''ABBIAMO VOTATO NO PER MANDARE A CASA RENZI'' e il risultato concreto è stato semplice. Renzi non è andato a casa, la maggior parte dei ministri dell'ex governo dimissionario sono stati riconfermati nel medesimo posto che occupavano nel Governo Renzi, ad esempio Marianna Madia alla Pubblica Amministrazione, Dario Franceschini alla Cultura, la ministra Pinotti alla Difesa e Poletti al Welfare e al Lavoro, Beatrice Lorenzin alla Salute, Padoan super ministro all'Economia come richiesto dall'Unione Europea, Maurizio Martina alle Politiche Agricole, Graziano Del Rio ai Trasporti, Orlando alla Giustizia. Ci siamo limitati a ''trasportare'' Angelino Alfano dal Ministero dell'Interno al Ministero degli Esteri, facendo arrivare Marco Minniti al Ministero degli Interni, e a introdurre una donna, Valeria Fedeli, alla Pubblica Istruzione. Abbiamo fatto incazzare a morte il solito maneggione Denis Verdini, che non voterà il ''Renzi bis sotto mentite spoglie'', e tornerà in Farsa Italia insieme a Silvio B., sono stati fregati e turlupinati vigliaccamente i due ''traditori'' D'Alema e Bersani che hanno sloggiato Renzi per avere un governo quasi fotocopia rispetto a quello di Renzi e adesso saranno obbligati ad applaudire e a votare 'SI' mangiando la minestra per non saltare fuori dalla finestra, abbiamo sfasciato completamente la destra in cui si stanno insultando con parole ai limiti della querela il ''capo popolo'' Salvini che va in piazza per raccogliere milioni di firme per fare in modo che il popolo possa sloggiare questo ''governo non legittimo'' e il Silvio B. che come sempre farà il doppio gioco a parole oppositore ''duro e puro'' ma nei fatti pronto a dare una mano con qualche assenza strategica nelle votazioni più rischiose per il governo, oppure qualche senatore che 'si dimentica' di rimanere in aula, magari a votare contro, in modo da garantire sempre il numero legale. Il M5S e la Lega Nord si incazzano, minacciando di andare in piazza, di raccogliere firme, di fare sfracelli, ma non hanno ancora capito che a Gentiloni interesserà meno di zero se loro vanno in piazza a protestare perchè risponderà ''io sono stato nominato premier grazie alle regole costituzionali che voi avete difeso invitando il popolo a votare 'NO' al referendum costituzionale'' e con quella frase riuscirà a fregarli sempre. Hanno trovato un piccolo posticino anche per Maria Elena Boschi, che sarà sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, e hanno imbarcato Anna Finocchiaro alle Riforme e ai Rapporti con il Parlamento e anche ''il più renziano dei renziani'' Luca Lotti allo Sport, c'è posto per tutti e tutti si devono accomodare.
Ci siamo tenuti ''la Costituzione più bella del mondo'' che produce uno dietro l'altro governi decisi da accordi 'nelle sedi dei partiti' in cui la gente esce dalla porta principale e rientra dalla finestra, magari dopo oscure litigate e qualche ricatto politico. Si andrà avanti fino al 2018 perchè il democristiano Gentiloni ci fa quietamente sapere che un governo ''non ha scadenze'' e va avanti fino a quando gode della fiducia, ossia fino al 2018 e in tal modo sono salve anche le pensioni dei parlamentari della legislatura più scandalosa e indecente della storia repubblicana italiana, quella degli oltre 300 ''cambi di casacca'' e quella dei continui trasformismi, cambi di maggioranza, spericolati 'giri di valzer' sulle leggi elettorali che vanno bene oppure non vanno bene a seconda delle convenienze del momento e dei sondaggi. Massimiliano Chiari, qualcuno è convinto di ''avere fatto un affare a votare NO'', ma se nemmeno di fronte a questa sceneggiata di politicanti romani che avrebbe fatto impallidire anche i più incalliti maneggioni della Democrazia Cristiana di Giulio Andreotti e di Ciriaco De Mita qualcuno inizia ad avere dei dubbi che forse era meglio tenersi 'il Renzi originale' che era giovane e pieno di energia e di speranza e almeno ci metteva personalmente la propria faccia e che di fronte alla sconfitta elettorale si è tolto di mezzo velocemente con dimissioni quasi all'istante senza ''menare il can per l'aia'', allora il Gufo dice a questi signori ''teniamoci Gentiloni''. Il quale, da democristiano 'alla Bruno Vespa' che proprio questa sera sarà incensato sulla televisione pubblica RAI guarda caso proprio da Bruno Vespa, ha dimostrato quale sarà il suo pregio principale, ossia che quando è in ballo la poltrona, ovviamente ''la sua poltrona'', riesce a creare un governo nominando quasi 20 ministri in meno di 24 ore senza perdere tempo, e che quindi sarà durissimo da schiodare dalla poltrona prima della scadenza naturale della legislatura, ma il Gufo non può essere contento, perchè è ormai nota la sua antica allergia ai democristiani fasulli della Prima Repubblica, buoni per tutte le stagioni e per qualsiasi poltrona purchè a occuparla siano loro stessi
Ci siamo tenuti ''la Costituzione più bella del mondo'' che produce uno dietro l'altro governi decisi da accordi 'nelle sedi dei partiti' in cui la gente esce dalla porta principale e rientra dalla finestra, magari dopo oscure litigate e qualche ricatto politico. Si andrà avanti fino al 2018 perchè il democristiano Gentiloni ci fa quietamente sapere che un governo ''non ha scadenze'' e va avanti fino a quando gode della fiducia, ossia fino al 2018 e in tal modo sono salve anche le pensioni dei parlamentari della legislatura più scandalosa e indecente della storia repubblicana italiana, quella degli oltre 300 ''cambi di casacca'' e quella dei continui trasformismi, cambi di maggioranza, spericolati 'giri di valzer' sulle leggi elettorali che vanno bene oppure non vanno bene a seconda delle convenienze del momento e dei sondaggi. Massimiliano Chiari, qualcuno è convinto di ''avere fatto un affare a votare NO'', ma se nemmeno di fronte a questa sceneggiata di politicanti romani che avrebbe fatto impallidire anche i più incalliti maneggioni della Democrazia Cristiana di Giulio Andreotti e di Ciriaco De Mita qualcuno inizia ad avere dei dubbi che forse era meglio tenersi 'il Renzi originale' che era giovane e pieno di energia e di speranza e almeno ci metteva personalmente la propria faccia e che di fronte alla sconfitta elettorale si è tolto di mezzo velocemente con dimissioni quasi all'istante senza ''menare il can per l'aia'', allora il Gufo dice a questi signori ''teniamoci Gentiloni''. Il quale, da democristiano 'alla Bruno Vespa' che proprio questa sera sarà incensato sulla televisione pubblica RAI guarda caso proprio da Bruno Vespa, ha dimostrato quale sarà il suo pregio principale, ossia che quando è in ballo la poltrona, ovviamente ''la sua poltrona'', riesce a creare un governo nominando quasi 20 ministri in meno di 24 ore senza perdere tempo, e che quindi sarà durissimo da schiodare dalla poltrona prima della scadenza naturale della legislatura, ma il Gufo non può essere contento, perchè è ormai nota la sua antica allergia ai democristiani fasulli della Prima Repubblica, buoni per tutte le stagioni e per qualsiasi poltrona purchè a occuparla siano loro stessi
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