Quando il Gufo era "l'ex braccio destro" dell'Imperatore degli Stati Uniti di Castelli Calepio, l'attuale sindaco Benini, due furono le solenni promesse politiche (in materia di programmi reali di amministrazione) che l'attuale sindaco fece al Gufo, riguardavano entrambe la frazione di Tagliuno, ed erano punti per lui irrinunciabili e indispensabili, riassumibili in questa semplice frase "ristrutturerò il cinema di Tagliuno e realizzerò la variantina alla S.P. 91". La prima fase della promessa (la ristrutturazione del cinema di Tagliuno) è a un passo dalla realizzazione: le trattative con la Parrocchia sono a un livello avanzato ed esiste, al punto che è stata formalizzata da una lettera letta pubblicamente in una seduta di Consiglio Comunale, l'intenzione di entrambe le parti di formalizzare l'accordo mediante cessione della piena proprietà dell'immobile del cinema dalla Parrocchia al Comune di Castelli Calepio, al prezzo che sarà stabilito da una perizia di stima redatta da un professionista e "avallata" da una valutazione catastale degli Uffici periferici dell'Agenzia delle Entrate. La seconda promessa secondo il Gufo difficilmente sarà realizzata, ma proprio questa mattina al Gufo è stata confermato il fatto (da un "cireneo dell'informazione" di solito estremamente preciso e attendibile nelle notizie) che il sindaco procede come un treno, travolgendo gli ostacoli, fregandosene dei pareri negativi e del pessimismo delle opposizioni, "dei gufi" e del Gufo: si va avanti con la redazione del progetto e con la ricerca delle fonti di finanziamento, si incontrano i proprietari dei terreni e degli immobili che dovranno "fare spazio" (dietro accordo bonario di un buon indennizzo oppure mediante esproprio) al tracciato della variantina alla S.P. 91, si fa pressione su consiglieri regionali e provinciali invitandoli a non cincischiare e a rispondere con un "SI" oppure con un "NO" alle richieste di collaborazione, precisando che in caso di "NO" il Comune procederà da solo recuperando in altro modo la somma necessaria per finanziare l'opera (e gli strumenti finanziari concreti non mancano, il Gufo ne elenca alcuni, alternativi tra di loro: vendita a prezzo di mercato della Reggia di Villa Clorinda visto che il Municipio con i suoi uffici sarà spostato nell'attuale edificio della scuola media di Tagliuno in Piazza Vittorio Veneto; possibilità di stipula di un contratto di leasing finanziario oppure di accensione di un mutuo bancario; una improvvisa svolta di qualche Ente Pubblico che concede un finanziamento anche parziale dell'opera; un improvviso ma non impossibile "sblocco" della vicenda politica e amministrativa attualmente morta e sepolta del centro commerciale nell'area ex Fonderie Quintano, tenuto conto che una sentenza del Consiglio di Stato consentirà a chiunque acquista il terreno dall'attuale operatore e presenta domanda di licenza commerciale la potrà ottenere a condizione che realizzi il nuovo centro commerciale utilizzando il progetto che fu approvato in Regione Lombardia su iniziativa della ex Giunta Lega Nord di Clementina Belotti sindaco e a condizione che porti definitivamente a conclusione le operazioni di bonifica dell'area ex Fonderie di Quintano; un "colpo di scena" di qualche ricco e al momento odierno inaspettato S.U.A.P. che può fornire clamorose entrate finanziarie da oneri di urbanizzazione).
Il Gufo si chiede: è giusto "seppellire definitivamente il progetto della variantina alla S.P. 91??". Dal punto di vista delle probabilità concrete e reali di realizzazione dell'opera, se si tiene in considerazione la situazione economica generale di crisi attuale che dura ormai da diversi anni e che minaccia di prolungarsi per altri anni, dal punto di vista tecnico e contabile, dal punto di vista politico probabilmente è giusto dire ai cittadini "la variantina è un impossibile sogno nel cassetto, destinato a essere di fatto irrealizzabile per altri lunghi anni" ma questo non può più dirlo al sindaco questo vecchio Gufo della sua straordinaria stagione di Vita della "primavera di guarigione dalla depressione" nella quale, pur non vedendo incrementare le proprie risorse economiche e la propria disponibilità di tempo reale, ha investito una somma e diverse giornate di tempo nei meravigliosi viaggi in pullman in Europa che hanno trasformato (in meglio) la qualità della sua vita. Se davvero ci crede, il sindaco deve fare esattamente come il Gufo: andare avanti come un treno incurante e quasi incosciente dei problemi e dei dubbi che avvolgono (come una fitta "nebbiolina grigia") questa vicenda della variantina alla S.P. 91, sperando che a sorpresa (come è accaduto a questo vecchio Gufo, in uno spazio temporale limitato di tre anni) l'impossibile possa diventare realtà. Il Gufo pertanto da oggi "cambia approccio" e pur continuando a manifestare perplessità e seri dubbi sulla realizzazione della "cattedrale nel deserto" si pone in approccio prudente e lascia aperta una piccola porta, che nel caso della svolta nella vita personale del Gufo si è clamorosamente aperta, alla possibilità che "la madre di tutte le strade" possa incredibilmente vedere la luce prima della fine di questa legislatura comunale
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