giovedì 16 giugno 2016

LA PETIZIONE SI TRASFORMA IN MOZIONE: "CASTELLI CALEPIO CAMBIA" PORTA IN CONSIGLIO COMUNALE LA QUESTIONE DELLA VIABILITA' SULLA S.P. 91 A TAGLIUNO E A CALEPIO

La petizione si trasforma in mozione e  "Castelli Calepio Cambia"  porta la questione della viabilità di Tagliuno in Consiglio Comunale.   Forti di quasi 120 sottoscrizioni di cittadini nella petizione  "on line"  con cui  "Castelli Calepio Cambia"  chiede formalmente alla maggioranza Lega Nord - Forza Italia di costituire una commissione comunale temporanea  (durata massima due o tre mesi)  che possa produrre  "proposte organiche,  meditate e condivise,  per la soluzione del problema della viabilità sulla S.P. 91 presso le frazioni di Tagliuno e di Calepio".  Non si deve quindi pensare che per Fabio Perletti e Massimiliano Chiari sia sufficiente togliere di mezzo l'assurdo divieto di svolta per i veicoli dei residenti a Castelli Calepio provenienti da Sarnico in direzione Grumello del Monte,   un divieto che costringe alcuni cittadini  (tra i quali il Gufo)  ad allungare inutilmente di alcuni chilometri il percorso e il tempo trascorso sulla strada:  i due consiglieri di  "Castelli Calepio Cambia"  chiedono formalmente che sia preso in mano l'intero capitolo della viabilità sulla S.P. 91  nelle frazioni di Tagliuno e di Calepio  (quindi l'intero discorso dei semafori a chiamata che sono stati spenti,  degli spartitraffici,  dei divieti di svolta,  del tracciato della variantina progettato dalla maggioranza che non va bene perchè dirotta troppi veicoli su via Marconi con il rischio di intasare una via priva di marciapiedi e già adesso non molto sicura per i pedoni,   proprio nel momento in cui la stessa via Marconi è diventata molto frequentata da persone anziane che si dirigono al centro ricreativo di Villa Colleoni)  e sia presentata una soluzione completa nelle classiche tre fasi che richiedono questi problemi,  la prima fase di discussione e condivisione delle idee,  la seconda fase della progettazione e la terza fase dell'esecuzione dei lavori,   evitando il demagogico,  costoso,  confusionario e improduttivo "spezzatino lavori"  che ha interessato questa legislatura in materia di viabilità.

Tre soluzioni sono rimaste sul tavolo con una certa credibilità,  escludendo e spazzando via tutto il resto:  la soluzione dell'anello di Tagliuno  (nella versione dei  "parchi lineari"  che fu progettata dalla ex Giunta nel  "Patto per Castelli Calepio"  oppure nella versione più semplice e meno costosa che il Partito Democratico negli anni precedenti ha depositato all'Ufficio Protocollo del Comune);  la soluzione della variantina  -  non l'attuale oscenità,  ma nel progetto che fu presentato dalla Lega Nord nella legislatura con Clementina Belotti sindaco e che legava il progetto alle entrate straordinarie da oneri di urbanizzazione per la realizzazione del centro commerciale nell'area delle ex Fonderie Quintano,   fatto che consentirebbe la bonifica di quel sito inquinato e devastato  -  e qui il Gufo  "drizza le antenne"  e rivela lo scoop di voci di paesello su un possibile improvviso interessamento di un nuovo potenziale operatore che potrebbe riaccendere una questione che lo stesso sindaco aveva archiviato considerandola ormai tramontata;  infine la soluzione di costituire il  GRUPPO SINDACI VALCALEPIO E BASSO SEBINO che non hanno più una miriade di progetti  (spegnimenti di semafori e rotatorie)  paesello per paesello,  ma si propongono come  "unico interlocutore degli Enti locali superiori"  (Provincia e Regione)  nominando un  "sindaco portavoce"  a rotazione per coinvolgere tutti i Comuni,   e che quindi affrontano il problema del traffico della S.P. 91  nella sua interezza per l'intero tratto che va da Tagliuno fino a Sarnico.   Il Gufo non vede altre credibili alternative rispetto alla scelta di una di queste tre soluzioni concrete:  si possono apportare modifiche e miglioramenti rispetto all'impianto di una di queste soluzioni,  si devono discutere i dettagli tecnici e le modalità di esecuzione lavori e di progettazione,   ma non è il momento di  "tirare fuori dal cilindro"  soluzioni strampalate e pittoresche che facciano perdere altro tempo a inseguire sogni irrealizzabili.     

L'ultimo aspetto,  non meno importante,  della petizione che diventa mozione è che  "Castelli Calepio Cambia"  costringe la maggioranza alla convocazione del Consiglio Comunale  (le mozioni devono obbligatoriamente essere discusse in Consiglio Comunale,  e anche il bilancio consuntivo 2015  -  da alcuni giorni misteriosamente  "scomparso dalla scena"  nonostante è ormai pronto e completo  -  ormai deve essere consegnato ai consiglieri di minoranza e approvato in Consiglio Comunale per evitare imbarazzanti ritardi in materia di bilancio)  proprio nel momento in cui la crisi interna della maggioranza è in pieno svolgimento e il tasso di litigiosità tra Lega Nord e Forza Italia è ancora molto forte,  tra l'altro con il particolare non secondario che il divieto di svolta verso via Piave  (deciso in modo solitario e autoritario dal sindaco con emissione di un'ordinanza sindacale,  quindi senza discussione e approvazione in Giunta)   non è stato gradito dalla Lega Nord,  che non si straccia le vesti per difendere questa decisione impopolare che ha trovato diverse lamentele da parte di alcuni cittadini residenti.   La Lega Nord sui social network ha già di fatto  "preso le distanze"  (alcuni suoi esponenti,  chiamati in causa dai cittadini,  rispondono infatti di  "rivolgersi a chi ha preso la decisione"  e quindi gettano il problema sulle spalle del sindaco e di Forza Italia)  e alcuni esponenti della maggioranza  (non solo leghisti,  ma anche simpatizzanti di Forza Italia!!),  in via confidenziale "spifferano"  al Gufo che preferirebbero decisioni più condivise e maggiore  "spirito di squadra"  sulle questioni della viabilità di Tagliuno,  magari accogliendo la petizione di  "Castelli Calepio Cambia"  e dividendo gli oneri della responsabilità delle scelte politiche più impopolari anche con le liste civiche di opposizione.   Il Gufo per ora si limita a prendere atto che in data 16 giugno all'Ufficio Protocollo del Comune è arrivata la richiesta di mozione di  "Castelli Calepio Cambia"  e che quindi da quel momento la questione entra ufficialmente nel Palazzo e nelle stanze del Consiglio Comunale e della Giunta:  finisce quindi il momento degli  "spifferi di Palazzo"  e  delle distinzioni di comodo e inizia il momento in cui pubblicamente,  ogni singolo partito di maggioranza,  ogni singola lista civica di opposizione e ogni singolo assessore e consigliere comunale,   dovrà entrare nel merito della mozione e assumersi personalmente la responsabilità politica delle proprie decisioni e anche delle proprie  "non decisioni"       

4 commenti:

  1. Ottimo intervento, Gufo, specialmente quando concludi dicendo che «ogni singolo partito di maggioranza, ogni singola lista civica di opposizione e ogni singolo assessore e consigliere comunale, dovrà entrare nel merito della mozione e assumersi personalmente la responsabilità politica delle proprie decisioni e anche delle proprie "non decisioni"». Io penso che su questa mozione ogni singolo consigliere ci dovrà mettere la faccia, sia che voti a favore o che voti contro. Il consiglio che mi permetto di dare ad ogni consigliere è quello di votare "secondo coscienza", e non sulla base delle indicazioni provenienti dalle segreterie di partito, le quali la faccia non ce la mettono mai. Chi ha orecchi per intendere, intenda.

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    1. La maggioranza, legittimamente e come da programma elettorale, potrebbe respingere la mozione dicendo LA NOSTRA SCELTA E' QUELLA DELLA VARIANTINA. Se faranno questa scelta senza condividerla con le opposizioni, la dovranno realizzare davvero la variantina in questa legislatura, altrimenti la responsabilità politica della mancata realizzazione dell'opera sarà solamente loro e non della Provincia, dei comitati, dei privati che rompono le scatole con i ricorsi legali, degli ecologisti e dei soliti "comunisti" sabotatori

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  2. Attenzione, però: la nostra mozione auspica la costituzione di una commissione temporanea sulla viabilità che affronti i problemi che ci sono ORA, da qui a quando altri interventi strutturali potranno offrire, se le offriranno, soluzioni diverse. Quindi, le due ipotesi non sono tra di loro in contrasto, possono essere considerate complementari. Chiaro è che se la motivazione addotta dalla maggioranza per non costituire la commissione fosse quella da te paventata, allora - passami il termine - rimarranno davvero "con il cerino in mano" fino alla fine della legislatura, ed alla fine della legislatura saranno molti i cittadini ad esibire loro il conto di una promessa non realizzata.

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    1. Sarebbe devastante, per la maggioranza, "restare con un secondo cerino in mano" senza prima riflettere a fondo sulla questione viabilità. Una promessa elettorale (quella di non aumentare le tasse locali) è già stata tradita, se anche una seconda promessa (quella della realizzazione della variantina) non si dovesse realizzare, sarebbe davvero difficile in campagna elettorale trovare valide giustificazioni anche per questo secondo misfatto. Il Gufo si augura caldamente, per il bene del paesello e della destra, che possano decidere di "puntare tutto sulla variantina" solo se hanno in mano elementi certi e concrete possibilità di realizzare davvero quella importantissima opera pubblica

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