domenica 4 ottobre 2020

ERA UN MINESTRONE, NON POTEVA RESISTERE CINQUE ANNI

 La rissa di questi giorni,   con il figlio di uno dei due storici fondatori del M5S  che  minaccia di togliere il blog agli ex rivoluzionari ormai  "in poltrona"  che pur di non andare a casa  e  iniziare a lavorare seriamente sono passati in meno di cinque minuti da un governo insieme alla Lega  a  un governo insieme al Partito Democratico,   è la naturale consumazione di un declino che non poteva che concretizzarsi con una farsa,   avendo avuto origine dieci anni fa per mano di un ex comico  e  di un  "VAFFA...  DAY".    La prima farsa era stata l'espulsione dal gruppo della deputata veneta Sara Cunial:    il movimento che per anni aveva fatto  (soprattutto sui social network)  una vera e propria campagna  "NO VAX"  e  complottista,    all'improvviso per rimanere al governo ha detto  "NO"  ai  "NO VAX"  e  ha mandato a casa una deputata non per presunta incoerenza nelle proprie idee,   ma proprio perchè quel movimento  "EX NO VAX"  che l'aveva imbarcata per quel tipo di idee successivamente folgorato sulla via di Damasco considerava quelle idee assai  "scomode"  e  quindi decideva di spedire direttamente nel  "gruppo misto"  la deputata veneta,    "colpevole"  di continuare a fare quel tipo di discorsi  e  a professare quel tipo di idee per cui era stata selezionata  e  candidata alla Camera dei Deputati.     La seconda farsa era stato lo spregiudicato  "gioco di prestigio"  con cui nel giro di cinque minuti l'accoppiata Conte / Di Maio  si è ritrovata  da un governo insieme alla Lega di Salvini  (che era addirittura vice premier  e  Ministro dell'Interno di quel governo)  e  con il Partito Democratico all'opposizione dopo nemmeno dieci giorni si ritrovava con i due medesimi esponenti in un governo insieme al Partito Democratico  e  con la Lega di Salvini all'opposizione:   si è trattato di uno dei  "tuffi carpiati"  più spregiudicati della storia politica italiana,   che pure ai tuffi carpiati  e  ai  "salti della quaglia"  di parlamentari era abituata da diversi anni.

Adesso Casaleggio junior minaccia di togliere il sostegno della mitica  "piattaforma Rousseau"  al M5S,   probabilmente spalleggiato da Di Battista che vede l'attuale governo come  "fumo negli occhi",   e  la coppia di demagoghi è partita all'assalto dei  "governativi"  per prendere nuovamente in mano il comando delle operazioni in quella faida senza esclusione di colpi che ormai divide in modo insanabile le due fazioni del M5S  "duro e puro"  da quello ormai  "in poltrona"  e  facente parte a tutti gli effetti della Casta contro cui aveva combattuto negli anni  "rivoluzionari"  del  "VAFFA...  DAY",    gli risponde lo statista Vito Crimi sul  "Fatto Quotidiano"  dicendo che la piattaforma è del M5S  e  non del figlio dell'ex fondatore.    E'  iniziata la resa dei conti,   e  non è una sorpresa perchè per arrivare a diventare il primo partito italiano il M5S  è  stato un minestrone che ha tirato dentro persone di destra  e  di sinistra,   "NO VAX"  duri e puri  e  vice ministri medici,    "rivoluzionari"  alla Di Battista  e  "uomini di governo"  come Di Maio,    ex leghisti  ed  ex comunisti;    il minestrone non a caso esplode  e  implode nel momento in cui si deve gestire a livello nazionale una situazione di emergenza,   e  si devono buttare a mare tutti i vecchi slogan,   le parole d'ordine pronunciate per una vita intera,    le battaglie ideologiche perchè altrimenti il governo rischia di crollare,   si forma un governo di unità nazionale in cui sarebbe il Partito Democratico insieme a Forza Italia  (gli sconfitti delle elezioni politiche 2018)  a  menare il torrone  e  a prendere in mano il comando delle operazioni,   e  poi alle successive elezioni politiche si va a contabilizzare definitivamente il dimezzamento dei consensi elettorali rispetto al 2018,   e  il ritorno a casa di diverse decine di parlamentari.    Ergo chi può resiste  (inchiavardato alla poltrona)  sperando che la festa possa durare fino al 2023  e  approvando in aula qualsiasi cosa comprese le più miserevoli  e  quelle più lontane dal loro stesso pensiero personale e politico,   i più spregiudicati  e  opportunisti nei prossimi mesi inizieranno a fare il salto della quaglia verso il centro destra  e  in particolare verso la Lega di Salvini giusto in tempo per guadagnarsi la ricandidatura nei prossimi giri elettorali  (nazionali oppure locali)  e  per saltare sul carrozzone dei possibili futuri vincitori,   alcuni marpioni  e  volponi getteranno finalmente la mascherina  (e anche la maschera)  dicendo che sono sempre stati di sinistra  e  faranno il Grande Passo verso il Partito Democratico,   e  gli altri,    fatti rapidamente due calcoli,   potrebbero addirittura scoprire la Virtù di recuperare la purezza  e  gli  "ideali delle origini",    fare saltare il banco  (e il governo)  per fare emergere un governo di unità nazionale a cui fare opposizione proprio in nome degli ideali delle origini,   e  poi magari ricandidarsi in ciò che resta in piedi del M5S  "rivoluzionario"  per tornare in Parlamento in gruppo ridotto,   ma finalmente felici e urlanti come ai bei tempi della opposizione dura e pura  e  della lotta senza paura contro la Casta,  contro il Regime  e  magari anche contro le multinazionali farmaceutiche del vaccino obbligatorio  e  contro Bill Gates        

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