L'analisi tecnica sugli errori che hanno condotto la Castellese alla retrocessione in "Seconda Categoria" e il Valcalepio Calcio a una striminzita e risicata salvezza all'ultima giornata di campionato è già stata compiuta dal Gufo, nei suoi post domenicali dedicati alle vicende delle due principali squadre di calcio del paesello, ma adesso è il momento dell'ammissione impopolare di un fatto reale: il paesello, nel settore "CALCIO", nonostante dispone di ben quattro associazioni sportive attive sul territorio (Polisportiva Cividino Quintano, Valcalepio Calcio, Castellese e Dilettanti True Passion) ha toccato il punto più basso (come risultati conquistati sul campo, molto deludenti, e come qualità del gioco espresso dalle squadre, che quest'anno è stata spesso molto modesta) della sua recente storia calcistica. Se si vuole ripartire, si deve partire da qui, da una impietosa e impopolare "ammissione di colpa" fatta dal mondo del calcio che deve dire: abbiamo toccato il fondo e adesso dobbiamo organizzare la risalita verso quei livelli che solo pochi anni fa il paesello poteva godere (quando, negli anni 2011 e 2012, il Valcalepio Calcio giocava nel campionato di "Eccellenza" reduce da alcuni ottimi campionati di tranquilla metà classifica, la Castellese giocava nei campionati di "Prima Categoria" sfiorando la clamorosa qualificazione ai play off promozione, i Dilettanti True Passion finivano regolarmente nelle prime tre posizioni di classifica del loro girone i campionati del C.S.I. di Bergamo offrendo una discreta qualità di gioco). Il peggioramento e il declino degli ultimi cinque anni è vistoso, è evidente, non può essere negato oppure giustificato con parole di consolazione come "sfortuna" oppure "arbitraggi sfavorevoli": le cause del declino vanno analizzate a fondo e si deve anche prendere in considerazione l'impopolare (ma forse reale) spiegazione del Gufo, ossia che in una situazione di prolungata crisi economica generale (che travolge l'economia reale e per forza di cose travolge anche le squadre di calcio) il paesello non può più permettersi tre diverse "prime squadre" in tre modesti campionati di F.I.G.C. (alle quali si devono aggiungere le squadre di calcio degli Oratori delle tre frazioni, le squadre di calcio dei Dilettanti C.S.I., la squadra di calcio a 7 della frazione di Calepio), la divisione in troppe squadre produce minori possibilità economiche per le squadre, produce dispersione delle forze dei dirigenti e dei giocatori in troppe squadre, produce una minore qualità degli organici delle singole squadre e infine produce intasamenti dei campi di calcio di via Ferrucci, con l'assessore di turno che deve sprecare troppe energie in "equilibrismi" per soddisfare le richieste di tutti.
IL GUFO DICE "BASTA" e inizia chiedendo all'assessore allo Sport (ma qui sfonda una porta aperta): adesso "basta" fare "'l'assessore del calcio", è il momento di tornare a fare "l'assessore allo Sport e al Tempo Libero". Non esiste solo il calcio nella vita e nello sport, esistono anche altri sport (l'atletica leggera, la pallavolo, il basket, il tamburello) su cui puntare con pari dignità rispetto al calcio. Il mondo del calcio, in termini di investimenti (si pensi ai soldi spesi per dotare Castelli Calepio di un centro sportivo nettamente superiore per dimensioni e qualità rispetto ai vari centri sportivi Carobbio degli Angeli oppure di Ponte Nossa, solo per citare due squadre che hanno preceduto la Castellese in classifica nel campionato di "Prima Categoria") ha ricevuto moltissimo: adesso è il momento di DARE. Il mondo del calcio deve DARE in termini di risultati sportivi migliori, di tentativi di unioni e non di frazionamenti e ulteriori divisioni; il mondo del calcio deve tornare a offrire spettacoli migliori delle tristissime partite dei campionati 2015 / 2016 in modo da riportare i tifosi sugli spalti a seguire numerosi le partite delle squadre del paesello; il mondo del calcio deve accontentarsi delle poche risorse disponibili per puntare tutto sulla passione dei giocatori, che malgrado i pessimi risultati non è mai mancata nemmeno in questa pessima stagione. L'assessore, secondo l'opinione del Gufo, per almeno due anni, dovrebbe "abbandonare al suo destino" il mondo del calcio (seguendolo a distanza di sicurezza, pronta a intervenire in caso di necessità reali e di concreti segnali di svolta e di miglioramento) e puntare sul lancio di altre discipline sportive e di altre forme creative di Tempo Libero e di Cultura, spezzando il monopolio del calcio e "mettendolo in concorrenza" con gli altri sport per meritarsi un posto al sole non in base a "diritti divini" ma solamente in base alla valutazione concreta dei risultati e della qualità dello spettacolo offerto, esattamente come avviene nella vita di tutti i giorni nella politica, nel mondo del lavoro, nel mondo delle associazioni e delle banche. Il mondo del calcio del paesello si rialzerà da solo, dignitosamente e senza assistenzialismi, solo se sarà messo nelle condizioni di doversi rialzare da solo: e a quel punto, le eventuali vittorie future e il ritorno ai risultati, allo spettacolo di gioco, al riempimento delle tribune di tifosi esultanti sarà ancora più bello ed entusiasmante per i dirigenti e i giocatori che riusciranno a raggiungere questi traguardi con le loro sole forze. L'assessore accoglierà questa richiesta perchè lo sta già facendo, dedicando molto tempo e risorse finanziarie ad altri sport e non solo al calcio: e in questo modo apparentemente impopolare (in cui un assessore non corre dietro a qualsiasi richiesta, importante oppure futile, di qualsiasi calciatore e dirigente sportivo) salverà da morte lenta e agonizzante le squadre di calcio del paesello
Concordo Guido... "CALCIO MA NON SOLO" è il progetto che l'Amministrazione ha presentato in bilancio.
RispondiEliminaOgni sport deve avere pari opportunità e dignità.
Certo che manca il tanto desiderato Palazzetto dello Sport....dai tu che sei portatore di idee ( a volte strampalate)spesso efficaci e che sei un ottimo contabile ( visto le pulci che fai sempre al bilancio)...consigli per finanziare l'opera ?
Un'idea ce l'avrei....e tu?