Il Gufo ha provato a metterli tutti insieme nello stesso gruppo, "la Grande Ammucchiata" che si oppone alle riforme costituzionali e che nel referendum di ottobre voterà "NO", e per la voglia irrefrenabile di mandare a casa il premier Matteo Renzi ci costringerà a tenerci tutti i 915 parlamentari, il bicameralismo borbonico con la doppia (e a volte tripla e quadrupla) lettura che trasforma le leggi economiche in indecorosi "mercati delle vacche" con "emendamenti infilati a sorpresa" grazie a trattative sotto banco tra partiti e singoli parlamentari, tutti i senatori a vita che se non sarà approvata definitivamente la riforma rimarranno tali fino alla loro definitiva estinzione fisica. Si oppongono al Grande Dittatore Fiorentino i seguenti partiti e personaggi: la Forza Italia mummificata guidata dal Grande Sarcofago Silvio B.; la "destra dura e pura" della Lega Nord e Fratelli d'Italia; la sinistra "dura e pura" con tutti i suoi gruppi e gruppetti; "i rottamati del Partito Democratico" (ossia quelle "vecchie cariatidi" che fanno finta di dire che voteranno "SI", ma non faranno certo campagna elettorale a favore di colui che li ha brutalmente messi in un angolino); quelli del M5S dal "Grande Guru" Beppe Grillo all'ultimo dei militanti; il vecchiume formato dai giudici costituzionali più tromboni e conservatori e da alcuni "giudici politicizzati" di Magistratura Democratica; il giornalista forcaiolo Marco Travaglio che si schiera per il "NO" esattamente come il giornalista più salottiero (emanazione diretta dei "Poteri Forti Finanziari") Ferruccio De Bortoli; il sindaco populista De Magistris con il suo linguaggio raffinato "da lord inglese", alcuni settori dell'A.N.P.I. che voteranno "NO" esattamente come "Casa Pound" e Forza Nuova; il fior fiore dei peggiori demagoghi tra i giornalisti (dallo scribacchino servitore della Grande Mummia, Alessandro Sallusti, fino al giustizialista Marco Travaglio ai "comunisti d'assalto" di certe trasmissioni da "fuoco e fiamme" in cui gli ospiti da loro aizzati hanno "la bava alla bocca" contro i politici ladroni) e infine un esercito di banchieri e di burocrati che in questo regime "paralizzato" ci sguazzano e che per evidenti ragioni desiderano che tutto possa rimanere esattamente come adesso, in quanto fino a quando è possibile "mungere la vacca statalista" loro intendono andare avanti a mungerla senza tregua.
Questa Grande Ammucchiata del "NO" se ne frega altamente di entrare nel merito della riforma e ha un solo obiettivo, palesemente dichiarato: MANDARE A CASA RENZI, e per farlo non esiteranno a tirare insieme un'ammucchiata al cui confronto l'incredibile e politicamente indecente "Carrozzone dei Politicanti Falliti" che a Roma sostiene la candidatura a sindaco di Alfio Marchini è un esempio di coerenza e di virtù. L'ignoranza costituzionale di quelli che vogliono "mandare a casa Renzi" è clamorosa e abissale (come ha già precisato il Gufo, la vittoria del "NO" al referendum ha come unica conseguenza giuridica e tecnica immediata la non approvazione della riforma e il mantenimento della situazione attuale: Renzi non è obbligato a rassegnare le dimissioni, e fino a quando non rassegnerà le dimissioni irrevocabili oppure non sarà sfiduciato con un voto parlamentare resterà formalmente in carica nella pienezza dei suoi poteri, indipendentemente dal risultato del referendum) a meno che questo fatto non lo conoscono benissimo, e allora non si chiama più "ignoranza costituzionale" ma peggio ancora si tratta di "furba demagogia per ingannare il popolo e gli elettori": e il Gufo, che è estremamente perplesso e ancora molto incerto su quello che deciderà di votare a ottobre al referendum, di fronte all'indecenza di queste tragicomiche ammucchiate, è seriamente tentato di "simpatizzare" per quel Fiorentino Parlante che si è messo in testa di cambiare l'Italia e che per questa sua folle idea (quella di ringiovanire questa nazione sclerotica e retrograda) si è tirato addosso un "Esercito di Odiatori di Regime", molti dei quali invidiosi e rancorosi, che nemmeno il Silvio B. Monarca Assoluto dei tempi d'oro si era tirato addosso contro di lui, ma visto l'esito passato - molto fallimentare - di alcune campagne forsennate e demagogiche di "allegre macchine da guerra" e di patetiche ammucchiate politiche spazzate via nelle urne da Silvio B., il Gufo consiglia caldamente ai sostenitori del "NO" di cambiare registro e argomenti e di illustrare agli elettori in modo chiaro perplessità e fatti tecnici che possano giustificare un voto negativo nei confronti di questa riforma costituzionale peraltro non entusiasmante e non memorabile
NOTA A MARGINE DELL'ARTICOLO le perplessità del Gufo le ha il giornalista più liberale del "Corriere della Sera", Angelo Panebianco (che è da anni un rigido conservatore di centro destra che nel suo stesso giornale canta e scrive spesso "fuori dal coro"), che voterà "SI" dicendo che alcuni aspetti della riforma sono positivi ed è meglio portare a casa un risultato politico parziale e migliorabile in futuro piuttosto che il "nulla assoluto". Il Gufo e anche Panebianco vorrebbero una discussione sul merito della riforma, ma ogni volta che il Gufo ascolta uno qualsiasi degli esponenti sostenitori del "NO" non ce la fa a non cadere in tentazione senza dire "votando 'NO' al referendum si manda a casa Renzi": e se si va avanti in questo modo, con la vicenda che diventa un duello rusticano tra Matteo Renzi e la Grande Ammucchiata, il Gufo scenderà immediatamente da questo tristissimo "carrozzone" e si schiererà dalla parte del rompiscatole fiorentino, per quella parte di "indole ribelle" che negli ultimi tempi spinge il Gufo a compiere scelte sorprendenti e a volte anche stravaganti
Onore al Gufo, elettore di destra, per la sua indipendenza di pensiero sull'argomento, che condivido totalmente. Ti dirò di più Gufo: se queste macchiette del NO continueranno a dire "così mandiamo a casa Renzi", rischiano veramente di portare molti voti al SÌ. Io, infatti, non sono affatto convinto che, oggi, la maggioranza degli italiani preferisca codeste macchiette al pur discutibile Renzi. Se saranno costretti a scegliere, gli elettori - magari turandosi il naso - sceglieranno Renzi piuttosto che la Grande Ammucchiata. Ocio!
RispondiEliminaIl Gufo non si turerà il naso, ma se l'alternativa politica nazionale allo spregiudicato premier sarà quella di formare ammucchiate carnevalesche prive di argomenti tecnici e di frasi che non siano il solito trito e ritrito slogan "mandiamo a casa Renzi", il Gufo dovrà limitarsi a prendere atto che l'alternativa al SI sarà il nulla assoluto in termini di pensiero e progetto politico e quindi iniziare ad accontentarsi, votando SI, di sfoltire la truppa del Senato di 215 inutili e dannosi politicanti e di porre fine al "mercato delle vacche e degli emendamenti clientelari e statalisti inseriti a tradimento da qualche manina furba e rapida" della sciagurata doppia, tripla, quadrupla lettura delle leggi che fanno "avanti e indietro" tra Camera e Senato senza la previsione di quei "tempi certi di approvazione delle leggi" che sono inseriti nel testo della riforma costituzionale che sarà oggetto del referendum
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RispondiEliminaSecondo me Renzi il referendum lo vince in carrozza: sono disposto a scommetterci un caffè. Ti dirò di più: da qui a ottobre, molte macchiette della Grande Ammucchiata faranno dietrofront, appena gli sarà chiaro che si tratta di una battaglia persa in partenza. Anche perché se verranno smentiti dagli elettori, per coerenza, dovrebbero andare a casa loro piuttosto che Renzi. Secondo te, Gufo, lo faranno? Saranno disposti ad "andare a casa" se perdono il referendum?
RispondiEliminaMi spiego meglio: se Renzi, nell'ipotesi in cui perda il referendum, deve "andare a casa", bè, allora se il referendum lo perdono loro, dovrebbero "andare a casa". O nel mio ragionamento c'è qualcosa di sbagliato?
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