Sono trascorse da poco le ore 13.00 e il Gufo è al rientro da Sarnico verso Tagliuno, predisposto come ormai da tradizione ad allungare il tragitto di un chilometro a causa del divieto di svolta verso via Piave per i veicoli provenienti da Sarnico che viaggiano in direzione Grumello del Monte, e il Gufo è già anche rassegnato a vedere qualcuno che se ne frega del divieto e procede con la svolta visto che a quell'ora del sabato pomeriggio i vigili non sono in servizio e quindi si può ''prendere al volo l'occasione'' di abbreviare il tragitto. Questa volta il Gufo assiste a quello che nel suo piccolo è un record.... tre veicoli su tre che lo precedono, di cui due furgoni, azionando l'indicatore di direzione segnalano la svolta in via Piave e passano dalla segnalazione all'azione. Esiste teoricamente un divieto di svolta, che fu anche oggetto di una raccolta di firme, ma quel divieto è ormai precipitato da tempo in vera e propria barzelletta. Certamente non si può chiedere ai nostri vigili urbani di accamparsi fisicamente per 24 ore su 24 e per sette giorni su sette in via Piave a controllare il rispetto di quel divieto e a sanzionare i trasgressori perchè sarebbe una richiesta materialmente impossibile da eseguire, ma qualcuno dovrà pur prendere atto che un numero incredibile di persone ancora oggi se ne frega e suggerire qualcosa di più serio delle sterili indignazioni che lasciano il tempo che trovano e del ''dobbiamo educare gli automobilisti'' che fu pronunciato in Consiglio Comunale da un aspirante ''educatore'' che a quanto pare ha fallito nel proprio compito di educare il popolo alla non trasgressione. Quella raccolta di 120 firme su via Piave fu giudicata ''una perdita di tempo'' e anche ''carta straccia'' dal sindaco che confermò in aula di mantenere il divieto di svolta, ma purtroppo per lui e anche per quelli di noi che si sciroppano un chilometro in più di percorso automobilistico sono diverse migliaia di automobilisti, da due anni e senza alcuna interruzione, a giudicare ''carta straccia'' il divieto stesso perchè non trascorre ormai un solo giorno senza che qualche automobilista possa assistere in diretta alla solita scena che si svolge davanti ai suoi occhi della violazione del divieto di svolta che spesso si conclude ''a tarallucci e vino'' con il trasgressore che resta impunito
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