domenica 16 ottobre 2016

IL GUFO DIFENDE IL PROPRIO "SALOTTINO DA THE' MINORITARIO" DELLA DESTRA ANTICA E PESSIMISTA: NON TUTTI, A DESTRA, SIAMO VENDITORI DI PROMESSE

E'  il giorno della  "rabbia e dell'orgoglio"  (politico)  del Gufo.   Nel giorno in cui qui nella destra di Castelli Calepio  (che governa il paesello dal 1999 in avanti:  prima ha governato la Lega Nord,  poi una lista civica come il  "Patto per Castelli Calepio"  il cui sindaco e diversi esponenti erano tesserati per il Popolo della Libertà,   infine da due anni e mezzo un'alleanza tra Lega Nord e Forza Italia)   "volano gli stracci"  con il  "Re Sole"  locale che annuncia al popolo che meno male è arrivato lui,   dopo secoli di immobilismo  (il bello è che in una frase riportata dal giornale accusa di immobilismo anche i suoi attuali alleati....),   a risolvere la situazione del traffico,   e spara promesse a raffica e parole in libertà,    scende in campo il Gufo e dice:  non tutti qui a destra sono venditori di fumo e di promesse a vanvera.   Qualcuno  (magari solitario,  magari in assoluta minoranza e quindi sommerso dal clamore degli annunci della maggioranza urlante e giuliva,  magari senza proclami e senza demagogia)  ha tentato di esprimere altri pensieri,   magari pensieri semplici e poco ambiziosi,   qualcuno ha tentato di fare discorsi politici diversi,   qualcuno ha tentato di prendere le distanze da certi comportamenti politicamente disinvolti;   se la conseguenza di tutto ciò è che si è spesso registrato  "il tiro al piccione contro il Gufo sparlante e solitario",   non può essere certo gettata la croce addosso al Gufo che ha rischiato  (e continua a rischiare)  di essere impallinato!!!    Il Gufo ha le sue piccole e decrepite idee di destra,   le sue regole personali rigide e antichissime,   e non vuole essere confuso con la massa urlante di venditori di fumo e di promesse;   poi se il Gufo è il rappresentante di una minoranza molto esigua dal punto di vista politico e anche numerico porterà pazienza,  il Gufo per fortuna non ha l'obbligo nella vita di diventare Imperatore e nemmeno un  "Re Sole"  locale,   ma il Gufo fa solo una richiesta semplice che è quella,   quando si parla di destra fanfarona e demagogica,   di rivolgersi altrove....   il Gufo è permaloso e ci tiene a rimanere distinto e distante dalla folla che applaude,   visto che spesso in Italia la folla che applaude un potente è la medesima folla che  -  quando qualche anno più tardi quel potente cade in disgrazia  oppure  non è più al potere  -  gli gira disinvoltamente le spalle  e  si mette alla ricerca frenetica di un nuovo potente da applaudire e da incensare      

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