La crisi di maggioranza è ancora "in alto mare", si susseguono le riunioni e le trattative estenuanti ma non si arriva ancora adesso alla soluzione, e si rischia alla fine di arrivarci con la classica "tacòn che è pegio del buso" (il mitico proverbio veneto che dice che a volte il rimedio trovato in qualche modo è peggio del guaio originario al quale si vorrebbe rimediare) ma se si è ancora fermi al palo, una ragione esiste ed è evidentissima: Forza Italia non ha ancora fatto una seria autocritica e una seria analisi politica, perchè ad affossare la legislatura sono stati i clamorosi errori politici di Forza Italia. Il Gufo elenca i cinque errori politici più drammatici, che inchiodano in modo impietoso il sindaco e il resto del suo partito alle loro responsabilità
PRIMO ERRORE - L'ESPULSIONE DEL GUFO la vicenda del tradimento della parola data nei confronti del Gufo è stata fonte e origine del marasma attuale: non ci si può lamentare dei post del blog del Gufo quando è stato il sindaco, venendo meno a diverse e ripetute promesse fatte nei confronti del suo ex "braccio destro", a fare incazzare il Gufo; peraltro il mancato rispetto della parola data ha diminuito fin dall'inizio l'autorevolezza e la credibilità del sindaco nei confronti degli altri componenti della lista
SECONDO ERRORE - LA VICENDA DELLE NOMINE DELLA FONDAZIONE CALEPIO e anche qui Forza Italia ha commesso due gravi errori, il primo è il mancato rispetto dell'accordo pre elettorale con la Lega Nord (l'accordo prevedeva la candidatura a sindaco per un esponente di Forza Italia e la candidatura alla presidenza della Fondazione Calepio per un esponente della Lega Nord) nel momento in cui Forza Italia ha presentato un proprio esponente come candidato alla presidenza contro il candidato della Lega Nord, con il paesello che si è presentato al momento decisivo con due candidati diversi, divisi e in lite tra di loro; il secondo errore è stato quello di insistere sul proprio candidato quando era evidente, la sera delle votazioni, che l'esponente di Forza Italia non aveva i numeri per vincere ed essere eletto presidente. Si è quindi andati alla votazione, ha vinto per sette voti a cinque Cinzia Romolo (con il voto decisivo a suo favore dell'esponente leghista) ed è iniziato da quel momento e da quella votazione il lungo contenzioso che ha visto diversi contrasti tra alcuni esponenti della maggioranza e la presidente della Fondazione Calepio
TERZO ERRORE - L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA e anche in questo caso Lega Nord e Forza Italia si sono presentate divise: gli esponenti di Forza Italia, non ascoltando i saggi consigli dell'alleato, hanno votato per l'attuale presidente della Provincia del Partito Democratico. Risultato e conseguenza (negativa) di questo misfatto: contrasti inutili con l'alleato leghista e un presidente della Provincia che non ha minimamente collaborato e aiutato il nostro Comune alla realizzazione del progetto della variantina, oltre ad avere litigato con il nostro sindaco sulla vicenda dei dossi sulla strada provinciale nella zona di Piazza Vittorio Veneto
QUARTO ERRORE - IL CASO DELLE DIMISSIONI DI COLOMBI "TIRATO PER LE LUNGHE" qui l'errore è stato tutto del sindaco che poteva e doveva risolvere la crisi che ha portato alle dimissioni dell'ex assessore Colombi in tempi brevi (un mese al massimo), invece ha tirato la vicenda per le lunghe per mettere in difficoltà l'alleato leghista e alla fine è rimasto con il cerino in mano, ha telefonato sciaguratamente al Gufo per tentare di bloccare un post troppo critico e la vicenda si è conclusa bruscamente con una polemica inutile e con una figuraccia da parte del sindaco (che ha fatto la figura del "Ponzio Pilato" indeciso e "bruciato sul tempo" dall'ex assessore che si è dimesso volontariamente prima di essere revocato dal sindaco)
QUINTO ERRORE - DOPO LE DIMISSIONI DI CLEMENTINA BENINI DOVEVA AZZERARE LA GIUNTA E PROCEDERE AL RIMPASTO se Benini avesse ascoltato il saggio consiglio del Gufo, che da questo blog gli suggeriva di prendere l'iniziativa per primo dopo le dimissioni da assessore di Clementina Belotti e di procedere immediatamente all'azzeramento completo della Giunta e alla convocazione della "lista Benini" per una verifica di maggioranza e per una redistribuzione completa delle deleghe e degli incarichi, la crisi attuale sarebbe stata gestita da lui nel ruolo di protagonista che aveva in mano l'iniziativa; quando si verifica una crisi come questa, vince chi "brucia sul tempo" gli altri e prende in mano per primo l'iniziativa costringendo gli altri a inseguire le sue decisioni e ad adeguarsi alle sue scelte. Con il sindaco che azzerava la Giunta, la Lega Nord sarebbe stata in grave difficoltà e costretta a trattare con Forza Italia in parità di condizioni, mentre adesso è la Lega che detta i tempi (estenuanti) della crisi e "cuoce a fuoco lento" il sindaco e Forza Italia lasciandoli bollire sulla brace delle polemiche
Sono errori politici molto gravi, e anche incomprensibili visto che sono stati commessi da persone che hanno diversi anni di esperienza politica e di "stanze di partito" alle loro spalle, e avrebbero dovuto facilmente avere ragione dei più inesperti alleati leghisti; sono errori politici che richiedono un'analisi critica in un vertice di partito nel quale il Gufo auspica che si possa discutere senza reticenze e facendo pubblica ammenda degli errori commessi. Tracciare una riga sul passato e ripartire dicendo "ABBIAMO SBAGLIATO, FACCIAMO PUBBLICA AMMENDA, MA DA OGGI RIPRENDIAMO IN MANO L'INIZIATIVA POLITICA: SI AZZERANO TUTTE LE DELEGHE E GLI INCARICHI E SI VA ALLA VERIFICA POLITICA E AL RIMPASTO DI GIUNTA" non è il crollo finale e nemmeno un atto di debolezza, sarebbe l'unico atto saggio (anche se tardivo) di una legislatura fino a oggi vissuta in modo deludente e che può essere raddrizzata solamente da un atto di umiltà e di disponibilità nei confronti dell'alleato incazzato nero e nei confronti dello stesso Gufo che, prima di prendere atto dello sfascio politico, con questo post vuole dare un ultimo consiglio ai suoi ex compagni di partito nell'estremo disperato tentativo di salvare la legislatura dal collasso finale
Nessun commento:
Posta un commento