera??

PUNTO SECONDO  è stato gioco facile per la presidente Romolo ribattere con due argomentazioni fortissime,  che li hanno messi politicamente in difficoltà:  la prima è che gli esponenti di Castelli Calepio si occupano troppo spesso di terreni della Fondazione e delle entrate al Castello,  mentre si occupano con minore intensità e impegno di quella che dovrebbe essere l'altra attività della Fondazione  (che gestisce,  oltre al Castello,  anche un centro residenziale per assistenza ai disabili,  ma chissà per quale motivo anche il Gufo,  oltre alla presidente Cinzia Romolo,   non ha notato su questa tematica importantissima grande intensità di lavoro e un numero e una qualità di eventi significativi organizzati dalla attuale maggioranza Lega Nord - Forza Italia);    la seconda è che questi eventi sono una fonte di entrata e di reddito della Fondazione,   che con queste entrate si sostiene dal punto di vista finanziario senza dover chiedere contributi pubblici ai Comuni;  la seconda è che i nostri assessori si occupano troppo spesso  (sono parole della presidente della Fondazione)   "di inseguire le singole esenzioni di pagamento delle singole associazioni  e persone fisiche invece di organizzare in prima persona iniziative sociali,  insieme alla Fondazione,  che possano produrre entrate con le quali la Fondazione si possa sostenere economicamente in modo autonomo".    Bersaglio centrato!!!   la Romolo in pratica chiede maggiore impegno e maggiori iniziative nel sostegno delle attività sociali della Fondazione (soprattutto in materia di assistenza ai disabili),   lasciando che sia la Giunta della Fondazione a occuparsi di regolare le visite al Castello applicando il tariffario

PUNTO TERZO  come ha fatto notare più volte e in diverse circostanze lo stesso sindaco Benini,  è necessario ridurre al minimo i motivi di polemica tra il Comune di Castelli Calepio  (che non è il solo proprietario della Fondazione:  il Gufo ricorda a tutti che ben otto Comuni sono rappresentati nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione,  nel quale i consiglieri di Castelli Calepio sono solamente due e senza una collaborazione proficua e continua con i rappresentanti degli altri Comuni sono in netta minoranza e non hanno i numeri per poter decidere da soli)  in quanto le polemiche,  paradossalmente anche nel caso in cui i nostri esponenti della maggioranza avessero ragione e la Romolo avesse torto  (e non è questo il caso,  visto che il Gufo ha dimostrato che i nostri due assessori erano politicamente nel torto),   fanno  "ritornare a galla"  la vicenda non edificante del passato,  ossia la clamorosa litigata tra i due consiglieri di Castelli Calepio che è stata all'origine della perdita della presidenza della Fondazione  (per la prima volta nella storia!!!)  dei rappresentanti del nostro Comune a vantaggio della Romolo stessa che è stata nominata presidente in conseguenza di questa litigata tra partiti,   e l'altra vicenda non entusiasmante della variantina puntuale al P.G.T.  approvato il 21 dicembre 2015  nella quale l'argomento principale di polemica e di discussione fortissima riguardava proprio un contrasto tra Comune e Fondazione su una materia di terreni situati in prossimità della Fondazione Calepio.   Il sindaco,  e il Gufo concorda pienamente con lui,  teme infatti che queste polemiche continue possano essere viste come polemiche pretestuose messe in atto da chi  "ha il dentino avvelenato"  contro la Fondazione più per proprie ragioni personali che per motivi di merito;   e inoltre  con queste polemiche si attizza la  "solita"  storia  (inutile e improduttiva,  ma in questo caso anche la Romolo ha la sua parte di colpe,   perchè  "batte sempre sullo stesso tasto",  e anche se spesso è vero,  non sempre è vero!!!)   di chi continua a sostenere che il Comune di Castelli Calepio si propone  "in modo arrogante"  nei confronti della Fondazione,   senza riconoscere il merito alla Fondazione  -  che ha investito oltre 700 mila euro per ristrutturare il Castello,  che è situato nel territorio comunale di Castelli Calepio  -  di avere già fatto  e  di continuare a fare per il Comune di Castelli Calepio più di quello che ha fatto per gli altri Comuni soci della Fondazione

QUARTO PUNTO  Cinzia Romolo ricorda che ogni esenzione concessa a favore del Comune di Castelli Calepio  (e delle sue associazioni)  per rispetto di un elementare principio di  "par condicio"  dovrebbe essere estesa a tutte le associazioni di tutti i Comuni soci della Fondazione che chiedono di utilizzare l'area del Castello per celebrare i loro eventi culturali e sociali,  ma in tal modo si porterebbe alla rovina finanziaria la Fondazione,  privandola di un'importante fonte di entrata e di reddito,  e si finirebbe quindi con la conseguenza che la Fondazione per le manutenzioni del Castello dovrebbe chiedere contributi pubblici  (ai Comuni soci della Fondazione)  oppure dovrebbe togliere risorse dall'assistenza ai disabili:   e il Gufo non se la sente di dire che si dovevano chiedere contributi pubblici oppure sottrarre 500,00 euro dall'assistenza ai disabili per un pranzo sociale,  anche se il pranzo è stato organizzato in occasione della celebrazione ufficiale di una ricorrenza storica molto importante

QUINTO PUNTO  ce lo aggiunge il Gufo,  che  "ricorda ai naviganti"  che l'A.V.I.S.  di Castelli Calepio negli anniversari celebrati durante il mandato amministrativo da segretario del Gufo stesso  (il 40mo  anniversario nel 2006  e  il 45mo  anniversario nel 2011)  ha speso per il pranzo sociale,  che si è tenuto in entrambe le occasioni al  "Ristorante Stockholm"  di Tagliuno,   oltre 3.000,00  euro senza che nessuno si sia lamentato in quelle due circostanze lontane per la spesa non esigua  (peraltro in quelle due circostanze la partecipazione di ospiti fu particolarmente numerosa vista l'incredibile adesione delle delegazioni delle altre sezioni Comunali A.V.I.S.  invitate al pranzo sociale),   visto che l'A.V.I.S.  sia in quelle circostanze che nell'attuale ricorrenza del 2016  disponeva  e  dispone delle risorse necessarie per pagare tutti gli impegni di spesa delle manifestazioni ufficiali;   peraltro il Comune ha già riconosciuto all'A.V.I.S.  un contributo straordinario di 1.000,00 euro nel 2016  e  questo contributo è stato riconosciuto dal Gufo come un gesto "generoso e adeguato"  all'importanza dell'evento      

Il Gufo infine fa presente che la Fondazione Calepio ha appena organizzato,  insieme al Comune di Credaro,  per domenica 12 giugno,  una  "camminata di quattro chilometri dal Castello di Calepio al Castello di Credaro"  con pranzo sociale finale;   una parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione che potrà utilizzarlo anche per le proprie attività.   Il Gufo prende spunto da questo fatto per invitare i politici della nostra maggioranza a collaborare con la Romolo nell'organizzazione di queste iniziative:  è il momento di dimenticare i fatti e i misfatti politici del passato e di rimettere nel cassetto dei ricordi i  "dentini avvelenati"  e  le polemiche,  e di collaborare tutti insieme per incrementare in quantità e in qualità gli eventi nel Castello e l'assistenza sociale del centro residenziale della Fondazione a favore dei disabili        

4 commenti:

  1. Ma va là... Qualcuno nella maggioranza, invece di occuparsi di gestire il proprio assessorato con competenza e spirito di servizio, se la prende con l'ottima Cinzia Romolo perché non concede regali (solo) a chi intendono loro? Non lo avrei mai detto, riescono sempre a stupirmi. Ocio, che a forza di tirar la corda, vi rimane in mano.

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    1. Il problema, Massimiliano, è uno solo: qualcuno nella maggioranza DEVE METTERCI UNA PIETRA SOPRA sulle vicende passate. Quelli di Forza Italia hanno tentato di prendersi la presidenza della Fondazione? Hanno presentato un candidato, quel candidato non aveva i numeri sufficienti per essere eletto e la Romolo è diventata presidente con un risultato di 7 voti a 5 (e il voto decisivo di Pieremilio, che è entrato in Giunta come vice presidente), in Forza Italia se ne facciano una ragione e non rompano più le scatole con polemiche inutili. Altri consiglieri di maggioranza hanno "il dente avvelenato" con la Romolo per la litigata tra Lega Nord e Forza Italia che è accaduta a causa della vicenda della variante puntuale al P.G.T. del 21 dicembre 2015 e in particolare alla vicenda del terreno della Fondazione in cui la Romolo e Pieremilio hanno preso una posizione molto forte su un punto controverso e discutibile della variante al P.G.T.? Sono trascorsi cinque mesi e la vicenda è da archiviare e da dimenticare. Meglio per tutti archiviare queste vicende del passato e guardare al futuro. Si potrebbe, ad esempio, proporre un pacchetto di iniziative sociali e culturali (in collaborazione tra Comune e Fondazione) da celebrare nel Castello oppure nel Vecchio Convento oppure nel centro residenziale per disabili, compilare un calendario annuale di questi eventi e con delibera di Giunta Comunale (ratificata e recepita successivamente da una convenzione tra Comune e Fondazione) chiedere l'esenzione oppure una tariffa agevolata per le associazioni che li organizzano e li mettono in scena

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  3. GIU' LE MANI DALLA FONDAZIONE CALEPIO

    E' in corso da parte di un paio di esponenti della Giunta Comunale di Castelli Calepio, esponenti non propriamente "disinteressati", assolutamente noti a chi segue le vicende della Fondazione Calepio dalla sera del Consiglio Comunale del 21 dicembre scorso, un tentativo di tiro al piccione nei confronti dell'ottima Presidente Cinzia Romolo. Questi personaggi non hanno esitato neppure a "sobillare" l'AVIS di Tagliuno contro la Romolo, rea di aver fatto pagare quanto previsto e stabilito dal CdA della Fondazione. Ma non si vergognano? Pensano veramente che debba essere questa la funzione di pubblici amministratori che dovrebbero agire nell'interesse della comunità e non di questa, o quella, fazione, di questo, o quel, "cerchio magico"? Come cittadino e consigliere comunale dico loro: giù le mani dalla Fondazione Calepio. Qualcuno ha già dovuto mettere la coda in mezzo alle gambe il 21 dicembre scorso, non insista a pisciare fuori dal vaso e soprattutto faccia il suo lavoro da assessore, per il quale - fra l'altro - è pure pagato.

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