domenica 19 giugno 2016

IL GUFO SVENTA IL "GOLPE COMUNISTA" DI MASSIMILIANO E RESISTE NEL SUO "PICCOLO MONDO DECREPITO": PER ORA NIENTE SBARCO SU FACEBOOK

"Castelli Calepio Cambia"  ha fatto il botto:  nel week end molti cittadini di Tagliuno  (quasi tutti di giovane età)  hanno fermato il Gufo chiedendo notizie più dettagliate sulla questione del divieto di svolta verso via Piave e sulla viabilità,  pochi sono intenzionati a partecipare al Gran Consiglio di mercoledì,   mentre molti di loro attendono il resoconto del blog del Gufo e di  "Castelli Calepio Cambia".   Massimiliano e il Gufo fanno informazione,  e sopperiscono al più devastante disservizio di questa maggioranza  (oltre che un disservizio nei confronti dei cittadini e dei loro stessi elettori,  si sta rivelando anche un gravissimo errore politico che potrebbe avere nefaste conseguenze sulle prossime elezioni nazionali,  regionali  e  soprattutto comunali):   la mancanza di informazione istituzionale  e  la mancanza di comunicazione politica dei due singoli partiti Lega Nord e Forza Italia di Castelli Calepio.   Mancano tragicamente volantini,  fogli informativi come  "Lega Informa",   la comunicazione istituzionale con utilizzo della news letter comunale  (è stato un errore non sfruttare questa opportunità lasciata in eredità dalla precedente ex Giunta del  "Patto per Castelli Calepio")   e con il rilancio in vita dell'informatore comunale a cadenza semestrale,   mancano completamente le serate pubbliche informative su argomenti politici,   si registra una clamorosa  "sofferenza"  sui social network dominati da Massimiliano Chiari e dal blog del Gufo.   E'  un errore politico incomprensibile soprattutto la grave carenza di comunicazione della Lega Nord,  che a livello nazionale invece è molto abile e a volte anche spregiudicata nell'utilizzo di una comunicazione con termini semplici ma diretti,  su temi concreti e reali:   il Gufo capisce che le mummie democristiane della Prima Repubblica e il sindaco retrogrado possano detestare il  "cinguettare"  di quei social network per loro incomprensibili  (visto che si parla di persone con la mentalità del secolo scorso),   ma francamente non capisce per quale ragione la Lega non mette fine alla sua inerzia comunicativa,  abbandonando al suo destino il decrepito alleato che non può certo fare comunicazione innovativa e fresca verso i giovani con i suoi  "sepolcri imbiancati"  dominati da concetti e idee del secolo scorso.

Il Gufo ha sventato un golpe comunista:  quello delle persone  (sempre più numerose,  e trascinate da Massimiliano)  che gli chiedono di sbarcare su Facebook.   Il Gufo inorridisce alla prospettiva di finire sterminato in un mondo troppo veloce,  chiassoso,  dove la comunicazione è tecnologicamente inadatta al pensiero riflessivo e spesso  "a passo lento,  assiduo ma costante"  del Gufo sul suo blog tecnologicamente decrepito.   Il Gufo vorrebbe riuscire a ripristinare i sondaggi dei quali ha nostalgia,  ma vive nel terrore di premere un altro  "tasto killer"  e di sterminare il resto del blog;   l'assenza di immagini e di  "link",   la successione cronologica dei post e lo stesso linguaggio del Gufo pieno di depressione risponde all'esigenza dello scrittore di imprimere nella sua comunicazione la sua  "impronta originale"  di autore solitario e indipendente,  orgoglioso del proprio piccolo ma vivace  "salottino da thè"  in cui a volte la discussione improvvisamente si anima e si agita;   il Gufo non deve cavalcare il successo  (ne sarebbe travolto!!!)  e non deve diventare  "popolare"  perchè una delle  "missioni fondamentali"  del suo blog è quella di concedersi la libertà di posizioni personali impopolari e minoritarie rispetto al pensiero dominante.   Nella cultura di destra abbondano gli scrittori solitari  (si pensi ai due storici fondatori del  "Giornale",   Indro Montanelli e Mario Cervi)  e depressivi,   che inorridivano al pensiero di diventare chiassose e demagogiche  "star televisive"  perdendo quel loro tratto caratteristico dominante fatto di austerità e di rigidità;   la destra che loro sognavano non era quella  "da teatrino perenne e da demagogia distribuita a piene mani dal venditore di promesse Silvio B."  ma piuttosto la destra severa e istituzionale del professore liberale Antonio Martino  (che non a caso era un collaboratore del  "Giornale"  di quel periodo).   La destra del Gufo si avvicina molto ai concetti dello scrittore Massimo Fini,  anche se il Gufo non ne condivide in pieno il pensiero su diversi argomenti;   ma il Gufo farà una brutta fine,  e si realizzerà  "la strage e la carneficina del volatile sparlante",   nel momento in cui sbarcherà su Facebook,   in mezzo a un mondo chiassoso,  velocissimo e super tecnologico che non potrà mai essere  "il piccolo mondo del Gufo"  con la finestra aperta della sua stanza mentre il Gufo,  disteso e a riposo,  ascolta il canto degli uccellini....      

    

2 commenti:

  1. Il mio golpe comunista era la tua ultima spiaggia, Gufo. Hai fatto male a sventarlo, io rimango con un pugno di mosche in mano e tu finirai impallinato dal fuoco amico. Maledizione, Gufo, non ne azzecchi una!!!

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  2. Il mio golpe comunista era la tua ultima spiaggia, Gufo. Hai fatto male a sventarlo, io rimango con un pugno di mosche in mano e tu finirai impallinato dal fuoco amico. Maledizione, Gufo, non ne azzecchi una!!!

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