Molti lettori del blog pensano che "fare il sindaco" soprattutto quando il sindaco è un Imperatore è un privilegio incredibile, e non capiscono la realtà del vero dramma umano di questa legislatura: la solitudine dell'uomo Giovanni Benini. Abbiamo analizzato le vicende politiche delle litigate tra Lega e Forza Italia, delle dimissioni di assessori, delle crisi di maggioranza (molte delle quali voi che leggete il blog le avete giudicate "gravi" mentre in realtà non erano niente altro che futili, innocue e inconsistenti tempeste in un bicchiere di acqua fresca) senza mai comprendere fino in fondo che in tutte quelle vicende Giovanni Benini era un uomo solo, il peso della responsabilità della decisione gravava interamente sulle sue spalle, era stato privato dai maneggioni di Palazzo della presenza di quel Gufo decrepito che avrebbe potuto svolgere la parte del "consigliere cireneo" oppure magari non avrebbe detto una parola, ma sarebbe stato una compagnia nel momento difficile in cui si viene messi alla prova. La solitudine è sempre gravosa e pesante, sia quando è sulle spalle di un semplice cittadino come il Gufo che ha sofferto di depressione sia quando è sulle spalle dell'uomo teoricamente più potente degli Stati Uniti di Castelli Calepio, e nella solitudine è facile lasciarsi andare e commettere un errore, prendere una decisione avventurosa, assumere un comportamento in apparenza bizzarro e stravagante, ma che è stato compiuto per fare parlare di sè, per fare "cinguettare" Massimiliano e i social network e per liberarsi (almeno per un po') dell'enorme peso della solitudine. Eppure questa sera Giovanni Benini non è un uomo solo: con questo post sorprendente il Gufo, per almeno cinque minuti, "si mette in contatto telematico" per mezzo del blog con il suo ex compagno di avventure del Popolo della Libertà per fargli sapere che non è un uomo solo e che nella postazione di quella stanza chiusa dalla quale scrive i suoi post il Gufo esiste ancora, si è ritagliato il suo spazio di "piccolo scrittore", a modo suo è diventato popolare e ha avuto un piccolo successo editoriale, e si è costruito la sua piccola esistenza vincendo la più importante delle battaglie, quella contro la solitudine e contro la depressione. FORZA IMPERATORE, QUESTA SERA NON SEI UN UOMO SOLO, sei migliore tu con i tuoi modi di fare stravaganti e pittoreschi di molti fasulli cortigiani e di molti oppositori demagogici che ti circondano, e se per cinque minuti ammetterai con te stesso che la solitudine non è un peso, ma una condizione esistenziale che cade spesso sulle spalle dell'uomo potente, non sarà un'ammissione di debolezza e di fragilità ma sarà un momento di forza e di speranza in un futuro migliore
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