venerdì 10 giugno 2016

QUESTIONE VIABILITA' SULLA S.P. 91: SE NON SI AGISCE COME "GRUPPO SINDACI DELLA VALCALEPIO E DEL BASSO SEBINO", MEGLIO CHIUDERE BARACCA E BURATTINI E TENERSI IL TRAFFICO

Il Gufo apre il post sulla questione viabilità della S.P. 91 con quattro considerazioni tecniche elementari e ovvie,  che tutti tendono a dimenticare,  ma che sono alla base di qualsiasi ragionamento sensato e non demagogico.  Prima considerazione,  di carattere geografico:  da Chiuduno fino a Sarnico esistono una decina di paeselli affollatissimi,  pieni di immobili,  completamente attaccati uno all'altro senza spazi liberi,   pieni di industrie e di scuole quindi super affollati e super trafficati,   e il più sfigato di questi paeselli  (Tagliuno)  ha l'aggravante della collina,  del fiume Oglio,  della valle che impediscono di godere di spazi fisici ampi per pensare di  "buttare il traffico fuori dal centro"  come ha potuto fare ad esempio il Comune di Grumello del Monte.   Seconda considerazione che discende dalla prima,   la stragrande maggioranza del traffico e dei movimenti di veicoli in questi dieci paeselli è costituita dai movimenti interni dei veicoli da un paesello all'altro ma sempre all'interno di questa ristretta e super affollata area geografica.   Terza considerazione,  il negozio di biciclette di Piazza Vittorio Veneto a Tagliuno crea una strettoia e in quel punto non esiste lo spazio per il passaggio contemporaneo di due veicoli dalle due direzioni opposte se uno dei due veicoli è di grandi dimensioni,  questo restringimento della carreggiata crea un  "imbuto"  che rallenta il traffico e il flusso dei veicoli perchè costringe uno dei due a fermarsi in attesa che sia passato l'altro veicolo.   Infine quarta considerazione,  nelle ore di punta della mattina quando aprono le scuole e le industrie e quando la gente si reca in massa al lavoro oppure accompagna i figli a scuola il caos e il traffico invade tutti i paeselli,  da Tagliuno a Credaro a Villongo fino a Sarnico,  ed è sufficiente un incidente stradale,  una giornata di maltempo oppure un evento super affollato organizzato a Sarnico per creare lunghissime colonne di veicoli.   Anche se si riuscisse a velocizzare il traffico,  non si risolve 

Il problema quindi è un problema non del singolo Comune ma di tutti i Comuni,  è un problema affrontabile solo  "facendo squadra in modo da agire uniti come Sindaci del Gruppo Valcalepio e Basso Sebino"  per esercitare fortissime pressioni sulla Provincia e sulla Regione in modo da costringerle a completare l'ultimo lotto della variante generale alla S.P.  91,  quello che dovrebbe collegare Grumello del Monte a Capriolo attraversando il ponte sul Fiume Oglio e dirottando il traffico pesante su quella variante anzichè sulla vetusta e super trafficata S.P. 91.  La scelta è semplice,  tra rimanere divisi come le frazioni di Castelli Calepio pensando ognuno alla propria rotonda,  alla propria variantina interna,  allo spegnimento del proprio semaforo della piazza e a soluzioni di breve respiro che dopo pochi mesi si rivelano insufficienti e limitate a poche ore,  oppure iniziando la bellissima sfida di un percorso comune,  di  "procedere in cordata"  per acquistare forza contrattuale e negoziale con gli Enti Locali come Provincia e Regione;  si tratta di rinunciare a protagonismi e a velleità di gloria personale e individuale per dare una soluzione generale al problema che interessa diversi Comuni.   Magari la commissione che propongono Massimiliano Chiari e Fabio Perletti,  insieme alla lista civica che rappresentano in Consiglio Comunale,  può ragionare su questo punto:  trovare una soluzione  locale del problema come il famoso  "anello di Tagliuno"  proposto nel progetto del Partito Democratico,  ma partendo dalla considerazione non smentibile che la soluzione locale tampona la falla e riduce i disagi mentre la soluzione  "in cordata e con gioco di squadra"  tra i vari Comuni della zona è l'unica che risolve in modo reale,  efficiente ed efficace il problema del traffico della S.P. 91 nella sua complessità,  ed è quindi in questa direzione di unità di intenti che si devono giocare le carte migliori e dirottare la maggior parte delle risorse politiche e finanziarie e del tempo a disposizione.   Il Gufo chiude con una domanda,  ovviamente retorica,  rivolta ai lettori del blog:  secondo voi il sindaco attuale di Castelli Calepio sta tentando iniziative isolate,  personali e solitarie oppure sta spendendo le proprie energie e il proprio potere politico per tentare di prendere l'iniziativa e di dare vita,  finalmente,  a questo Gruppo di Sindaci della Valcalepio e del Basso Sebino?   

2 commenti:

  1. Il tuo ragionamento, caro Gufo, non fa una piega. Speriamo che la piega la faccia chi, invece, vorrebbe andare "dritto" per la "propria stradare", senza considerare le conseguenze, anche economiche, di questa "corsa in solitaria".

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  2. Il tuo ragionamento, caro Gufo, non fa una piega. Speriamo che la piega la faccia chi, invece, vorrebbe andare "dritto" per la "propria stradare", senza considerare le conseguenze, anche economiche, di questa "corsa in solitaria".

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