Questo è il post più veloce e breve della storia del blog del Gufo, in quanto esprime in poche righe la drammatica realtà della nazione Italia (e del paesello degli Stati Uniti di Castelli Calepio). Alcuni lettori dicono al Gufo che quando in un paio di post ha parlato di telelavoro, trasporti ecologici, nuove modalità di organizzare il lavoro sfruttando al massimo il progresso tecnologico e informatico, la possibile "rottamazione" della società manifatturiera (ormai condannata alla sconfitta certa nella grande battaglia globale e nella competizione internazionale sempre più aggressiva contro le economie "rampanti" delle nazioni emergenti) per puntare sui prodotti di qualità, sui prodotti di alta tecnologia, sui servizi alla persona e sulla totale valorizzazione dei settori Scuola, Cultura e Patrimonio Storico e Artistico (gli unici settori dove la nazione e il paesello hanno ancora, se lo vogliono, le risorse umane e naturali per vincere nella competizione internazionale) il Gufo "è avanzato" rispetto alla realtà che lo circonda, ma il problema vero e drammatico dell'Italia e del paesello non è quello del Gufo "con idee avanzate". Il problema vero e drammatico è che la classe dirigente della nazione (e anche alcuni vecchi decrepiti esponenti della politica locale) sono addirittura più retrogradi del vecchio Gufo tecnologicamente decrepito e rigido / conservatore in alcune idee antiche, il quale Gufo ci ha messo quasi 20 anni prima di iniziare la sua straordinaria avventura di scrittore e di viaggiatore; e chi è più retrogrado del vecchio Gufo, si ritroverà molto presto fuori dalla realtà e fuori dal mondo, lontano anni luce da quella meravigliosa sfida che è la progettazione del futuro insieme alle "nuove generazioni"
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