giovedì 7 luglio 2016

LA TRASFORMAZIONE DEL M5S: DA INCENDIARI DEL "VAFFA DAY" SONO DIVENTATI LA "NUOVA CASTA"

Il Gufo,  come direbbe Massimiliano,  riprende la sua  "crociata"  contro la Nuova Casta a cinque stelle,  gli arrivisti e opportunisti giovani che,  dopo avere criticato per anni i vizi della Vecchia Casta con  "VAFFA DAY"  e  una marea di post incandescenti e furiosi sul blog di Beppe Grillo,  sono la dimostrazione pratica che il proverbio  "si nasce incendiari e si diventa pompieri"  è reale,  e che una volta seduti a tavola ci si innamora del potere e del denaro e si dimentica tutto quello che si era detto fino alla settimana precedente.   "Habemus Papam"  a Roma e finalmente la Raggi si è insediata,   tra il pubblico erano presenti alcuni suoi compagni di partito del M5S nazionale che sono parlamentari  e  che quindi avrebbero dovuto essere presenti sul posto di lavoro  (in Parlamento,  in aula oppure nelle commissioni)  per il quale sono ben retribuiti,  ma come gli studenti delle scuole superiori a volte si può  "impiccare",   è meglio un mitico  "selfie"  per poter dire al popolo e agli amici  "io ero presente,  nella giornata in cui è cambiata la storia di Roma"  piuttosto che essere presenti in un luogo di lavoro noioso a fare il compitino come un qualsiasi impiegato amministrativo,  Di Battista ormai è una  "star"  televisiva,  il principio  "uno vale uno"  era buono fino a quando si era all'opposizione e si doveva urlare demagogicamente contro il Partito Democratico e contro il centro destra,   adesso  "uno vale uno"  ma la Giunta si forma nelle segrete stanze  (altro che diretta streaming!!!)  in un  "direttivo ristretto di quattro o cinque persone"  (di cui due,  Beppe Grillo e Davide Casaleggio,  che non sono mai stati votati dai cittadini)  che decidono per tutti.   

Cadono una a una tutte le fanfaronate degli anni ruggenti del  "VAFFA DAY".   Esattamente come un Benini qualsiasi,  quello che diceva sempre al Gufo  "ai cittadini possiamo raccontare di tutto e di più poi quando siamo al governo facciamo quello che abbiamo voglia,  la folla è femmina e ci seguirà",  si sono già rimangiati di tutto e di più.   La raccolta di firme per un disegno di legge popolare per proporre la celebrazione di un referendum sulla permanenza dell'Italia nel sistema dell'euro e dell'Unione Europea è stata gettata nel cestino della carta straccia:  come scrive il professor Paolo Becchi su  "Libero"  (fu uno di quelli che aderirono a quella proposta)  sono state raccolte 200.000 firme ma non se ne fa più nulla,  Di Maio si è seduto al tavolo delle trattative con quei burocrati e banchieri europei che fino a ieri disprezzava e li ha rassicurati.   L'abolizione della riforma Fornero sulle pensioni??   Niente da fare,  dimenticata anche quella,  si deve finanziare il reddito di cittadinanza che regala soldi a chi non fa una mazza dalla mattina alla sera,   ammesso che tra poco non finirà nel cestino della carta straccia anche il reddito di cittadinanza.  L'abolizione degli studi di settore??   Non se ne parla più,  probabilmente non è la loro priorità politica.  Il limite dei due mandati per i militanti del M5S??   Prima lo sbandieravano ai quattro venti ogni cinque minuti,  adesso che  "la Nuova Casta sono loro"  è meglio non ricordarlo troppo ai cittadini,   magari qualcuno di loro si innamora davvero del potere e con un classico  "strappo alla regola"  (naturalmente per il bene del popolo)  ha voglia di fare anche il terzo e il quarto mandato.    GOVERNARE E'  DIVERSO CHE FARE L'OPPOSIZIONE  dicono loro  (ma lo dicevano anche gli opportunisti democristiani e comunisti della Prima Repubblica che cambiavano la parola a seconda delle convenienze politiche del momento)   e alle prime critiche verso le  "non scelte"  della Raggi qualcuno sui blog risponde stizzito con messaggi che ricordano il mitico slogan  "lasciatemi lavorare"  di Silvio B.;   la trasformazione è avvenuta e il popolo applaude e batte le mani,  si deve fare la rissa e la ressa per salire sul nuovo  "carrozzone dei vincitori"  (annunciati)  delle prossime elezioni per farsi trovare pronti al prossimo  "magna magna"  e alla prossima distribuzione dei posti pubblici a favore di amici e sostenitori.   La folla è femmina,  forse aveva ragione l'Imperatore di Castelli Calepio che con i suoi oltre 30 anni di esperienza politica certe cose le capisce meglio del Gufo....   

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