lunedì 9 maggio 2016

LA PROVOCAZIONE DEL GUFO: SE NON SIAMO CAPACI DI RIMANERE INSIEME SEPARIAMOCI CHE E' MEGLIO PER TUTTI

Con la legislatura Benini si realizzerà,  finalmente,  la divisione in due completa del paesello:  il progetto di due mini poli scolastici  (uno a Tagliuno,  uno a Cividino)  certificheranno di fatto la rinuncia a costruire un polo scolastico unificato per tutto il territorio comunale,   e già in questa legislatura si è verificata la sciagurata vicenda dei due centri anziani  (a quello già esistente e funzionante a Cividino si è aggiunto quello di Villa Colleoni a Tagliuno,  ed è ancora esistente l'ex centro anziani di Tagliuno in Villa Clorinda,  anche se non più utilizzato).   Prima di Benini avevamo già  "moltiplicato i pani e i pesci":  due A.V.I.S.  Comunali  (quella di Cividino e quella di Castelli Calepio,  che in due anni diversi hanno celebrato il loro 50mo anniversario:  è un record anche questo,  quello dell'unico Comune della Provincia bergamasca che celebra due volte il 50mo anniversario di due diverse sezioni A.V.I.S.  aventi la sede nel medesimo Comune),  tre Oratori che hanno tentato a turno di  "battere cassa"  per il contributo per la loro ristrutturazione,   e poi tre Gruppi Alpini  (questa è una vera e propria farsa,  ma è inutile farlo notare alle persone  "geniali"  che hanno avuto questa non esaltante idea),   quindi quattro associazioni sportive che si occupano di calcio  (Valcalepio Calcio,  Castellese,  Dilettanti True Passion e Polisportiva Cividino Quintano,   fino a tre anni fa ne avevamo cinque perchè per tre anni esisteva anche la società  Calepio F.C.  che dopo tre anni di stenti e di pessimi campionati negli ultimi posti della classifica si è estinta,  e dobbiamo ringraziare i Dilettanti True Passion che hanno unificato le squadre di  "calcio a 11"  e  "di calcio a 7"  altrimenti avremmo un'associazione in più di quelle esistenti)  che si scannano continuamente per gli orari di partite e allenamenti in un campo in sintetico che a causa del sovraffollamento si sta consumando e usurando rapidamente.     Non abbiamo due associazioni A.I.D.O.  per il semplice fatto che a Tagliuno non è stato raggiunto il numero legale minimo di componenti del consiglio direttivo per costituire l'associazione autonoma:  ma questo non ha impedito all'A.I.D.O.  di Cividino di continuare a chiamarsi  "A.I.D.O.  di Cividino",   sciogliersi e fondersi con i donatori di organi di Tagliuno e chiamarsi formalmente  "A.I.D.O.  di Castelli Calepio"  probabilmente per qualcuno è un  "delitto di lesa maestà".   Infine,  come coronamento formale di questa divisione,  abbiamo due prefissi telefonici:  il prefisso  "030"  per i telefoni fissi di Cividino e Quintano,  il prefisso  "035"  per i telefoni fissi di Tagliuno e Calepio.    Non mancano poi i due uffici postali,  i tre cimiteri comunali  (quello di Tagliuno,  quello di Cividino e quello di Calepio),   le tre Chiese  (quella di Tagliuno,  quella di Cividino e quella di Calepio)  e le tre feste patronali.    In compenso non abbiamo nemmeno un cinema  (se i residenti di questo paesello di oltre 10.000 abitanti vogliono assistere a un film di qualità oppure a un evento veramente serio in un ambiente decente,  devono emigrare a Grumello del Monte oppure a Capriolo oppure a Sarnico,  ma anche il paesello di Chiuduno nel suo piccolo ha un cinema!!!)  e  adesso che  "come una manna dal cielo"  questa amministrazione comunale vuole ristrutturare il cinema di Tagliuno e trasformarlo anche in teatro e auditorium comunale,  si registrano opposizioni e proteste.     E'  tutto un pranzo,  una cena sociale,  una mangiata unica,   una continua celebrazione di futili e ripetitive cerimonie  (alla terza cerimonia in un anno,  anche l'amministratore pubblico più paziente sbadiglia clamorosamente e si annoia),   e il risultato di tutto questo è quello che produce da anni Castelli Calepio in materia di Arte,  Cultura,  Scuola,  Storia,  dibattiti e serate pubbliche a livello politico,   viaggi organizzati dal Comune nelle capitali europee  (a livelli medio alti,  perchè qualche evento di livello medio basso sarebbe in grado di organizzarlo anche il paesello più piccolo con meno di 1.000 abitanti)  è  un risultato vicino allo  ZERO ASSOLUTO.        

E'  evidente che non è colpa di Benini e di questa Giunta se la situazione precipita continuamente nel segno della divisione,  del marasma e dell'inefficienza totale provocata dal fatto che i nostri amministratori comunali sono costretti a occuparsi dello stesso problema non  "una volta per l'intero Comune",   ma due volte per la lotta intestina tra le fazioni / frazioni:   questo significa tempo inutilmente sprecato,  duplicazioni di costi,  duplicazioni di associazioni  (e quindi di presidenti,  di consigli direttivi,  di dirigenti spesso  "protagonisti"  che hanno una visuale limitata alla propria frazione e se ne fregano completamente dell'insieme)  e  un esercito di persone dalla mentalità assistenzialista e statalista che vanno all'assalto del Comune con continue richieste sempre più simili a pretese esagerate.    Il Gufo annuncia ufficialmente che si è rotto le scatole di questa manfrina e lancia una vera e propria  "provocazione"  dal suo blog:  se non siamo capaci di rimanere insieme,  dobbiamo avere il coraggio dell'impopolarità e organizzare un  "mini referendum consultivo"  aperto a tutti i residenti di Castelli Calepio per chiedere alla popolazione se preferisce continuare a fare parte di un unico Comune  (che si chiama Castelli Calepio),   ma assumendoci in quel caso e da quel momento la responsabilità piena della scelta di rimanere uniti che significa concretamente che se un'opera pubblica oppure un investimento oppure una spesa sociale e culturale è necessaria e urgente in una delle due frazioni gli esponenti dell'altra frazione non devono rompere le palle con inutili campanilismi e sterili proteste e polemiche,   oppure se la popolazione preferisce che i politici di Castelli Calepio possano avviare la procedura e i passi formali per costituire due diversi Comuni  (quello di Cividino  -  Quintano  e  quello di Tagliuno - Calepio)   e poi ognuno per la sua strada,  con la possibilità concreta,  nel caso di divisione e di  "secessione padana"  tra le due frazioni / fazioni,  che nessuno dei due nuovi Comuni potrà più incolpare l'altro delle proprie inefficienze e delle proprie miserie a livello amministrativo e organizzativo,  e molti dei venditori di fumo e di promesse che siedono da anni sulle poltrone pubbliche raccogliendo consensi elettorali solo in una delle frazioni  (mentre nelle altre tre frazioni nessuno li conosce e non raccolgono nemmeno lo straccio di una preferenza che non sia quella  "pilotata"  da qualche maneggione del suo partito politico di appartenenza)  potranno finalmente mostrare al popolo,  senza più accampare scuse,  se erano veramente interessati al proprio paesello oppure se  "soffiavano sul fuoco del campanilismo e delle divisioni tra le diverse frazioni"  solo per curare il proprio orticello di preferenze personali e continuare a occupare la propria poltroncina per ragioni di semplice vanità e visibilità pubblica   

3 commenti:

  1. Non sarà colpa di Benini, ma l'idea di puntare su due poli scolastici, anziché su uno baricentrico, acuisce la divisione. Questa scelta sancirà l'impossibilità di "unificare" le giovani generazioni, a partire dalla scuola e dalla cultura. Una grande occasione sprecata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benini con la decisione dei due poli scolastici firma la resa della Giunta e della maggioranza nei confronti dei troppo numerosi cittadini "secessionisti" e campanilisti che non sono niente altro che tromboni pieni di pretese assurde che fanno rimpiangere i politici. Il Gufo ti illumina con un piccolo (ma significativo) esempio. Da diversi anni va in scena al centro sportivo comunale il "Trofeo Lino Modina" e da diversi anni, incuranti del fatto che esiste già un calendario ufficiale dei campionati che stabilisce con largo anticipo le date degli eventuali play off e play out, gli organizzatori se ne fregano e stabiliscono che il Torneo deve iniziare a campionato in corso. Se una delle squadre finisce ai play out oppure ai play off secondo loro deve sloggiare: è capitato in passato una volta alla Valcalepio Calcio e una volta alla Castellese che hanno dovuto cercare un altro campo (a pagamento) fuori da Castelli Calepio per giocare la partita decisiva della loro stagione. Quest'anno la Giunta finalmente ha detto NO: nessuno deve sloggiare, e le due manifestazioni si sovrappongono creando discussioni e polemiche. Gli organizzatori non ammetteranno mai che da anni commettono un errore e potrebbero spostare il Torneo di una settimana: loro sono "di Cividino" e non possono ammettere, di fronte a quelli "di Tagliuno" che da anni stanno sbagliando. Campanilismi nel calcio e divisioni su tutto: associazioni, Oratori, cittadini delle diverse frazioni con i loro orticelli personali e le loro quattro mura. In un contesto del genere, come si può pretendere che un politico a caccia di consensi come Benini possa sfidare l'impopolarità e realizzare un unico polo scolastico la cui ubicazione geografica sarà per forza più vicina a una delle frazioni e scontenterà i cittadini delle altre frazioni??

      Elimina
  2. Non sarà colpa di Benini, ma l'idea di puntare su due poli scolastici, anziché su uno baricentrico, acuisce la divisione. Questa scelta sancirà l'impossibilità di "unificare" le giovani generazioni, a partire dalla scuola e dalla cultura. Una grande occasione sprecata.

    RispondiElimina