mercoledì 4 maggio 2016

ROMA, UN'AMMUCCHIATA INDECENTE SOSTIENE ALFIO MARCHINI: "IL CLUB DEI FALLITI, DELLE CARIATIDI DELLA POLITICA E DELLE MUMMIE EX FASCISTE" CONTRO GIORGIA MELONI

Finalmente nella destra romana è stata fatta chiarezza.   "Unto dal Signore"  Silvio B.  che in meno di un mese prima ha chiesto all'ex presidente della Protezione Civile Guido Bertolaso di candidarsi come sindaco di Roma e poi,  dopo i primi sondaggi disastrosi,  lo ha disinvoltamente  "scaricato"  con uno dei suoi soliti  "giri di valzer da opportunista"   (la Grande Mummia ormai vicina agli 80 anni di età e ai 25 anni di permanenza attiva nel  "teatrino della politica"  che lui dice di detestare,  ma nel quale resta inchiavardato a vita e fino all'ultimo respiro nonostante i suoi stessi alleati e primo tra tutti il giovane spregiudicato Matteo Salvini lo considerano ormai  "una macchietta"),   il candidato sindaco Alfio Marchini,  quello che dice di far parte di una lista civica  "senza simboli di partito",  ha raccolto l'appoggio di tutte le vecchissime cariatidi democristiane,  le mummie fasciste e i falliti ex democristiani del centro destra:  non si era mai vista nella storia elettorale italiana  (e romana)  un'indecente ammucchiata che tirava dentro Fini e Casini  (60 anni di politica politicante e inconcludente in due,  percepiscono stipendi pubblici e indennità da quasi mezzo secolo),  il ministro Alfano e il Nuovo Centro Destra romano,  gli ex fascisti Storace e Alessandra Mussolini e l'ex sindaco Gianni Alemanno,  quello che è coinvolto in prima persona negli scandali giudiziari che hanno travolto prima la sua Giunta e poi quella di Ignazio Marino,  e infine la ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini la cui Giunta è crollata in modo grottesco per le vicende spericolate e sciagurate dei rimborsi spese del pittoresco ex consigliere di maggioranza della Regione Lazio  "er Batman"  Fiorito.    Prima che la campagna elettorale abbia formalmente inizio,  si può scommettere che saranno imbarcate altre cariatidi ex fasciste ed ex democristiane,  l'importante è  "fare numero"  e cercare di escludere dal ballottaggio la detestata Giorgia Meloni,  colpevole  -  in occasione dell'ultimo congresso tra gli esponenti della ex Alleanza Nazionale  -  di avere vinto  "la battaglia delle nomine della Fondazione"   togliendo di mano la gestione della cassa e dei fondi della Fondazione ai vecchi politicanti falliti che l'hanno gestita allegramente per anni con il finale grottesco della vicenda della  "casa di Montecarlo",   e colpevole  (insieme allo spregiudicato e  "rampante"  Matteo Salvini)  di reclamare giustamente spazio per i 40enni,  magari togliendo di mezzo definitivamente la ciurma di patetici  "cadaveri politici"  che hanno ridotto la destra nelle condizioni tristissime in cui versa da troppi anni.   Il Gufo è contento per la  "giovane balilla"  Giorgia Meloni:  è meglio per lei andare avanti diritta per la sua strada,  facendosi forza solo delle proprie idee e dei propri programmi politici,  e magari alleandosi con la Lega Nord,  piuttosto che ridursi penosamente a raccattare voti in questo modo e a farsi appoggiare pubblicamente dalla indecente,  indecorosa e invidiosa  "armata dei falliti della politica"  e delle peggiori mummie ex fasciste ed ex democristiane che negli anni passati sono stati tra i principali responsabili dello sfascio politico in cui versano la capitale Roma e la Regione Lazio,   ed è meglio che a questo punto i numerosi elettori della destra romana  (votando per Giorgia Meloni)  possano approfittare di questa occasione per mandare definitivamente in pensione e a casa questa indecorosa ammucchiata di vecchi politicanti da strapazzo che dopo essersi reciprocamente accoltellati alle spalle per anni adesso si ritrovano tutti insieme a cantare  "meno male che Alfio c'è"    

5 commenti:

  1. Che botta, Gufo, complimenti. Direi che sei piuttosto diretto ed a me l'esser diretti piace, comunque la si pensi. Come sai, io non penso che Giorgia Meloni abbia la struttura per fare il Sindaco di Roma, ma le riconosco il merito di volerci provare anche contro i suoi ex, saliti tutti sul carrozzone della ormai Fatiscente Mummia. Uno spettacolo penoso, quello del carrozzone... Però, lascia che ti dica una cosa: prima stavano tutti insieme nel PDL ad esaltare il Venditore di Fumo di Arcore, tutti amorevolmente alleati con la Lega. Della serie: Franza o Spagna, pur che se magna!

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  2. Inoltre, se avessi pronunciato io la parola "fascista" la metà delle volte che tu, uomo di destra, l'hai utilizzata nel post, mi avrebbero relegato nel girone dei comunisti senzadio. Ocio, che ti mandano all'inferno :-)

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    1. Veramente, ci fu un tempo non remoto in cui tutti "quelli saltati sul carrozzone romano della Grande Mummia" (da Fini a Storace alla Mussolini allo stesso Alemanno) si dichiaravano loro stessi "fascisti", mentre adesso pur di impedire alla giovane e intraprendente "balilla" Giorgia (che minaccia di mandarli in pensione) non esitano a dare vita all'ammucchiata con gli ex democristiani come Casini e come "il palazzinaro romano di famiglia comunista" Marchini. Magari qualcuno dirà che in politica "pur di vincere bisogna fare numero e mettere insieme cani e porci in ammucchiate indecorose" ma il Gufo deve prendere le distanze da questo scempio politico romano P.S. vedrai che, dopo le elezioni, se il "carrozzone della Mummia" riuscirà nel miracolo di vincere, andranno a ripescare anche Bertolaso il quale salirà a sua volta su questo affollatissimo baraccone

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  3. Partendo dal presupposto che il migliore c'ha la rogna, e che a nessuno interessa più di tanto il bene dei cittadini romani, Berlusconi si è comportato come da manuale, caro Gufo. Non dobbiamo dimenticare il terzo incomodo, il movimento 5 stelle, ed un centro destra così frammentato non avrebbe nessuna possibilità di arrivare al ballottaggio. Poi da qui a dire che la poltrona di sindaco di Roma sia una carica a cui ambire la strada è lunga.

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  4. Partendo dal presupposto che il migliore c'ha la rogna, e che a nessuno interessa più di tanto il bene dei cittadini romani, Berlusconi si è comportato come da manuale, caro Gufo. Non dobbiamo dimenticare il terzo incomodo, il movimento 5 stelle, ed un centro destra così frammentato non avrebbe nessuna possibilità di arrivare al ballottaggio. Poi da qui a dire che la poltrona di sindaco di Roma sia una carica a cui ambire la strada è lunga.

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