La cronaca della giornata delle cerimonie pubbliche ufficiali del 50mo anniversario della sezione A.V.I.S. di Castelli Calepio potrebbe essere fatta con una semplice cronaca che riguarda il corteo pubblico per le vie del paesello, il deposito di fiori al Monumento dei Donatori A.V.I.S. defunti, la Santa Messa, la cerimonia di premiazioni e il pranzo, magari qualcuno vuol chiedere al Gufo "che cosa hanno detto nei discorsi ufficiali?". Un discorso ufficiale, indipendentemente dalla circostanza che lo faccia il Gufo oppure il sindaco oppure il presidente di un'associazione oppure altre persone è un discorso spesso "formale", e contiene frasi di circostanza che sono spesso scontate, ovvie, ripetitive, quindi il Gufo vi risparmia tutto questo e "salta" direttamente al momento più toccante della giornata, quello di vita reale e di sostanza e non di forma, quello in cui le emozioni prendono il sopravvento su tutto il resto e si trasformano in fatti, in comportamenti umani del singolo cittadino. Il momento si verifica alle ore 12:00 quando sul palco del cinema teatro parrocchiale a Tagliuno è chiamato l'ex presidente "storico" dell'A.V.I.S. di Castelli Calepio Rosino Mongodi, 181 donazioni di sangue effettuate, militante nell'associazione (della quale è stato presidente per oltre 20 anni) fin dalle origini: salito sul palco, non è riuscito a fare il solito discorso e ha pianto, travolto dall'emozione e dalla commozione per la dolorosa scomparsa dell'ex avisino Pietro, deceduto pochi giorni prima delle premiazioni, il cui funerale (al quale ha partecipato anche Rosino Mongodi) si è celebrato proprio il giorno precedente a questa domenica di festa e di commemorazioni ufficiali. Nelle lacrime dell'ex presidente Rosino che piange in Pietro l'amico ancora prima dello storico donatore che se ne è andato via per sempre dalla vita terrena, verso il Riposo Infinito della Vita Eterna, il Gufo raccoglie tutto il significato del 50mo anniversario di un'associazione che in primo luogo e prima di ogni altra cosa unisce persone, le lega a un destino comune, e permette a chi (ancora per qualche anno) rimane sulla Terra a concludere la propria meravigliosa esistenza di volontariato di salire su un palco e di piangere ricordando, prima di qualsiasi altro successo ed evento associativo, l'amico donatore che ci ha lasciato un vuoto enorme e che insieme a diverse centinaia di altri semplici donatori ha contribuito a creare la lunga storia di 50 anni di vita dell'A.V.I.S. di Castelli Calepio
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