domenica 1 novembre 2020

I SEGRETI DEL "MODELLO CASTELLI CALEPIO", IL PAESELLO CHE STA EROICAMENTE RESISTENDO ALLA "SECONDA ONDATA" DEL CORONA VIRUS

 CASTELLI CALEPIO  "modello a livello nazionale"  di un paesello che incredibilmente resiste alla  "seconda ondata"  del  "Corona Virus",   letteralmente assediato,    geograficamente circondato da una Regione Lombardia in fiamme  e  da un virus che inizia a proliferare anche in alcune zone delle Province di Bergamo  e  di Brescia.     Castelli Calepio racconta una storia incredibile,   quella dell'ex  "paesello martire"  della  "prima ondata"  (in cui è morto addirittura il vice sindaco)  che nella  "seconda ondata"  sta passando indenne malgrado ha mantenuto una straordinaria mobilità.    Il primo segreto sono i governanti,   la Giunta di destra guidata dal sindaco Benini non ha mai pubblicato  "il bollettino di guerra quotidiano"  e  probabilmente se ne frega di sapere quanti sono i casi,   anche perchè è impossibile  (in un paesello di oltre 10 mila abitanti)  andare a intercettare  e  conteggiare tutti i casi reali  e  potenziali;    c'è troppo disfattismo  e  pessimismo in giro  e  i nostri amministratori saggiamente hanno deciso di  "lasciare vivere il popolo"  semplificando al massimo le procedure,   ossia limitandosi ad applicare sul territorio comunale le direttive nazionali  e  regionali,   senza cadere in tentazione  (come purtroppo hanno fatto diversi sindaci)  in tentazione e quindi senza aggiungere direttive  "locali"  al marasma che già regna sovrano in Italia e in Regione Lombardia.     I governanti hanno fatto casino con la vicenda della scuola primaria di Cividino,   ma hanno rimediato con due turni di trasporto su mezzi molto capienti sui quali è possibile viaggiare distanziati:   la disciplina incredibile dimostrata dagli studenti di Cividino ha fatto la differenza  e  per ora,    mentre le scuole di mezza Italia sono in fiamme,   non si segnalano criticità particolari nelle scuole di Castelli Calepio,   se non quella che i lavori di ampliamento della scuola di Cividino procedono con incredibili lentezze rispetto a quella che era la  "tabella di marcia"  originaria.    

Lo scrittore solitario  "è andato a ruota"  della Giunta,  e  non ha disturbato il manovratore,   quindi a sua volta non ha rotto le palle al popolo;   semmai la colpa del povero Gufo  (a volte  "messo in croce"  come  "negazionista")  è stata quella di incentivare al massimo la  "movida"  estiva,   che a Castelli Calepio è stata assolutamente straordinaria,    abbiamo avuto qualche caso di contagio di troppo nei mesi estivi  ma  questo ha favorito l'immunità di gregge,   concetto sul quale il Gufo crede ciecamente  e  che la Provincia di Bergamo  (come dimostrano diversi studi  e  gli stessi dati quotidiani del bollettino regionale della Lombardia)  ha quasi raggiunto.      Il Gufo è stato quindi  (nel pensiero sulla gestione della  "fase due")   "il megafono della Giunta"  e  ha spinto moltissimo sul concetto che si doveva fare ripartire l'economia di Castelli Calepio andando tranquillamente a lavorare in ufficio,   frequentando bar  e  negozi  e  soprattutto il Verbo del Gufo è stato quello di non rompere le palle al popolo,   e  di dire ai giovani che non dovevano avere paura a vivere senza timore e senza esitazione le vicende di questa pandemia;    le società sportive locali si sono ripresentate regolarmente ai nastri di partenza dei rispettivi campionati di calcio  e  di pallavolo,   e  gli sponsor stanno confermando fiducia nella ripartenza,   non fanno venire a meno i fondi  e  consentono la sopravvivenza delle società sportive in questo momento drammatico.    I lavoratori hanno lavorato alla grande,   gli artigiani e i commercianti locali sono andati avanti a svolgere i loro preziosissimi servizi,   i professionisti non hanno mai fatto venire a meno la loro consulenza tecnica,  legale  e  contabile,      c'è stata una straordinaria partecipazione popolare alle funzioni religiose  e  il sostegno agli Oratori e alle Parrocchie non è mai venuto a mancare,   i cimiteri comunali sono sempre rimasti aperti,    i mercati rionali  e  la bancarella del pesce del venerdì non sono mai venute a meno;   finora ha funzionato regolarmente sia il servizio di raccolta rifiuti che quello di apertura della piazzola ecologica,    molte persone sono riuscite a usufruire di tutti i  "bonus"  e  gli incentivi economici messi a disposizione dal Ministro dell'Economia Gualtieri nell'anno 2020  e  l'assessore alla scuola Nadia Poli è stata come al solito attiva  e  fisicamente presente sul territorio,    riuscendo a organizzare anche qualche concerto allo  "Stockholm"  prima della chiusura temporanea disposta dal D.P.C.M.  del 24 ottobre.    Sono venuti a mancare i medici di base ma per fortuna il Centro Anziani a Villa Colleoni ha sopperito parzialmente organizzando negli spazi a sua dispozione alcune prestazioni mediche a favore dei propri tesserati,     ma la differenza l'ha fatta il popolo.    Con una  "movida giovanile estiva"  eccezionale per consistenza  e  per dimensioni numeriche che in alcuni momenti ha ricordato al Gufo  (commosso da ciò che vedeva)   quella di Amsterdam  e  quella di Stoccolma,    con la  "mentalità del fare"  tipica del bergamasco  e  con una straordinaria disciplina  e  prudenza dei comportamenti sia nel mondo della scuola  che  nella popolazione di età anagrafica più anziana,    si è creato un irripetibile  "mix"  tra esuberanza giovanile  e  spirito conservativo degli anziani,   ognuno dei due mondi ha condiviso i propri spazi con l'altro mondo senza prevaricare  e  senza disturbare le esigenze dell'altro mondo,   marciando  "divisi fisicamente"  ma uniti nello spirito di comunità;    si sono verificati come in tutta Italia alcuni assembramenti di persone,   ma senza mai degenerare nelle ammucchiate lascive a cui abbiamo assistito in altri paeselli e in altre città.     Il bilancio comunale 2020 è migliorato  e  le prime stime descrivono perdite nettamente meno consistenti di quanto si poteva prevedere e immaginare,    ma il futuro è migliore di quello che si possa immaginare;    la politica stessa è riuscita a trovare un momento di riposo in cui le risse del passato sono state archiviate,   proprio perchè sia la maggioranza  che  le due liste di minoranza si sono rese conto della futilità di certe situazioni  e  hanno deciso che il bene primario era quello di non pressare il popolo  e  di non stressare la vita alle persone.      Castelli Calepio va avanti perchè in mezzo a noi non ci sono virologi da salotto televisivo,    e se qualcuno fa il gufo disfattista  e  menagramo il popolo se ne frega;   la Politica in fondo non  ha fatto altro che assecondare questo spirito libero  e  anarchico,  e andrà avanti su questa linea del  "laissez faire",    perchè ha la fortuna di avere a che fare con persone mature ed adulte che sanno benissimo come agire e regolarsi da sè in modo responsabile,   senza bisogno del suggeritore 

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