domenica 17 dicembre 2017

DOBBIAMO DIRE ''BASTA'' AL GIOCHINO POLITICO DELLA ''CACCIA AL COLPEVOLE''

Tiene banco in questo momento,   nella politica locale di Castelli Calepio  e  soprattutto all'interno dei due partiti della maggioranza Lega Nord e Forza Italia,   il non entusiasmante impallinamento a mezzo dichiarazioni su stampa locale dei  ''due disertori che non costituiscono un esercito''  che sono i consiglieri Pieremilio Pagani  e  Clementina Belotti,    con il sindaco che si è  ''buttato a pesce''  perchè man mano ci si avvicina alla scadenza naturale della legislatura  e  quindi inizia la campagna elettorale ci si deve liberare della colpa di ciò che fu promesso  e  che non sarà mai realizzato per impossibilità materiale di farlo,    in modo da uscire dalla vicenda  ''lindi come una camicia''  e  da appioppare in collo ad altri le colpe di ciò che non ha funzionato ed è andato male,    ma quello che è triste è che in questo deludente giochino della ricerca del colpevole il sindaco non è da solo  e  molti seguono questa linea perversa  e  perdente.     In realtà se esiste una persona politicamente  ''innocente''  è proprio Clementina Belotti che pur avendone piene le scatole già alla fine di maggio 2016,   quando ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dall'incarico di assessore al Bilancio  e  allo Sport,   è rimasta in maggioranza per oltre un anno nel disperato tentativo i far rinsavire politicamente i suoi compagni di avventura  e  di raddrizzare la baracca  e  il baraccone,    malgrado molti di essi come ringraziamento per questo suo sforzo tentavano di impallinarla  e  costringerla alle dimissioni da consigliere accelerando una pratica complessa come quella della rivalsa sulle sanzioni relative al malfunzionamento degli ex depuratori,   che infatti giace da mesi negli uffici perchè quelli che credevano che era una vicenda semplice sono improvvisamente  ''scesi dalle stelle'',   illuminati e folgorati sulla via di Damasco,  e  si sono resi conto che si tratta in realtà di una pratica assai complicata.    Clementina se ne è andata via quando ormai non se ne poteva proprio più,   s un giorno nella propria esistenza avrà un rammarico sarà quello di non avere pronunciato prima la parola  ''FINE''  a  questa vicenda politica non più gestibile.   

E'  un giochino politicamente nefasto che ha  ''zero possibilità''  di riuscita.    Nel momento in cui i risultati definitivi delle elezioni politiche 2018 alla mano  e  a disposizione delle segreterie locali  e  provinciali dei due partiti daranno ufficialmente inizio alla campagna elettorale delle elezioni comunali,   chi ha amministrato fino alla fine senza nemmeno fare il tentativo di correggere la rotta disastrosa degli ultimi mesi sarà chiamato a risponderne politicamente.    Tutti i  ''salti carpiati doppi e tripli''  saranno azzerati  e  il bello è che a scrivere le frasi più dure non sarà il Gufo,   che è un solitario,   ma saranno gli avversari di campagna elettorali che erano gli ex alleati di ieri.       Tutto quello che è stato tenuto nascosto  e  che ci si illudeva che non sarebbe  mai saltato fuori emergerà con prepotenza a causa del  ''fuoco amico''  prima ancora che delle sparate degli avversari,     quindi la mossa politicamente più saggia a livello individuale  a anche di gruppo politico  e  di partito sarebbe quella di iniziare già adesso l'opera necessaria e non eludibile di assunzione pubblica delle proprie responsabilità  e  di ammissione dei propri errori politici,    presupposto indispensabile se si vuole dare vita ad alleanze più serie  e  non ad ammucchiate avventurose come quella che si sta concludendo malamente  in questi ultimi mesi di legislatura.    Se ci sarà questa opera di presa in carico  e  di ammissione delle proprie responsabilità politiche la legislatura potrà concludersi magari in modo litigioso ma non in modo pesante,   altrimenti sarà un finale  ''fuoco e  fiamme''  che Castelli Calepio non merita  e  che,   nell'obiettivo minimo di limitazione dei danni,   dovrebbe essere l'obiettivo delle persone più intelligenti e di quelle che hanno l'ambizione i ricandidarsi per un nuovo mandato        

   

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