Fare l'informatore locale è difficilissimo, è un compito impegnativo, soprattutto con un blog solitario e personale, una postazione solitaria, niente staff, la scelta di ricorrere semplicemente ai post senza fotografie e grafici, senza i mitici ''link'' e in una condizione depressiva e di umore medio basso in cui lo scrittore versa per lunghi tratti della sua giornata. Descrivere i fatti di cui si viene a conoscenza, fare il resoconto di un Consiglio Comunale infuocato che dura oltre tre ore fidandosi solamente della propria memoria senza prendere appunti e senza registrare nulla, tentare di compiere delle analisi sensate senza precipitare nella demagogia è un'impresa a volte superiore alle forze del Gufo, ma in questo blog finalmente lo scrittore solitario ha compreso fino in fondo quello che significa essere realmente ''di destra'', per convinzione e non per convenienza. Lo scrittore di destra deve descrivere i fatti nel modo più completo e più credibile possibile, partendo dal presupposto che nessuno è un oracolo e nessuno è il Verbo, figuriamoci un vecchio Gufo rigidissimo nelle idee e tecnologicamente decrepito, e soprattutto lo scrittore di destra non deve avere paura di essere impopolare. La destra di oggi, piena di 'salvatori della Patria' che imperversano e dilagano spesso con promesse da venditori di fumo e utilizzando a piene mani demagogia e slogan da fanfaroni, convinti che ''la folla è femmina'', si affida a personaggi carismatici, travolgenti che trascinano i popoli a vivere avventurose esperienze che spesso si concludono in modo caotico e burrascoso con l'Imperatore di turno che governa in modo autoritario e solitario, dilaga la fanfaronata degli 'uomini del fare' come se il ritmo felpato e placido di un pensiero riflessivo, un passo un po' più lento ma assiduo e costante, fossero impedimenti e intralci alle soluzioni e non momenti di arricchimento che possono portare a una soluzione magari diversa da quella immaginata, ma più adatta alle esigenze delle singole persone e a costruire percorsi individuali molto piacevoli e ricchi di soddisfazioni interiori, ''a misura di Gufo''. Il Gufo è impopolare semplicemente perchè è in minoranza, individuo silenzioso e pensatore libero ma solitario un un mondo che ha deciso di procedere in modo veloce, impetuoso, travolgente e assai rumoroso, ma nonostante l'impopolarità e la solitudine politica che lo ha condannato a una condizione di isolamento, il Gufo non vuole rinunciare a esprimere con la scrittura e con la creatività le sue idee, le sue sensazioni, i suoi umori spesso variabili e anche le sue emozioni profonde
Bravo Gufo!
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