martedì 31 maggio 2016

LE REAZIONI DELLE OPPOSIZIONI: MASSIMILIANO "LA LEGISLATURA FINIRA' PRIMA DELLA SUA SCADENZA NATURALE", FLAVIO "LA MAGGIORANZA NEGAVA LA CRISI QUANDO ERA ALL'OPPOSIZIONE"

Come dovrebbe fare qualunque informatore libero e indipendente,  il Gufo deve dare conto delle reazioni delle opposizioni alla notizia delle dimissioni di Clementina che rinuncia alla carica di assessore ma rimane in carica come consigliere comunale,  dimissioni protocollate ufficialmente lunedì 30 maggio.     Le opposizioni concordano su un punto:  è un fatto politico,  non personale;  le conseguenze di questo fatto sono conseguenze politiche.   Nessuno di loro  (come del resto nemmeno il Gufo)  vuole minimizzare con spiegazioni della serie  "tarallucci e vino,  è sufficiente nominare un altro assessore allo Sport e confermare la delega al Bilancio a Clementina e si va avanti":   sono spiegazioni inconsistenti e troppo facili per esaminare una situazione politicamente complessa e complicata.

MASSIMILIANO CHIARI  sulla propria pagina Facebook sceglie la versione  "pessimista"  e conclude il suo discorso dicendo  "personalmente ritengo che questa legislatura non arriverà alla sua scadenza naturale:   è già il secondo assessore nel giro di tre mesi che si dimette  (anche se per ragioni diverse)  e questa volta le dimissioni dell'assessore al Bilancio sono molto,  molto pesanti".   Massimiliano punta il suo ragionamento su due fatti:  Clementina  "è stanca di stare in un contesto specifico  (la Giunta)  dove da tempo si respira un'aria insopportabile"  infatti non si dimette da consigliere comunale,  non esce dalla maggioranza e dal suo partito,  dichiara di essere disponibile a mantenere la delega importantissima al Bilancio  (e il sindaco ha già dichiarato che quella delega sarà confermata a Clementina verso la quale non è venuta a mancare la sua fiducia);   ne consegue per deduzione logica che Clementina  "è fuggita dalla Giunta e dall'indennità di 1.300,00 euro lordi,  ormai diventata un peso insopportabile".   Il secondo punto evidenziato da Massimiliano sono le continue litigate tra Giunta Comunale e Fondazione Calepio:  Massimiliano addirittura non esclude che queste litigate hanno fatto precipitare la situazione,  affrettando una decisione che era già nell'aria da tempo.    Niente speranze da Massimiliano:  secondo lui  "la festa è finita"  e la legislatura collasserà anticipatamente rispetto alla scadenza naturale a causa dei continui contrasti personali e politici tra esponenti della Lega Nord e di Forza Italia

FLAVIO BIZZONI  in una telefonata al Gufo propone un'analisi diversa ma molto interessante.   Innanzitutto Flavio premette che oggi si dovrebbe solo ringraziare chi assume sulle proprie spalle il gravoso compito di amministrare un Comune:  le responsabilità e gli oneri sono diventati pesantissimi  e  ricorda che la sua Giunta  (che spesso è stata accusata di inerzia,  di mancanza di iniziative e di passività),  dal 2009 al 2014,  in un contesto di crisi economica e finanziaria pesantissima e di tagli fortissimi dei trasferimenti statali agli Enti Locali,  ha già fatto miracoli a  "tappare le falle".   L'accusa che muove Flavio all'attuale maggioranza nasce proprio da questo ragionamento:  secondo lui l'attuale maggioranza governa con idee  "vecchie"  ormai fuori dalla realtà,   e ha negato e minimizzato gli effetti della crisi economica quando era all'opposizione  (negli anni dal 2009 al 2014);   il Gufo stesso,  che assisteva in prima persona ai Consigli Comunali degli anni dal 2009 fino al 2014,  è stato testimone di clamorose prese di posizione di Benini che accusava Flavio di essere troppo pessimista e disfattista e negava la crisi economica in pieno svolgimento.   Flavio aggiunge che ormai a livello comunale le strutture dei partiti sono inesistenti,  in rapido declino:  e il Gufo invita a non minimizzare queste parole e a prestare attenzione all'evoluzione dello scenario politico nazionale dove è ormai facile prevedere che Forza Italia,  complice l'ormai irreversibile declino personale e politico del proprio leader nazionale Silvio Berlusconi,  è in decadenza e questo potrebbe avere conseguenze anche a livello locale,   e dove sia il Gufo che Flavio purtroppo concordano sul fatto che la crisi economica è in pieno svolgimento  (e quindi i tagli dei trasferimenti agli Enti Locali purtroppo potrebbero non essere finiti),  la soluzione della crisi è ancora lontana e ci aspettano anni di dura amministrazione quotidiana,  di massima attenzione a salvare i servizi essenziali e primari alla persona,   più che di annunci trionfali e fanfaronate in libertà       

CLEMENTINA BELOTTI  è stanca,  20 anni di politica e di amministrazione lasciano il segno,  e ha fatto quello che pochi sono in grado di fare:  scegliere il momento giusto per uscire di scena con dignità e con ottimi risultati amministrativi,   lasciando la libertà ai suoi compagni di partito e ai suoi alleati di crescere e maturare e di dare finalmente inizio alla stagione del rinnovamento di persone e di idee nella destra di Castelli Calepio.   L'atto di generosità politica e personale di Clementina richiede una risposta coraggiosa:  il Gufo chiede quindi di lasciare perdere le tardive e inutili  "lacrime di coccodrillo"  e di dare inizio,  a partire da oggi,  al rinnovamento politico della destra,   altrimenti il finale della storia  (e della legislatura comunale)  sarà quello descritto dallo scenario  "pessimista"  di Massimiliano Chiari 

2 commenti:

  1. Il mio, caro Gufo, non è uno scenario "pessimistico", ma realistico. Qui non si tratta di "gufare", ma di prendere atto di una situazione, interna alla maggioranza, esplosiva. Chi minimizza o non capisce, oppure cela la verità nel disperato tentativo di salvare capra e cavoli.

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    1. Il Gufo infatti non ha minimizzato e giudica assolutamente ridicolo liquidare la vicenda delle dimissioni di Clementina come "un singolo caso individuale dovuto a ragioni personali che non ha conseguenze politiche perchè Clementina mantiene la delega al Bilancio". Infatti il Gufo "per salvare capra e cavoli" suggerisce un rimedio drastico come l'intero azzeramento della Giunta attuale con nomine di nuovi assessori e la totale redistribuzione delle deleghe tra i consiglieri di maggioranza. Senza il rimedio drastico richiesto dal Gufo, probabilmente tra qualche mese saremo di nuovo qui a discutere di un altro "caso personale" e di altre vicende politiche non entusiasmanti

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