QUELLI DEL M5S SONO I SOLITI BAMBINI DELL'ASILO INFANTILE. La solita cagnara si è scatenata in Parlamento ( a voto segreto, è stata respinta a sorpresa la possibilità di utilizzare le intercettazioni telefoniche eseguite mentre Silvio B. era parlamentare nel processo "Ruby ter") per la solita sceneggiata degli inutili "grillini" che da tre anni percepiscono stipendi da parlamentari per non fare una mazza da mattina a sera, urlare, contestare tutto e tutti, battere tutti i record parlamentari di "cambio di casacca" (da inizio legislatura oltre il 30% dei parlamentari del M5S ha abbandonato il gruppo di origine, oppure è stata espulsa dal Grande Guru, magari espulsa dal direttorio oppure dal mitico staff anonimo del "Grande Blog"); i parlamentari del M5S e del Partito Democratico si accusano reciprocamente di avere approfittato del voto segreto "per salvare Silvio B.", ed è veramente incredibile che in un contesto di "voto segreto" (che in quanto "segreto" significa per definizione che nessuno è in grado di dimostrare nulla su come ha votato!!) ci si possa lanciare accuse reciproche, è chiaro che si chiede il voto segreto quando qualcuno vuole approfittare della segretezza per "fare il furbetto" e anche il capogruppo di ognuno dei partiti non può fare niente per evitare che qualcuno possa "tradire gli ordini e le direttive del partito" nel segreto dell'urna. Piantatela con queste buffonate e con queste pagliacciate, avete rotto l'anima anche al vecchio Gufo!!! Un vecchio ottantenne appena operato al cuore, ormai politicamente finito e anche dal punto di vista umano nella sua fase di declino fisico irreversibile (a tal punto che è in trattative per vendere a imprenditori cinesi la squadra di calcio del Milan, di cui è presidente da oltre 30 anni), secondo questi giovani avventurieri e fancazzisti dovrebbe essere trascinato in Tribunale per essere processato, e sempre secondo loro queste nuove intercettazioni telefoniche dovrebbero essere pubblicate sui giornali (e qui si supera abbondantemente il ridicolo, se si considera che dal 2009 fino al 2011 tutti i giornali e tutte le televisioni nazionali hanno ampiamente descritto la rava e la fava delle "allegre serate di Arcore" di Silvio B. e delle sue donne di corte, pubblicando milioni di pagine di giornale, facendo migliaia di trasmissioni televisive e migliaia di interviste in cui una marea di allegre fanciulle si lasciavano andare a racconti generosi pieni di episodi piccanti, si sono già celebrati un paio di processi nei Tribunali della Repubblica e nel più importante di essi Silvio B. è già stato assolto con sentenza definitiva della Cassazione dalle accuse di concussione e di prostituzione minorile), per una vicenda che ormai ha rotto ampiamente le palle. Sempre secondo questi forcaioli da strapazzo e i giornalisti tromboni alla Marco Travaglio, il vecchio ottantenne dovrebbe passare gli ultimi anni della sua vita in una perenne "gogna mediatica" fatta di processi, di pubblicazione di pagine di intercettazioni telefoniche, di scoop a sorpresa e di tutta la serie di trombonate che non interessano niente a oltre il 90% della popolazione italiana (che ha ben altri problemi a cui pensare) ma che mandano in delirio quel 5-10% di esaltati che godono a vedere il potente di turno cadere in disgrazia e finire nella polvere.
BASTA, NON SE NE PUO' PIU', IL GUFO NON NE PUO' PIU'. Fatela veramente finita una volta per tutte, tanto anche se quattro gatti sfigati urlano "Silvio in galera" è una baggianata, in una nazione democratica dell'Unione Europea nessuno a oltre 80 anni di età può finire in carcere se non per reati gravissimi di omicidio e di strage, questo processo "Ruby ter" (semmai si svolgerà, visto che dai fatti sono trascorsi diversi anni, la prescrizione si avvicina, l'imputato ha quasi 80 anni di età e si deve ancora celebrare il primo grado di giudizio, anzi, per essere precisi si devono ancora eseguire i rinvii a giudizio!!!) vedrà probabilmente la fine dopo l'estinzione fisica di Silvio B. in quanto i tempi tecnici per la celebrazione dei classici tre gradi di giudizio sono molto lunghi. Questa storia non serve a niente se non a continuare a "fare cagnara" inutile e improduttiva su Silvio B., il cui giudizio (sul suo operato politico, sulla sua vicenda di vita da imprenditore e anche sulla sua vita personale) sarà di competenza degli storici e non più degli elettori visto che difficilmente alle prossime elezioni politiche si ricandiderà. Giriamo veramente pagina, se ne siamo capaci, problemi molto più importanti devono essere affrontati e risolti, e recuperiamo quel minimo di umanità e di buon senso per lasciare in pace (definitivamente) un vecchio di 80 anni, peraltro in condizioni fisiche precarie, senza appesantire la sua vicenda con altri inutili processi giudiziari. Purtroppo la domanda che si pone il Gufo "pessimista" (con il timore che è una domanda retorica con una risposta scontata) è molto semplice: siamo davvero sicuri che questa banda di giustizialisti e di forcaioli da quattro soldi (aizzata dagli scribacchini demagogici del "Fatto Quotidiano") riuscirà veramente a pronunciare la parola "FINE" su questa inconcludente cagnara e su queste inutili polemiche e sarà in grado di occuparsi di vicende più serie?? Nel dubbio, il Gufo ringrazia quelli che hanno votato "per salvare Silvio B.": più che per salvare Silvio B., hanno votato per non far finire in pasto a giornali e televisioni la solita trombonata della pubblicazione spettacolo di telefonate di dubbia attendibilità, e magari hanno votato per evitare alla nazione l'ennesimo "processo farsa" (nei confronti di un vecchio ottantenne ormai politicamente finito) su questa imbarazzante vicenda del passato che tutti vorrebbero definitivamente archiviare e dimenticare
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RispondiEliminaleggo sempre volentieri quello che scrive
Opinioni legittime. Ma il M5S metà dello stipendio lo restituisce.
RispondiEliminaDettagli che ci si "dimentica", spesso volutamente. Gli altri invece lo pigliano tutto.
Se i parlamentari si occupassero veramente delle emergenze reali della nazione (senza trascorrere giorni interi, a volte mesi, a litigare in modo inconcludente sulle "puttanate" di Silvio B. nella sua casa privata di Arcore), e se non fossero clamorosamente e ripetutamente assenteisti, lo stipendio "pieno" sarebbe meritato e nessuno gli chiederebbe di restituire la metà della loro indennità. In realtà i parlamentari perdono troppo tempo in litigate improduttive e inutili, e in sceneggiate da bambini dell'asilo come sventolamento del cappio, mortadelle affettate in aula, urla clamorose, proteste e striscioni: è per questa ragione che il loro stipendio (pieno oppure dimezzato) diventa scandaloso
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