Come al solito il grande annuncio, quello che il Gufo attendeva da quasi 20 anni, è lanciato dalla pagina di "Araberara" dedicata al Comune di Castelli Calepio "abbiamo appena portato a casa il teatro, è inutile che la minoranza mi dica che dovevo sistemarlo e non comprarlo, ma come? sistemo qualcosa che non è mio? butto dentro 500.000,00 euro per gli altri? la Corte dei Conti mi salterebbe addosso, si va avanti ottimisti e convinti". Il Gufo aggiunge: l'unico fatto che conta (sulla lunghissima questione della ristrutturazione del cinema di Tagliuno) è che SI VA AVANTI. Basta cincischiare, non se ne può più!!! Per troppi lunghissimi anni il cinema è stato lasciato in condizioni di degrado, fatiscente e impossibilitato ad ospitare eventi che in un qualunque paesello limitrofo (Sarnico, Capriolo, Grumello del Monte) vanno tranquillamente in scena da anni: rappresentazioni teatrali e concerti di buon livello, proiezioni di film di qualità, serate pubbliche. Il cinema di Tagliuno ospitava ormai un numero esiguo di eventi non memorabili, con uno scarso pubblico e un paio di "pienoni" all'anno; sotto i portici del cinema giovani irrequieti e maleducati lasciavano le tracce tangibili del loro gozzovigliare a vuoto; i muri erano stati imbrattati con scritte volgari e ripuliti solo grazie ad alcuni volontari; i locali segreteria e saletta prove del Corpo Musicale Cittadino (piano superiore rispetto al cinema) erano a loro volta inadeguati rispetto al prestigio della nostra banda comunale. Rimanere "fermi al palo" senza sfruttare questa occasione favorevole e quasi irripetibile di "intesa quasi raggiunta" tra Curia, Parrocchia di Tagliuno e Giunta comunale sarebbe una sciagura politica per il paesello, significa procrastinare per altri tre anni la situazione indecorosa attuale e rinunciare a fare qualcosa di serio (a livello culturale) per tutta la durata di questa legislatura comunale.
Per riportare alla civiltà e alla decenza questo luogo di cultura si è dovuta attendere l'azione energica e decisa di un sindaco un po' stravagante e bizzarro come Benini?? Non ha nessuna importanza. I Grandi Sacerdoti della (non) Cultura Tagliunese cincischiano e discutono a vuoto, e gli anni sono trascorsi nel più completo immobilismo; e la risposta che il sindaco ha dato dalle pagine di "Araberara" è addirittura ovvia e banale dal punto di vista economico, si può fare una ristrutturazione di qualità solo assumendosi la piena e totale responsabilità dei lavori che può derivare solamente dall'acquisizione della piena proprietà dell'immobile da ristrutturare. IL CINEMA PUO' ESSERE UN INVESTIMENTO, NON E' UNA SPESA, cari consiglieri di minoranza e di maggioranza!!! Il cinema è un investimento per entrambe le parti coinvolte nella trattativa: la Parrocchia incassa un milione e 100.000,00 euro circa dalla vendita di un immobile che non è più obbligata a ristrutturare, risparmia il mancato versamento dell'I.M.U. sulle abitazioni facenti parte dell'intero complesso immobiliare acquistato dal Comune, paga definitivamente l'acquisizione del bocciodromo (che è concesso al Comune in "diritto di superficie") e con i soldi incassati ha finalmente la forza e i mezzi economici per iniziare i lavori di ristrutturazione di un Oratorio a sua volta fatiscente e decrepito che attende da anni di essere sistemato decentemente. Il Comune acquisisce la piena disponibilità di un immobile "multi uso", che non è solo e semplicemente "cinema e teatro", ma può fungere anche da auditorium per ospitare concerti di buona qualità e per accogliere le riunioni pubbliche ed eventi politici e culturali organizzati dai partiti politici e dalle associazioni culturali del paesello; inoltre il Comune dà ufficialmente inizio a quel progetto di ampio respiro di "totale riqualificazione del centro di Tagliuno" che si completerà con l'unione tra area del nuovo cinema e scuola elementare di Tagliuno, l'ampliamento della scuola di Tagliuno (che ospiterà sia le scuole elementari che le scuole medie), il trasferimento del Municipio nell'attuale edificio della scuola media di Tagliuno in Piazza Vittorio Veneto e la trasformazione della Reggia di Villa Clorinda in un "piccolo museo storico e culturale". Il progetto è ambizioso ma la sfida (politica) è lanciata: il sindaco vuole ristrutturare il cinema di Tagliuno. Una piccola promessa (quella di ristrutturare il cinema di Tagliuno), fatta da "Lui" al povero Gufo mentre agonizzava nella stanza chiusa in preda alla fase più acuta della depressione, è il motivo fondante di questa azione politica energica e decisa: non avendo mantenuto la promessa principale, il sindaco vuole lasciare un buon ricordo al suo "ex braccio destro" e in tal modo consentire al vecchio Gufo di andare finalmente "in pensione" per raggiungimento dell'obiettivo politico e sociale (quello della ristrutturazione del cinema) che il Gufo aveva posto al centro del suo impegno nella politica attiva del paesello. Non dobbiamo avere paura dell'entità finanziaria importante dell'investimento per acquistare e ristrutturare l'immobile (un milione e 100.000,00 euro, che possono diventare due milioni per "rimettere in sesto completamente" tutti i locali), se davvero si realizzerà concretamente questa opera sarà uno dei pochi momenti in cui il Gufo non maledirà la "stangata fiscale" del 30 luglio 2015
NOTA A MARGINE DELL'ARTICOLO il Gufo pone inoltre una condizione, questa volta non ai politici, ma ai cittadini (compreso il Gufo stesso!!!). Una volta ristrutturato il cinema, lo dovremo far vivere organizzando eventi, partecipando alla "vita sociale" del cinema ogni volta che ospiterà un evento di qualità, magari contribuendo con piccole donazioni se il Comune per qualche evento particolare sarà promotore di raccolte pubbliche straordinarie per scopi di beneficienza oppure per finanziare spettacoli e serate di eccezionale importanza pubblica (storica, artistica, religiosa oppure culturale) per il nostro paesello. La Giunta e la Parrocchia con il loro storico accordo possono regalare ai cittadini della frazione di Tagliuno e alle associazioni (prima tra tutte il Corpo Musicale Cittadino) un ottimo "contenitore di eventi", ma poi tocca ai cittadini e alle associazioni riempirlo di contenuti e di eventi di qualità
Caro Gufo, non entro nel merito - per il momento - dei dettagli e preciso di parlare a titolo strettamente personale, non a nome di CCC.
RispondiEliminaLa motivazione dell'acquisto data dal Sindaco su Araberara (acquisto, perché altrimenti non posso finanziare la ristrutturazione) è una FANFARONATA. Secondo questa logica non potrebbe neppure dare 200.000 euro alla Parrocchia di Cividino per la realizzazione del campo dell'Oratorio, che non sarà mai di proprietà del Comune. Viceversa, per la Parrocchia di Tagliuno è un affare incredibile, pagato dai cittadini di Castelli Calepio. E quivmi fermo, sarò più preciso nelle competenti sedi. Una cosa, Gufo, è investire soldi pubblici per ristrutturare il cinema (cosa per la quale sono assolutamente d'accordo), un'altra è sgravare la Parrocchia da un peso, IMU compresa.
Gufo, il comune ha previsto in quanti anni si può rientrare dal cosidetto investimento di 1,100,000€?. Quanti posti avrà il nuovo teatro? quale sarà il costo del biglietto per ogni evento. Se, facendo una previsione ottimistica ci sono 300 posti, X un evento ogni due settimane, X 10€ ad ingresso il totale sarebbe di 78.000€ di incassi ogni anno.
RispondiEliminaPraticamente, senza contare i costi di gestione rientri nel 2030.
Rientri nel 3030, perché coi 10 euro ci devi pagare pure lo spettacolo. E poi non è 1,1 milioni, ma ci devi aggiungere i 500.000 della ristrutturazione.
RispondiEliminaRientri nel 3030, perché coi 10 euro ci devi pagare pure lo spettacolo. E poi non è 1,1 milioni, ma ci devi aggiungere i 500.000 della ristrutturazione.
RispondiEliminaIl "rientro dall'investimento in cultura" (esattamente come avviene per gli investimenti in Servizi Sociali, Istruzione oppure Salute, Sicurezza, Giustizia) non può essere misurato in termini monetari ma in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Questa migliorata qualità della vita, che si tratti di una maggior disponibilità di eventi culturali oppure di un miglioramento dei servizi sociali, è L'UNICO ELEMENTO che può rendere "accettabile" un aumento delle tasse locali come quello (fortissimo) del bilancio 2015: sarebbe sciagurato e grave se a fronte dell'aumento tasse ci fosse IL NULLA DI FATTO ASSOLUTO. In realtà l'investimento cinema ha due tempi: il primo tempo è quello di "rendere fruibile e agibile il locale" ma il secondo tempo (che è quello più importante) di far vivere concretamente il cinema senza lasciarlo di nuovo precipitare nel degrado dipenderà dalla capacità di amministrazione comunale, Parrocchia e Oratorio, associazioni, partiti politici e cittadini di organizzare eventi di alta qualità
RispondiEliminaSul "rientro" la mia era chiaramente una battuta, ho detto 3030 ma potevo dire 4030, nella misura in cui ritengo che il "rientro" monetario non sia una finalità. La questione che io ho posto, Gufo, è un'altra, l'hai compresa bene, tant'è che non mi hai risposto, e neppure l'Assessore al Bilancio che ci legge.
RispondiEliminaSul "rientro" la mia era chiaramente una battuta, ho detto 3030 ma potevo dire 4030, nella misura in cui ritengo che il "rientro" monetario non sia una finalità. La questione che io ho posto, Gufo, è un'altra, l'hai compresa bene, tant'è che non mi hai risposto, e neppure l'Assessore al Bilancio che ci legge.
RispondiEliminaIl teatro/ auditorium è nel nostro programma di mandato elettorale....l'acquisto non riguarda solo il teatro ma anche gli appartamenti sovrastanti per realizzare la scuola di musica e l'area verde confinante con la proprietà comunale. Un'area quella altamente strategica per lo sviluppo socio-culturale del nostro territorio.
RispondiEliminaL'acquisto è la scelta più funzionale allo sviluppo autonomo da parte dell'Amministrazione comunale .
L'IMU non è dovuta ad oggi da parte della Parrocchia in quanto locali con attività sociali e non commerciali. Sarebbe dovuta se ad esempio la Parrocchia affittasse a terzi ricavandone un introito economico, cosa che avverrebbe con il Bocciodromo nel 2017 se il Comune continuasse ad utilizzarlo in favore della Bocciofila pagando un affitto come stabilito dall'attuale disastrosa convenzione stipulata nel 2013.
Non vado oltre con l'analisi per rispetto dell'interlocutore in fase ancora di accordo, dove alcuni piccoli punti potrebbero essere modificati, fermo restando la volontà già definita.
Diversa la situazione dell'Oratorio di Cividino dove l'Amministrazione Comunale ha comunque acquisito ciò che poteva, ovvero l'area per la realizzazione dei parcheggi. Impensabile e scontato acquisire l'Oratorio !!!