domenica 13 novembre 2016

LA PROVOCAZIONE DEL GUFO, CHE TRA SALVINI E PARISI PROPONE ..... ''IL GUFO STESSO'' COME LEADER NAZIONALE DEL CENTRO DESTRA

E'  iniziata la sfida finale,  a livello nazionale,  tra Lega Nord e Forza Italia,  ''si erano tanto amati''  (si fa per dire)    ma adesso non si sopportano più  e  sono iniziati a volare gli stracci,  si prendono a pesci in faccia.   Salvini è salito sul palco di Firenze,  ha mandato a casa Renzi e si è auto proclamato Imperatore della destra italiana,  esattamente come Silvio B.  nel 1994,   la differenza sostanziale è che Silvio B.  nella vita è stato un imprenditore di successo  (molto innovativo e moderno nei settori dell'edilizia,  della comunicazione televisiva  e  del calcio,  nei quali ha ottenuto risultati straordinari)   che aveva il consenso di milioni di elettori,  mentre Salvini è sempre stato un furbo politicante che nel 1996,   quando Umberto Bossi e il giovane Gufo in quel momento  'secessionista'  avevano proclamato la nascita della nazione indipendente della Padania,  faceva parte del movimento dei  'comunisti padani'.    Farsa Italia ha risposto come al solito,  con una congiura di Palazzo portata avanti con trattative sotto banco e con i metodi truffaldini della vecchia Democrazia Cristiana della Prima Repubblica,  e ha fatto cadere a tradimento la Giunta di Padova grazie alle dimissioni dei propri consiglieri comunali,   facendo commissariare la città veneta che era amministrata fino a quel momento dal sindaco leghista Bitonci.    In assenza dell'ex leader carismatico Silvio B.,   che ormai da diversi anni versa in una condizione fisica e politica di declino personale irreversibile,   sembra che la scelta del leader deve essere tra il tranquillo democristiano di Farsa Italia Parisi,  un perdente di successo che ha partecipato alle elezioni comunali di Milano ed è stato sconfitto da Giuseppe Sala,  oppure dal Grande Guru padano Salvini,   mentre la più brava di tutti,   la giovane romana Giorgia Meloni,  viene esclusa dalla scelta del leader nazionale della destra,   senza alcuna seria ragione politica visto che quelli che sono in questo momento i duellanti non sono certamente migliori di lei.  

Tra i duellanti il Gufo lancia una proposta irridente,  ironica  e  provocatoria che è quella di scegliere come leader nazionale....  il Gufo stesso,  che versa nella situazione tranquilla di chi giace a riposo sul proprio trespolo e sulla postazione solitaria del suo blog personale.   Il Gufo è un laureato e uno scrittore dilettante,   non sale sul palco di una grande città italiana per auto proclamarsi leader,   non comunica al popolo mediante monologhi televisivi video registrati e non fa promesse a raffica come l'attuale premier che imperversa su tutte le televisioni nazionali,   parla da un blog solitario esattamente come l'ex comico Beppe Grillo ma con meno volgarità e senza gli assurdi sproloqui del buffone del M5S,   e  nella sua vita ha compiuto in soli tre anni un piccolo miracolo esistenziale,   preferisce una gestione tranquilla e poco rumorosa dell'ordinaria amministrazione alle spettacolari baggianate da film americano di un Donald Trump.   Il Gufo è guarito da una forte depressione,  ha cambiato radicalmente il suo stile di vita,   ha fondato un piccolo blog di successo,   è sbarcato su Facebook dove regala al pubblico dei suoi lettori meravigliose fotografie che diffondono la cultura e l'amore per il  'Bello Estetico',   scrive in modo triste e pessimista e non è un trascinatore di folle e nemmeno un  ''capo popolo'',   ha mostrato e descritto ai suoi lettori la vera Europa delle sue meravigliose e straordinarie capitali  e non quella dei burocrati miliardari e dei super banchieri,   è un esponente di un piccolo  ''salottino da thè''  solitario e minoritario  che non ha niente a che spartire con gli affollati salotti radical chic dei miliardari di destra e di sinistra che pretendono di parlare e di pontificare sui problemi quotidiani di operai,  artigiani,  commercianti,  impiegati  e  liberi professionisti mentre sono seduti su uno yatch da milioni di euro,  oppure trasportati da aerei personali e a riposo in ville che sembrano la Reggia di Schonbrunn a Vienna.    Il Gufo in pratica è una persona normale con problemi normali,  e se proprio dovete scegliere un leader nazionale tra Farsa Italia e la Lega,   forse è meglio   ''pescare a sorpresa''  tra le persone normali  e  scegliere un personaggio tranquillo e quieto come il Gufo,   che magari non riuscirà a farsi capire dai vecchi tromboni dei Palazzi del Potere,  dai Guru della stampa e della televisione nazionale e dagli strateghi di partito che hanno portato alla rovina la destra italiana,   ma probabilmente riuscirà a farsi capire da quella parte di cittadini che ne hanno piene le palle di avventurieri spregiudicati alla Silvio B.,  di demagoghi e  ''capi popolo'' come Salvini  e  di tragicomici buffoni come l'ex comico genovese,    e magari alla fine si scoprirà che un numero non esiguo di cittadini vuole semplicemente vivere una vita normale e anche condita da qualche prezioso ed entusiasmante momento di scoperta del  'Bello Estetico'  piuttosto che farsi trascinare nell'ennesima spericolata avventura del solito demagogo che in Italia purtroppo non manca mai 

NOTA FINALE DEL POST  -  quella del Gufo candidato premier nazionale,  ovviamente,  era una provocazione,  che però vuole esprimere un concetto politico molto semplice che è quello che forse,  in questo assurdo scenario in cui dominano la scena politica nazionale il diluvio di baggianate e di sproloqui in libertà di ex comici buffoni,  di grandi miliardari che si divertono a fare i  ''capi popolo'',   di spregiudicati avventurieri,    di un premier dilagante sul piccolo schermo che spara promesse e parole a raffica,   la destra potrebbe giocare a sorpresa la carta della tranquillità di individuare un  'leader normale'  che sottopone alla folla  -  quella folla che secondo qualcuno è femmina  -  una semplice scelta,  ossia quella tra farsi governare da persone normali con un po'  di prudenza politica e di buon senso nel cervello  oppure  da avventurieri da strapazzo,   e poi se la folla urlante sceglierà di gettarsi nell'ennesima avventura,   allora è bene far sapere in anticipo al popolo che la maggior parte delle avventure solitarie,  autoritarie  e  spregiudicate finiscono molto male  e  che poi il prezzo da pagare quando l'avventura si è conclusa rovinosamente è molto duro in termini sociali ed economici  e ricade pesantemente sulle spalle di quelli che con grande entusiasmo e con grave imprudenza avevano scelto l'avventuriero  

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