All'inizio erano solo la Lega Nord e il M5S (oltre al solito "venditore di pentole" Silvio B.) a urlare demagogicamente lo slogan "ABOLIREMO EQUITALIA", adesso che si è aggiunto anche Renzi il coro dei politicanti romani demagoghi è al gran completo e pronto a sostenere un'idea assurda. Più che un'idea, quella di abolire Equitalia è una cialtronata intellettuale ai limiti della truffa ai danni del popolo e degli elettori. EQUITALIA è semplicemente una società per azioni (i cui soci si chiamano Agenzia delle Entrate e I.N.P.S.) che si occupa della riscossione delle tasse e delle imposte sulla base di leggi nazionali e di normative fiscali decise dallo Stato e dagli Enti locali. Non è colpa di Equitalia se nello Stato centralista e burocratico la pressione fiscale è assurda, a livelli record, e se domina l'inefficienza più totale nella gestione delle risorse pubbliche. Non è colpa di Equitalia se in Italia si registra un livello di corruzione dei funzionari pubblici e di evasione fiscale altissimo, molto più elevato rispetto al livello medio delle nazioni dell'Unione Europea, non è colpa di Equitalia se a causa delle crisi economica internazionale più drammatica degli ultimi anni diversi artigiani, commercianti, professionisti e imprenditori sono in crisi di liquidità, fanno fatica a pagare le tasse (semmai negli ultimi tempi, per fortuna del popolo, Equitalia concede con sempre maggiore frequenza e facilità la possibilità di rateizzare, anche con rateizzazioni "lunghe" spalmate su diversi anni, le imposte e tasse arretrate non versate). Non è colpa di Equitalia se le normative fiscali e burocratiche italiani sono demenziali e impediscono di "fare impresa" seriamente: queste norme assurde sono decise dai governi nazionali, dalle circolari dei dirigenti dei Ministeri, dai politici che amministrano Regioni e Comuni.
Vogliamo abolire Equitalia?? Benissimo, però si dovrebbe avere l'onestà intellettuale e politica di dire che a qualcuno dovrà essere affidato il compito di riscuotere le tasse (non si può certo pensare di "dare il via libera generale" al non versamento delle tasse!!!), che qualcuno dovrà accollarsi il compito di "stangare" con sanzioni i furbetti che evadono le tasse e quelli che ritardano sempre i pagamenti, qualcuno si dovrà accollare questi compiti ingrati senza i quali una nazione (ma anche gli Enti Locali) finisce in fallimento e in bancarotta in meno di cinque minuti. Sarebbe necessario, secondo il Gufo, decidere magari che è "tecnicamente ambiguo" (ai limiti del "conflitto di interesse") che due Enti accertatori di evasione come I.N.P.S. e Agenzia delle Entrate siano al tempo stesso "accertatori" e soci di maggioranza della società che si occupa della riscossione degli importi da loro accertati; si potrebbe discutere della proprietà di Equitalia, della sua distribuzione territoriale, della misura e della quantificazione dell'aggio che viene riconosciuto alla società di riscossione come premio e corrispettivo per il servizio svolto; si potrebbe infine discutere se il compito di riscossione delle imposte e delle tasse deve essere affidato a privati oppure a Enti pubblici, se deve essere "centralizzato" a livello ministeriale oppure gestito dai Comuni e Regioni a livello locale in modo da introdurre qualche elemento di federalismo fiscale. I politici seri dovrebbero discutere di queste questioni tecniche e amministrative, in modo sereno e costruttivo; i cialtroni urlatori del M5S, della destra (e adesso anche della sinistra) preferiscono straparlare e sproloquiare di "abolizione di Equitalia" (in modo ambiguo e truffaldino, quasi a voler far intendere che una volta abolita la società di riscossione si pagheranno meno tasse e ci sarà il "via libera generale" per furbetti ed evasori fiscali incalliti) nella speranza che qualche elettore fesso e allocco ci possa cascare e possa dare il loro voto al politicante che ha urlato più forte ed è stato più convincente degli altri in questo suo slogan insensato e folle
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