E' un episodio inconsueto, sorprendente e bellissimo, in una tradizionale omelia di una funzione religiosa (quella della Festività di Santo Stefano) ascoltare ampi passaggi del celebrante che descrive "la funzione della ricerca del Bello". "Il nostro cuore ricerca naturalmente il Bello, inteso come espressione artistica e come musica, ma il Bello non è immediatamente 'alla portata di tutti', il Bello deve essere ricercato, il Bello è un dono che si riceve e che deve essere regalato ad altri". E poi un esempio pratico, concreto: la Santa Messa di Natale celebrata ieri sera nella Cattedrale di Aleppo in Siria. Nei momenti migliori la Cattedrale di Aleppo era uno dei siti turistici principali della città, maestosa nel suo sfarzo e 'produttrice di Bello Estetico' come molte altre chiese e cattedrali delle grandi città europee visitate dal Gufo; dopo quattro anni di guerra devastante e di brutale carneficina la cattedrale ferita e a sua volta gravemente danneggiata riapre con la celebrazione di una Santa Messa e torna quindi nella sua funzione originaria di diffondere 'il Bello', che alla fine (dopo quattro anni di guerra inutile e sanguinaria) sta tornando fortunatamente a vincere e a prevalere sugli orrori e sugli obbrobri prodotti dai terroristi e dagli assassini di ogni risma. "Il Bello deve essere ricercato" e poi una volta ricercato questo non è sufficiente, il Bello deve essere 'messo a disposizione' di chi lo vuole ammirare con varie forme, ognuna delle quali imperfetta e certamente migliorabile, ma 'diffondere il Bello Estetico' significa stimolare le persone che visualizzano le immagini del Bello ad andare a loro volta alla ricerca del Bello Estetico e quindi a viaggiare, assolvendo alla finalità più nobile del viaggio che vuol dire "conoscere e osservare, ammirare luoghi straordinari facenti parte del territorio e delle tradizioni culturali di un altro popolo e diffondere la conoscenza di questi meravigliosi luoghi". Chi vuole viaggiare e andare alla ricerca del Bello perchè "il nostro cuore ricerca il Bello inteso come espressione artistica e come musica" non porterà mai la guerra e la devastazione come in Siria, perchè va alla ricerca di qualcosa ('il Bello') che è una delle vittime principali della brutale carneficina e della distruzione portata in una guerra. Ecco il motivo per cui oggi, alla fine di questo semplice post di Santo Stefano, il Gufo si limita a dire 'GRAZIE DON LUCIANO PER LE PAROLE CHE ABBIAMO UDITO A TAGLIUNO, QUESTA MATTINA ALLE ORE 10:30", naturalmente dopo aver postato sulla pagina Facebook personale altre 'fotografie del Bello' che rendono immortali i luoghi straordinari visitati dal Gufo e che creano piccoli ma intensi istanti di soddisfazione estetica e spirituale nei lettori che per qualche minuto prestano attenzione a quella pagina Facebook ed esprimono, anche con un semplice "clic" sulla funzione 'Mi piace', la loro soddisfazione per aver potuto visualizzare dalla mano di chi si è recentemente recato in visita a quei luoghi alcuni stralci di ciò che si può ammirare e descrivere, se si ha solamente la voglia di farlo nei nostri momenti di tempo libero
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