venerdì 11 novembre 2016

IL SOLILOQUIO DEL GUFO, CRONISTA ''CIRENEO'' E SOLITARIO

Fare l'informatore locale è difficilissimo,  è un compito impegnativo,  soprattutto con un blog solitario e personale,  una postazione solitaria,  niente staff,  la scelta di ricorrere semplicemente ai post senza fotografie e grafici,   senza i mitici  ''link''  e  in una condizione depressiva e di umore medio basso in cui lo scrittore versa per lunghi tratti della sua giornata.    Descrivere i fatti di cui si viene a conoscenza,  fare il resoconto di un Consiglio Comunale infuocato che dura oltre tre ore fidandosi solamente della propria memoria senza prendere appunti e  senza registrare nulla,   tentare di compiere delle analisi sensate senza precipitare nella demagogia è un'impresa a volte superiore alle forze del Gufo,   ma in questo blog finalmente lo scrittore solitario ha compreso fino in fondo quello che significa essere realmente  ''di destra'',   per convinzione e non per convenienza.   Lo scrittore di destra deve descrivere i fatti nel modo più completo e più credibile possibile,  partendo dal presupposto che nessuno è un oracolo e nessuno è il Verbo,   figuriamoci un vecchio Gufo rigidissimo nelle idee  e  tecnologicamente decrepito,   e soprattutto lo scrittore di destra non deve avere paura di essere impopolare.   La destra di oggi,  piena di  'salvatori della Patria'  che imperversano e dilagano spesso con promesse da venditori di fumo  e  utilizzando a piene mani demagogia e slogan da fanfaroni,   convinti che  ''la folla è femmina'',   si affida a personaggi carismatici,  travolgenti  che trascinano i popoli a vivere avventurose esperienze che spesso si concludono in modo caotico e burrascoso con l'Imperatore di turno che governa in modo autoritario e solitario,   dilaga la fanfaronata degli  'uomini del fare'  come se il ritmo felpato e placido di un pensiero riflessivo,   un passo un po'  più lento ma assiduo e costante,   fossero impedimenti e intralci alle soluzioni  e  non momenti di arricchimento che possono portare a una soluzione magari diversa da quella immaginata,   ma più adatta alle esigenze delle singole persone  e  a costruire percorsi individuali molto piacevoli e ricchi di soddisfazioni interiori,  ''a misura di Gufo''.    Il Gufo è impopolare semplicemente perchè è in minoranza,   individuo silenzioso e pensatore libero ma solitario un un mondo che ha deciso di procedere in modo veloce,  impetuoso,  travolgente e assai rumoroso,   ma nonostante l'impopolarità e la solitudine politica che lo ha condannato a una condizione di isolamento,  il Gufo non vuole rinunciare a esprimere con la scrittura e con la creatività le sue idee,  le sue sensazioni,  i suoi umori spesso variabili  e  anche le sue emozioni profonde    

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