Ci sono quelli ''più trumpisti di Donald Trump'', dall'eterno maggiordomo degli Stati Uniti Bruno Vespa che apre la trasmissione serale della RAI con l'inno americano, al Grillo parlante che ha scritto che il miliardario Donald è il protagonista del ''VAFFA... DAY'', al Silvio B. e qui il Gufo fa notare che viviamo tempi strani e stravaganti in cui i nuovi ''capi popolo'', quelli che fanno i rivoluzionari e gli eroi del popolo sfruttato dai mitici ''poteri forti'', spesso sono miliardari ricchissimi e spregiudicati avventurieri che possiedono centinaia di ville e barche di lusso, almeno un aereo personale e conti correnti a nove zeri. Il più coerente di tutti è Matteo Salvini, che ha sempre sostenuto Donald Trump fin dall'inizio, e che ha una particolare attrazione per gli ''uomini forti'' essendo da tempo un convinto sostenitore di Putin, del dittatore nord coreano, di Marine Le Pen e di altri presidenti che guidano la loro nazione con grande decisione e in modo autoritario, ma anche Salvini dovrebbe ridimensionare il suo entusiasmo perchè un presidente americano, a maggior ragione un uomo pieno di sè come Donald Trump, governa sempre con l'uso della forza militare e in modo imperiale e spesso se ne frega dell'Italia e dei suoi politici e politicanti.
Quelli di sinistra si stracciano le vesti contro il cafone maschilista e razzista, contro il miliardario demagogo e ignorante, contro gli americani che fanno a gara con gli italiani a chi elegge il peggior pagliaccio, dal Bush junior ignorante in geografia che ha scatenato una guerra in Iraq al Donald Trump che vuole costruire un muro al confine con il Messico, ma noi italiani la gara a chi elegge il pagliaccio più ridicolo e assurdo la vinceremo sempre, perchè dopo il Ventennio di Silvio B. abbiamo in mano un'altra carta a sorpresa che gli americani non possiedono, quella di dare la maggioranza alle prossime elezioni politiche a un movimento politico dominato in modo autoritario da un ex comico che in passato ha espulso i dissidenti con una semplice mail inviata da un misterioso staff, oppure 'direttorio', non eletto da nessuno. Quelli di sinistra hanno le loro ragioni, tutti i personaggi citati dal Gufo non sono niente altro che 'venditori di fumo', ma si dimenticano spesso un piccolo particolare, ossia che negli Stati Uniti di America il sistema elettorale vigente da due secoli è il presidenzialismo con maggioritario secco nei singoli Stati, la personalità del candidato è decisiva nella scelta degli elettori, e non c'è dubbio che il travolgente Donald Trump aveva un carisma sicuramente superiore a quello della politicante di professione Hillary Clinton, che oltretutto era arrivista, arrogante e bugiarda esattamente come il famigerato miliardario Donald. Trump non è piovuto dal cielo e non è stato consegnato in regalo da Babbo Natale, ma ha vinto due regolari elezioni sconfiggendo diversi avversari repubblicani e democratici, prima le primarie del Partito Repubblicano e poi le elezioni presidenziali nazionali, e quindi sia la sinistra che la stessa ''vecchia guardia'' del Partito Repubblicano dovrebbero interrogarsi sulle ragioni reali che hanno spinto milioni di elettori, anche in Stati dove in passato vinceva spesso il candidato del Partito Democratico, a scegliere questo personaggio stravagante e fuori dagli schemi.
Il Gufo è una rara eccezione, se ne frega del servilismo degli sciagurati leccapiedi della destra e dei ''ricchi salottieri della sinistra italiana'' che credevano di conoscere la realtà meglio degli altri e non hanno capito una mazza di quello che accadeva nei piccoli paeselli e nelle periferie delle città degli Stati Uniti, e rimane tranquillamente a riposo sul suo trespolo solitario, il Gufo è di destra ma la sua destra è molto tranquilla e riflessiva anche se molto decisa nella comunicazione e niente affatto ''buonista'', molto diversa da quella travolgente di un Trump che, a differenza del quieto e rigidissimo Gufo retrogrado, possiede un fortissimo carisma personale tale da trascinare milioni di elettori a votare per lui. Il Gufo attende gli eventi con quel sano e quieto spirito di rassegnazione all'inevitabile che travolge spesso le personalità depresse e pessimiste, ancora una volta un popolo si è lasciato trascinare irresponsabilmente nell'avventura spericolata e demagogica dell'ennesimo ''capo popolo'' spregiudicato e fanfarone che si è auto proclamato 'salvatore della Patria' e che ha vinto le elezioni promettendo mari e monti, perchè quando la battaglia elettorale si fa dura, cattiva e molto aggressiva, le persone quiete e tranquille come ad esempio è il vecchio Gufo sono sempre destinate a essere travolte e spazzate via dalle urla delle ''promesse spettacolo'' e dalla demagogia degli Imperatori e dei Grandi Miliardari salvatori del popolo. Il Gufo non può fare niente altro che tenersi stretta la quieta postazione solitaria del suo blog, il suo piccolo trespolo, il suo ''salottino da thè'' minoritario e solitario che esprime qualche analisi politica e che descrive la cronaca degli avvenimenti di un piccolo paesello - guarda caso soprannominato ''Stati Uniti di Castelli Calepio'' dal proprio Imperatore che domina in modo solitario dalla Reggia di Villa Clorinda - senza illudersi di rappresentare la volontà popolare, ma avendo solamente la certezza di essere un piccolissimo blog personale che si disperde nell'immenso oceano dell'informazione ''on line'' e dei social network. Il Gufo tira avanti con la sua esistenza tranquilla e quieta da burocrate locale e da scrittore solitario e pessimista, prende atto che ''LA FOLLA E' FEMMINA'' anche negli Stati Uniti di America, la folla va sempre alla ricerca di un Imperatore da applaudire e da incensare, non ha importanza se si tratta di uno spregiudicato miliardario maschilista e pieno di vanità e di arroganza, oppure di un ex comico che urla da un blog e che ha fondato il suo movimento sulla parola ''VAFFA...'' oppure di un giovane e spregiudicato fiorentino venditore di promesse dalla parlata veloce e convincente, la folla vuole il proprio Imperatore da incoronare, il mitico ''uomo del fare'' che non perde tempo in inutili e inconcludenti meditazioni e in pensieri profondi. Il Gufo, semplicemente, è uno scrittore solitario che va alla ricerca del 'Bello Estetico' e non ha manie di grandezza perchè non possiede la mitica 'marcia in più' ma si deve accontentare di un andamento lento, riflessivo, a passo tranquillo, ha una personalità sbiadita e quieta, e non può offrire al popolo quel tratto imperiale e teatrale che il popolo chiede a gran voce, quindi il Gufo si deve accontentare del suo piccolissimo salottino liberale ''per pochi lettori'' nel quale si accontenta di fare un tentativo di analizzare i fatti politici locali e generali e di descriverli senza lasciarsi trascinare e travolgere dall'entusiasmo e senza farsi forzare la mano dalle promesse spericolate e demagogiche degli impetuosi e travolgenti ''uomini del fare''
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