"Il sindaco motociclista" nella sua doppia funzione di sindaco e di presidente della Scuderia "Benini Vintage", oltre che organizzatore della gara nazionale di moto d'epoca in collaborazione con il Moto Club di Bergamo, si è presentato entusiasta alle 9:00 di mattina sulla Piazza Vittorio Veneto, rigidamente in tuta da motociclista, mentre nelle due ore successive si è felicemente completata la procedura di partenza delle moto d'epoca partecipanti alla gara, senza intoppi e grazie alla straordinaria direzione delle operazioni di sicurezza, viabilità e ordine pubblico messe in pratica dalla Polizia Municipale (guidata personalmente dal comandante Isacco Boffelli in servizio insieme agli altri agenti) e dell'associazione "Carabinieri in Congedo", alla presenza dei due consiglieri comunali di Forza Italia Fiorenzo Falconi (in qualità di consigliere con delega alla Sicurezza) e Mario Pagani. Un grande pubblico (oltre 100 persone presenti in Piazza Vittorio Veneto hanno assistito alla partenza della gara, ma altre persone posizionate sui marciapiedi ai lati della strada e diversi passanti hanno assistito allo spettacolo) e un bar della piazza finalmente funzionante a pieno regime, che ha avuto una mattina intensa di lavoro e non la solita domenica anonima con la solita clientela dei "giocatori di scopa d'asse, di scala e di briscola", hanno garantito la cornice adeguata ai due giorni straordinari che hanno animato la spenta e sonnolenta frazione di Tagliuno. Il Gufo in questo post si limita a fare "lo scrittore dilettante", il cireneo della cronaca locale che con immenso piacere descrive questo evento straordinario di sport e di "vita da paesello", ed elenca i principali eventi della manifestazione
L'ORGANIZZAZIONE è stata perfetta: il Ristorante Stockholm utilizzato come segreteria, le roulottes delle scuderie parcheggiate (senza recare alcun fastidio alla popolazione) nei parcheggi della zona industriale nella via che conduce dalla Viemme Porte s.r.l. all'Impresa Edile Benini, insieme ai gazebo e ai tavolini in cui i dirigenti e gli atleti delle scuderie si ristoravano dal caldo con bottigliette di acqua fresca; il parcheggio di via Castellini per una giornata è stato utilissimo e ha accolto le moto d'epoca dal sabato alla domenica, con una folla di turisti e di curiosi che hanno ammirato e fotografato le moto; la zona della partenza in piazza e i nostri agenti di Polizia Municipale i quali, assistiti egregiamente dai volontari dell'associazione "Carabinieri in Congedo", hanno compiuto un lavoro impegnativo in modo assolutamente straordinario ed encomiabile. Magari i rumori delle moto d'epoca e la musica ad alto volume della piazza sono stati vissuti da qualcuno con fastidio, ma considerata la limitata durata della manifestazione (due mezze giornate) il Gufo ha "portato pazienza" e li ha classificati come momenti di vivacità, di vita, di sana e chiassosa allegria
IL MOTOCICLISMO E' LIBERTA' e il Gufo invita caldamente gli interessati e gli appassionati ad ascoltare il sindaco (il Gufo lo ha fatto negli anni in cui era tesserato per il Popolo della Libertà) quando parla con passione del suo passato da motociclista partecipante alle gare. La vita del motociclista che gareggia sia su asfalto che su percorsi non asfaltati, molto rustici e impegnativi nella straordinaria naturalezza che è il percorso immerso in un bosco, oppure su tratti di prato magari pieni di pozzanghere, è una vita di libertà che esplode e si concretizza nel momento della gara, ma anche la preparazione alla gara, con i suoi riti solenni (il "briefing" tra piloti e dirigenti prima della gara in cui si condividono e si confrontano le diverse idee sulle problematiche della logistica, degli aspetti tecnici del percorso, dei punti del regolamento più dubbi e controversi), il pernottamento in una roulotte, poi la gara, alla fine il rinfresco finale; il Gufo travolto dall'entusiasmo ha parlato per qualche minuto con due atleti che esibivano con orgoglio la loro moto d'epoca e da gara (una moto modello KTM e una moto modello "PUCH" annata 1981), si è recato per qualche minuto al parcheggio di via Castellini per ammirare l'esercito infinito di moto parcheggiate, ha vissuto le emozioni della partenza con la classica accelerazione nei primi metri della gara, ha vissuto il dramma di una moto che dopo pochi metri si è "impantanata" proprio sulla strada provinciale avvolta in una piccola nuvola di fumo ma per fortuna ha ripreso la marcia, non era un cedimento strutturale. Chi ha sofferto a lungo di depressione e solitudine (come il Gufo) non può fare altro che entusiasmarsi davanti a questo evento insolito e molto raro (almeno per la frazione di Tagliuno) e non esiste contraddizione tra il Gufo "amante dei fiori e della natura" e il Gufo che si è appassionato ai due giorni di motocross a Tagliuno: è un vecchio Gufo che va sempre alla ricerca del bello, dei segnali di libertà e anche della solitudine che accompagna il motociclista durante la gara
Il Gufo spera che non sia finita qui la stagione del motociclismo a Castelli Calepio: è molto difficile trovare un terreno, una piccola pista da allenamento, in un Comune dominato dalle problematiche ambientali del Parco Oglio Nord e della collina, del casello autostradale e di una densità di popolazione per kmq. molto alta; ma il Gufo ricorda a tutti che il sindaco "ci ha messo la faccia" nell'organizzazione della gara (pensate alle polemiche che lo avrebbero travolto in caso di gravi intoppi alla partenza della gara in Piazza Vittorio Veneto!!!) e la passione sportiva del "sindaco motociclista" non può essere dispersa senza aver fatto un tentativo di trovare, sul territorio comunale, una piccola pista di allenamento che possa lanciare il motocross sul territorio di Castelli Calepio. E' diritto (e dovere) della destra politica lanciarsi in questa sfida clamorosa e riuscire a realizzare, prima della fine della legislatura, sia il "piccolo parco polmone verde" a Tagliuno per fare contento il Gufo e gli amanti della natura, che la pista di motocross per gli amanti di questo straordinario sport che è il simbolo stesso della libertà
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