martedì 17 maggio 2016

IL SUGGERIMENTO DEL GUFO A CLEMENTINA: L'EMISSIONE DI "BUONI ORDINARI COMUNALI" PER FINANZIARE IL PALAZZETTO DELLO SPORT

Il Palazzetto dello Sport di Castelli Calepio versa in cattive acque,   "messo in un angolino"  per fare spazio alle altre opere pubbliche  e  soprattutto sovrastato dall'inseguimento al sogno impossibile della variantina alla S.P. 91,  ma il Gufo avrebbe la soluzione magica per la  "quadratura del cerchio":   dirottare i proventi straordinari  (oneri da urbanizzazione e standard da qualità)  dei due S.U.A.P.  Guarniflon s.p.a.  e  Viemme Porte s.r.l.  (che hanno da pochi giorni ricevuto il  "via libera"  dalla Giunta Comunale)  a finanziamento dell'acquisto e della ristrutturazione del cinema di Tagliuno,  tenuto presente che dal prezzo da versare alla Parrocchia di Tagliuno sarà detratto il corrispettivo che la Parrocchia deve ancora versare al Comune per l'acquisto del bocciodromo approvato dalla ex Giunta del  "Patto per Castelli Calepio",   e lanciare un'emissione straordinaria  (del tutto inedita per il nostro paesello)  di Buoni Ordinari Comunali,  quelli con durata minima di cinque anni e tasso di interesse di un punto più alto ai Buoni del Tesoro statali di pari durata,   pagamento delle cedole di interesse con scadenze semestrali,   emissione e rimborso  "alla pari",   e che  -  per legge  -  devono essere emessi solo per finanziare la realizzazione di un'opera pubblica,  in questo caso il Palazzetto dello Sport.   I privati possono finanziare l'opera senza assumersi l'onere di essere proprietari del Palazzetto e riscuotendo una piccola cedola di interesse semestrale,  limitandosi a sottoscrivere i Buoni emessi dal Comune con i quali è finanziata l'opera:  poi,  una volta realizzata completamente l'opera,  il Comune potrà aprire una trattativa negoziale con i privati sottoscrittori dei Buoni,  chiedendo loro se vogliono la restituzione del capitale oppure se vogliono  "rinunciare alla restituzione"  (lasciando il capitale finanziario nelle casse comunali)  acquistando con stipula di regolare atto notarile la proprietà dell'immobile,  che provvederanno poi ad affittare al Comune  (mediante stipula contestuale all'atto notarile di una precisa e dettagliata convenzione tra le parti)  il Palazzetto dello Sport.    

L'emissione dei Buoni Ordinari Comunali permette di studiare una ulteriore interessante variante alla semplice sottoscrizione del buono,  incasso delle cedole di interesse e rimborso alla scadenza.   I Buoni Ordinari Comunali possono infatti prevedere la formula della  "convertibilità in azioni":   in pratica,  il Comune alla scadenza anzichè rimborsare il capitale al sottoscrittore,  gli vende delle azioni e delle quote strategiche detenute dal Comune stesso in altri Enti  (è il caso,  ad esempio,  delle azioni del Comune in Servizi Comunali:  il Comune può decidere di rimanere azionista della società municipalizzata,  ma riducendo la propria quota di partecipazione strategica,  destinando alcune di queste azioni al meccanismo della  "convertibilità"  e mettendole sul mercato con la formula del  "Buono Comunale Convertibile"  che prevede,  alla scadenza finale,  la facoltà per il Comune di rimborsare ai sottoscrittori totalmente oppure parzialmente il capitale mediante cessione di azioni e quote strategiche detenute dal Comune in altri Enti e società municipalizzate).    Quella del  "Buono Ordinario Comunale convertibile"  è una privatizzazione di fatto:  si dismettono dalla mano pubblica a sottoscrittori che possono anche essere privati azioni e quote di capitale e in cambio si finanzia la realizzazione di un'opera pubblica.   

Infine,  l'emissione del Buono Ordinario Comunale,  che deve essere accompagnata da un regolamento tecnico che detta le norme di collocamento,  può definire e descrivere anche il tipo di sottoscrittore che il Comune  "sceglie"  per il collocamento della maggior parte del proprio debito:  nulla vieta,  ad esempio,  la costituzione di una  "Fondazione Sport e Spettacolo"  che come primo atto sottoscrive i Buoni Comunali e quindi  "finanzia di fatto"  la realizzazione del Palazzetto dello Sport,   e nulla vieta  (anzi,  è caldamente auspicabile procedere in questa direzione)  che la maggior parte del debito possa essere sottoscritta da  "investitori istituzionali"  come Enti Pubblici e Pubbliche Amministrazioni in generale,   istituti di credito  (soprattutto le piccole banche di credito cooperativo legate al territorio di Castelli Calepio),   Federazioni Sportive della Pallavolo e del Basket,   società sportive prestigiose che agiscono nella Provincia bergamasca:  in questo caso,  il Comune potrebbe avere la garanzia ulteriore che i sottoscrittori,  proprio per il loro profilo istituzionale,  sono soggetti solvibili e credibili.   Il Gufo questa sera è  "fertile"  di idee contabili e tecniche strampalate,   ma è chiaro che se questa soluzione proposta dal Gufo non sarà gettata nella fornace come  "idea strana e irricevibile",  è meglio una discussione ampia che coinvolga innanzitutto i funzionari dell'Ufficio Ragioneria e il Segretario Comunale  (che devono fare una prima verifica di carattere tecnico,  contabile e legislativo sulla fattibilità concreta di questo tipo di forma di finanziamento)   e  poi possa essere discussa anche con i consiglieri comunali di minoranza,  in modo che questa idea finanziaria non sia  "l'idea del vecchio Gufo",   ma possa essere la soluzione condivisa che l'intero Consiglio Comunale,  a partire dalla maggioranza,  ha trovato per superare le attuali fatiscenti e decrepite palestre delle scuole di Tagliuno e di Cividino e per completare il centro sportivo di via Ferrucci con un Palazzetto dello Sport funzionale,  comodo  e  moderno    

5 commenti:

  1. Orpo Gufo, voli alto. Non sono in grado, all'impronta, di esprimere un parere, anzi, sono pure un po'confuso. Certo è che hai lanciato un bel sasso nello stagno, anzi, nella fontana di Cividino.

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    1. Lo strumento di legge esiste, fino a oggi è poco utilizzato (per evidenti ragioni, visto che nel 2012 e 2013 i tassi di interesse erano molto alti), e come tutti gli strumenti deve essere esaminato a fondo innanzitutto dall'assessore al Bilancio e dai funzionari comunali che si occupano di questioni contabili, finanziarie e legali. Poi se l'analisi fosse condotta coinvolgendo anche un paio di esponenti dell'opposizione per raccogliere eventuali suggerimenti (ad esempio contattando l'esperto in materie contabili e di bilancio di "Castelli Calepio Cambia" e quello del "Patto per Castelli Calepio") si potrebbe addirittura arrivare a una soluzione largamente condivisa che può andare avanti anche nell'ipotesi che a fine legislatura e con nuove elezioni cambierà la maggioranza politica che governa Castelli Calepio

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  2. Orpo Gufo, voli alto. Non sono in grado, all'impronta, di esprimere un parere, anzi, sono pure un po'confuso. Certo è che hai lanciato un bel sasso nello stagno, anzi, nella fontana di Cividino.

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  3. Certo che gli Istituti di Credito potrebbero essere interessati alla sottoscrizione dei BOC. E' auspicabile che i sottoscrittori siano Istituzionali o meglio ancora gli eventuali utilizzatori del Palazzetto ( qualche rinomata società di Pallavolo o Atletica o Basket a livello nazionale? ).
    Un altro strumento utilizzabile potrebbe essere il PROJECT FINANCING ovvero il finanziamento dell'opera da parte di un privato che ne ottiene la concessione in media per la durata di un leasing immobiliare, in convenzione con l'amministrazione per l'utilizzo pubblico.
    Entrambe le soluzioni (BOC e PROJECT )devono essere approfondite in via prioritaria sotto l'aspetto tecnico-contabile, ma anche sotto l'aspetto politico.
    Potremmo pensare ancora più in grande pensando al PROJECT FINANCING per realizzare la variante alla SP 91
    Molta carne al fuoco, troppa.....urge Gruppo lavoro bilancio !!

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    1. L'ultimo esempio lombardo di "Project Financing" (la nuova autostrada Bre.be.mi.) non è stato esaltante: poco trafficata, non ha garantito al privato quel ritorno economico che si aspettava. Un Palazzetto dello Sport è teoricamente più redditizio perchè si presta non solo a eventi sportivi, ma anche ad altri eventi che garantiscono alta presenza di pubblico e ottimi incassi (ad esempio concerti musicali). La creazione della "Fondazione Sport" è un'altra possibile soluzione: la Banca di Credito Cooperativo del Basso Sebino ha creato una propria Fondazione (della quale per ora la Banca è socio unico, ma nulla vieta che in futuro potrebbe aprirsi ad altri soci istituzionali) che si occuperà in via esclusiva del capitolo "beneficienza verso il territorio", visto che le norme in materia di solidità patrimoniale e di bilancio sono diventate rigide e piene di vincoli. La domanda decisiva è sempre quella su cui "cade il paesello": esiste solo la buona volontà di Clementina (e qualche suggerimento tecnico e contabile del Gufo) che fanno "i cirenei" ma da soli non vanno lontani nemmeno di un centimetro, oppure questi post serviranno finalmente a SVEGLIARE gli imprenditori di successo di Castelli Calepio e i partiti politici di Castelli Calepio (Lega Nord, Partito Democratico e Forza Italia) e a prendere l'iniziativa politica ed economica "mettendo in campo" mezzi più potenti di un piccolo blog locale? La seconda domanda (decisiva) è questa: ma qui a Castelli Calepio esiste il M5S, qualcuno di loro (in teoria molti sono oppure dovrebbero essere giovani, laureati, competenti) ha qualcosa di serio da dire e da proporre, oltre che le solite "menate" sui politici ladri e corrotti?

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