Cari lettori, il Gufo vi vuole parlare di un argomento bellissimo, la Slovenia e la sua ''giovane capitale dei draghetti verdi'', il piccolo gioiellino dell'Europa che si chiama Lubiana. Solamente l'Olanda è più bella della Slovenia, e nemmeno le nobili e aristocratiche Vienna, Praga e Parigi riescono a essere belle e impossibili come la straordinaria Lubiana. Servirebbe un libro intero per descrivere le meraviglie di questo mini viaggio di soli due giorni, ma il Gufo elenca le quattro ''perle slovene'' che resteranno per sempre nel suo cuore, e le descrive con la passione che ci mette nelle narrazioni dei suoi viaggi meravigliosi
IL LAGO DI BLED è un luogo stupendo che si trova nel Nord della Slovenia, un laghetto dotato di alcuni punti di imbarco dai quali vigorosi e giovani barcaioli trasportano ''a remo manuale'' su piccole barche i turisti verso la piccola isoletta dove sorge la Chiesetta del Lago di Bled. Sbarcati sull'isoletta si salgono esattamente 99 gradini ripidi, e si arriva alla Chiesetta che è molto semplice, un altare dorato, il campanile, diversi affreschi che impreziosiscono il suo interno, ma propone una particolarità nel fatto che con una manata vigorosa ognuno dei visitatori può fare il campanaro per pochi istanti, e se è fortunato e il suo sforzo avrà prodotto almeno tre rintocchi di campana, la tradizione
LA NARODNA GALERJIA è la galleria nazionale della pittura e della scultura slovena, e il Gufo non ha esitazioni ad affermare, a costo di essere impopolare, che è il museo più bello del mondo per l'altissima qualità dei suoi capolavori. Gli artisti slavi, esattamente come gli sportivi delle squadre slave, hanno sempre dimostrato nella storia quella mano estrosa e il famoso ''genio e sregolatezza'' delle menti eccelse e fertili, la precisione dei dettagli dei ritratti è talmente elevata da renderli quasi reali, il visitatore commosso non riesce a credere che quei quadri siano la riproduzione della realtà talmente sono vivi, veri, esteticamente perfetti. Come da tradizione slava, non si registra un ''grande campione'' e un solista, ma una serie irripetibile di solisti, di ''mani felici'', di campioni della pittura, i nomi sono variegati e trovano spazio anche delle donne. Il Gufo ha ammirato il quadro capolavoro ''L'estate'' dipinto da Ivana Kobilca, grande pittrice slovena, ma insieme a lei hanno dato spettacolo le opere di grandi pittori come Zoran Music, Frank Kavcic, il grande Valentin Metzinger, Anton Karinger, Anton Cebej, Jozef Tominic, Marco Pernhart, Matjia Jama e i due fratelli Janez e Juri Subic. Le opere coprono tutti i periodi storici, un vivace impressionismo sloveno e un ''mini Secolo d'Oro'' degli anni dalla fine del 1700 fino alla fine del 1800 hanno prodotto la maggior parte dei capolavori, ma anche l'arte moderna con Zoran Music produce ottimi dipinti di qualità. Le sale sono ottimamente curate, un eccellente presepe dominava il centro di alcune sale, splendide sculture e decorazioni dorate in parte ai quadri ne esaltano la bellezza, i cartellini con indicazione dei titoli e dell'autore sono posizionati proprio accanto al singolo quadro, il book shop e il locale ristorazione sono molto eleganti, gli addetti al museo sono discreti e parlano un inglese comprensibile al popolo, ma il Gufo è stato impressionato dall'altissima qualità media della 'collezione permanente' che sforna un numero incredibile di ottimi dipinti messi uno accanto all'altro come se 'la squadra dei pittori sloveni' nella sua magica produzione fosse stata messa in maggiore evidenza rispetto al singolo capolavoro del singolo artista. Naturalmente non mancano le due sale dedicate alla pittura italiana, qualche autore come Nicola Grassi e Giovanni Francesco da Rimini ha fatto trionfalmente il suo ingresso in scena nella galleria d'arte slovena, ma i quadri pregiati dell'arte italiana sono messi accanto a quelli sloveni perchè la galleria è ''unica'' e descrive semplicemente la mano delicata dei suoi artisti, senza nazionalismi e senza campanilismi esagerati
I PONTI DI LUBIANA E LA STATUA DELLO SCRITTORE SOLITARIO in soli 200 metri di camminata nel centro storico Lubiana esibisce i suoi tre monumenti migliori. Il ''Ponte Triplice'', che è un complesso di tre piccoli ponti unificati tra loro, apre idealmente la serie di piccoli ponti che attraversano la Lubljianika, il fiume che attraversa la capitale slovena, e domina la scena di una zona ad 'altissima densità di locali di ristorazione' quasi tutti pieni di clienti giovani, perchè la ''verde'' Lubiana è una città giovane e l'Università e la Biblioteca nazionale non sono molto distanti dal ''Ponte Triplice''. Accanto al ponte si innalza la statua dedicata allo scrittore solitario della Slovenia, il poeta più famoso del Diciannovesimo Secolo, France Preseren, in suo onore proprio sul piedistallo della statua è scritto a caratteri cubitali il cognome dello scrittore, mentre nell'altro lato della strada la ''Galerjia Emporium'' è il principale grande magazzino di Lubiana con le firme internazionali della moda, della gioielleria e bigiotteria, dell'arte moderna. Camminando sulla riva del fiume di Lubiana, si raggiunge dopo poche centinaia di metri di distanza dal ''Ponte Triplice'' il ''Ponte dei draghetti verdi'', in sloveno ''Zmajski Most'', ponte dominato in entrambi i lati da due statue di draghi verdi con lunga coda verde, in ricordo del drago verde che è il simbolo della capitale della Slovenia. Infine, a poche centinaia dal ponte si può arrivare davanti alla stazione della funicolare che collega la città al Castello che dall'alto domina la capitale slovena, mentre la visita del centro si conclude con lo spettacolare Municipio e la Cattedrale slovena
POSTOJNSKA JAMA, LE MITICHE 'GROTTE DI POSTUMIA' è il paradiso terrestre del sottosuolo, la grande visita alle grotte più belle del mondo. Un trenino veloce ci conduce rapidamente al centro delle grotte, dominate da milioni di stalattiti che pendono incombenti dal soffitto e dalle stalagmiti che salgono dal suolo, grazie all'opera prodotta dalla Natura che ha consentito di ricavare questo ''paradiso terrestre'' dei minerali del sottosuolo, poi si scende dal trenino e si prosegue a piedi prima in una salita che viene definita in modo scherzoso 'la salita al Calvario' e poi la discesa nella Grande Grotta centrale, si conclude quindi il percorso a piedi nella sala dei concerti in cui un piccolo chiosco distribuisce gadgets per turisti, diversi souvenir e alcuni piccoli minerali estratti dalle roccie delle Grotte. Il ritorno in superficie avviene utilizzando di nuovo il trenino elettrico e consente di attraversare a rotta di collo e a velocità strabiliante queste Grotte formate dalla sapiente combinazione di millenari processi naturali di erosione da parte dei fiumi e dell'acqua e dell'azione dell'uomo che ha dato alle Grotte la forma ideale per renderle una grande attrazione turistica senza stravolgere la Natura. Fuori dalle Grotte si può ammirare il fiume di Postojnska, con i suoi uccelli acquatici, i suoi ponti in legno, la ruota di legno di un mini mulino ancora attivo e un piccolo parco che si sviluppa attorno al fiume
Infine, una precisazione, oltre alla grande cortesia degli sloveni in tutti gli esercizi commerciali, pubblici, gallerie nazionali e monumenti, ristoranti e negozi vari, nemmeno uno ha mai omesso il rilascio di regolare scontrino fiscale, e le aliquote I.V.A. slovene sono inferiori solamente di poco a quelle italiane, quindi anche in quella nazione la tassazione non è bassa, anche se certamente il sistema fiscale e burocratico sloveno è meno asfissiante e osceno di quello italiano. Eh già, ma il problema è che il Gufo ha descritto la Slovenia, nazione che in passato fino al secolo scorso è stata parte integrante dell'Impero Austro Ungarico di Francesco Giuseppe e ne ha assorbito in pieno gli insegnamenti in materia di mantenimento dell'ordine e del decoro pubblico e di senso del dovere ed educazione civica da parte dei cittadini, non della nostra allegra nazione italiana....
I PONTI DI LUBIANA E LA STATUA DELLO SCRITTORE SOLITARIO in soli 200 metri di camminata nel centro storico Lubiana esibisce i suoi tre monumenti migliori. Il ''Ponte Triplice'', che è un complesso di tre piccoli ponti unificati tra loro, apre idealmente la serie di piccoli ponti che attraversano la Lubljianika, il fiume che attraversa la capitale slovena, e domina la scena di una zona ad 'altissima densità di locali di ristorazione' quasi tutti pieni di clienti giovani, perchè la ''verde'' Lubiana è una città giovane e l'Università e la Biblioteca nazionale non sono molto distanti dal ''Ponte Triplice''. Accanto al ponte si innalza la statua dedicata allo scrittore solitario della Slovenia, il poeta più famoso del Diciannovesimo Secolo, France Preseren, in suo onore proprio sul piedistallo della statua è scritto a caratteri cubitali il cognome dello scrittore, mentre nell'altro lato della strada la ''Galerjia Emporium'' è il principale grande magazzino di Lubiana con le firme internazionali della moda, della gioielleria e bigiotteria, dell'arte moderna. Camminando sulla riva del fiume di Lubiana, si raggiunge dopo poche centinaia di metri di distanza dal ''Ponte Triplice'' il ''Ponte dei draghetti verdi'', in sloveno ''Zmajski Most'', ponte dominato in entrambi i lati da due statue di draghi verdi con lunga coda verde, in ricordo del drago verde che è il simbolo della capitale della Slovenia. Infine, a poche centinaia dal ponte si può arrivare davanti alla stazione della funicolare che collega la città al Castello che dall'alto domina la capitale slovena, mentre la visita del centro si conclude con lo spettacolare Municipio e la Cattedrale slovena
POSTOJNSKA JAMA, LE MITICHE 'GROTTE DI POSTUMIA' è il paradiso terrestre del sottosuolo, la grande visita alle grotte più belle del mondo. Un trenino veloce ci conduce rapidamente al centro delle grotte, dominate da milioni di stalattiti che pendono incombenti dal soffitto e dalle stalagmiti che salgono dal suolo, grazie all'opera prodotta dalla Natura che ha consentito di ricavare questo ''paradiso terrestre'' dei minerali del sottosuolo, poi si scende dal trenino e si prosegue a piedi prima in una salita che viene definita in modo scherzoso 'la salita al Calvario' e poi la discesa nella Grande Grotta centrale, si conclude quindi il percorso a piedi nella sala dei concerti in cui un piccolo chiosco distribuisce gadgets per turisti, diversi souvenir e alcuni piccoli minerali estratti dalle roccie delle Grotte. Il ritorno in superficie avviene utilizzando di nuovo il trenino elettrico e consente di attraversare a rotta di collo e a velocità strabiliante queste Grotte formate dalla sapiente combinazione di millenari processi naturali di erosione da parte dei fiumi e dell'acqua e dell'azione dell'uomo che ha dato alle Grotte la forma ideale per renderle una grande attrazione turistica senza stravolgere la Natura. Fuori dalle Grotte si può ammirare il fiume di Postojnska, con i suoi uccelli acquatici, i suoi ponti in legno, la ruota di legno di un mini mulino ancora attivo e un piccolo parco che si sviluppa attorno al fiume
Infine, una precisazione, oltre alla grande cortesia degli sloveni in tutti gli esercizi commerciali, pubblici, gallerie nazionali e monumenti, ristoranti e negozi vari, nemmeno uno ha mai omesso il rilascio di regolare scontrino fiscale, e le aliquote I.V.A. slovene sono inferiori solamente di poco a quelle italiane, quindi anche in quella nazione la tassazione non è bassa, anche se certamente il sistema fiscale e burocratico sloveno è meno asfissiante e osceno di quello italiano. Eh già, ma il problema è che il Gufo ha descritto la Slovenia, nazione che in passato fino al secolo scorso è stata parte integrante dell'Impero Austro Ungarico di Francesco Giuseppe e ne ha assorbito in pieno gli insegnamenti in materia di mantenimento dell'ordine e del decoro pubblico e di senso del dovere ed educazione civica da parte dei cittadini, non della nostra allegra nazione italiana....
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