Silenzioso, senza bisogno di riunioni ufficiali e non ufficializzato da nessuno, comunicato al Gufo a mezzo del solito strumento del "piccione viaggiatore": si è realizzato un "golpe democristiano" in Forza Italia, il partito della Grande Mummia si è improvvisamente risvegliato e da una disorganizzata Armata Brancaleone si è trasformato in una Falange Macedone compatta e schiacciasassi, in grado di travolgere l'alleato leghista e di riprendere in mano l'assoluto controllo della legislatura e il ruolo guida nella destra del paesello. Il potere solitario dell'Imperatore Benini (esercitato con ordinanze sindacali, comunicato al popolo mediante i suoi proclami su "Araberara" e con una lunga serie monologhi in Consiglio Comunale, nei quali non esitava a togliere la parola a Clementina) è finito: il sindaco è scivolato sulla vicenda dei diritti di superficie dell'Oratorio, con un totale cedimento di fronte alla Lega Nord, e questo fatto gli è costato l'impallinamento "da fuoco amico". Nulla cambierà all'esterno, il popolo continuerà ad assistere a un sindaco che farà spettacolo con i suoi annunci, ai proclami su "Araberara", alle funzioni di rappresentanza che formalmente può svolgere solo un sindaco e a tutto il resto, ma le decisioni di potere reale, quelle che contano, sono in mano a un "triumvirato", come nelle migliori tradizioni romane (e democristiane) nelle quali l'impallinamento non avviene con la rimozione dalla carica, ma con un "affiancamento" al titolare della carica da parte di altre persone dotate di carisma e personalità fortissima tali da "oscurare" la luce solare dell'ex Re Sole di Castelli Calepio.
Il coordinatore locale di Forza Italia, che ha assunto da mesi anche la carica di coordinatore del partito nella zona del Basso Sebino, avrà potere assoluto in materia di "linea politica": rapporti con gli alleati, rapporti con la sede provinciale del partito, decisioni sulla linea politica del partito su argomenti di politica nazionale e regionale, rapporti con gli Enti esterni, gestione della sede locale del partito avranno la sua parola come "ultima parola", quella decisiva, quella che prevale su tutto e su tutti. Sarà lui "il grande manovratore" di Forza Italia, e per chi non si allinea alla linea politica, l'esempio del tristissimo impallinamento del Gufo è ancora fresco e sotto gli occhi di tutti per capire quale sarà la fine degli eventuali "dissidenti". Le grandi questioni tecniche della legislatura (questione della viabilità a Tagliuno, progettazione di Bilancio e delle opere pubbliche, gestione della questione della variante generale al P.G.T. e gestione delle trattative con la Parrocchia per le vicende della ristrutturazione del cinema di Tagliuno, del bocciodromo e della convenzione con l'Oratorio di Tagliuno) passano nelle mani dell'attuale consigliere capogruppo della "Lista Benini", che ha già due deleghe pesanti (la delega di capogruppo comunale del gruppo di maggioranza e la delega di consigliere che collabora con il sindaco in materia di Lavori Pubblici) che gli conferiscono il potere necessario per poter trattare in una posizione politica di forza con gli alleati della Lega Nord, aiutato dalla propria personalità fortissima e dalla propria determinazione assoluta di ottenere il risultato finale. Il terzo membro del "triumvirato" sarà l'assessore alla Scuola e alla Cultura, più per la carica di assessore che per effettivo potere decisionale, ma non cambia nulla: anche nei due antichi triumvirati romani il potere effettivo e reale era in mano a due triumviri e il terzo svolgeva solo alcune funzioni limitate anche se importanti; peraltro l'assessore - sgravata e liberata dall'onere di occuparsi dei rapporti con le associazioni, che sono passati in mano alla nuova assessora leghista Laura Chiari - dovrà rilanciare la visibilità politica locale di Forza Italia incrementando il numero di eventi culturali sul territorio, fino a oggi assai scarsi per numerosità e per qualità. L'obiettivo di questo nuovo "gruppo direttivo" è semplice: produrre risultati concreti in materia di viabilità, variantina alla S.P. 91, ristrutturazione del cinema e Oratorio di Tagliuno entro la fine della legislatura, in tal modo potranno tirare dalla loro parte anche la maggioranza degli esponenti politici (e dei consensi elettorali) "dell'ala destra" del "Patto per Castelli Calepio" e trattare con la Lega Nord prima delle prossime elezioni comunali da una posizione politica di forza e di netto vantaggio sull'alleato; il tratto distintivo del "nuovo direttivo" è un altro, non saranno più ammessi cedimenti politici nei confronti della Lega Nord.
Il sindaco?? "Ha fregato il Gufo" e in questo modo si è fregato da solo, in un momento politicamente decisivo come questo un Gufo "cireneo" che cantava, portava la croce e tentava la mediazione tra i diversi gruppi della maggioranza poteva risultare utile, ma il Gufo ormai è stato allontanato e può solo descrivere quello che avviene dal proprio blog; probabilmente alla fine della legislatura il sindaco sarà archiviato, ringraziato, congedato tra gli applausi (veri oppure fasulli non ha importanza) e sarà considerato "il capro espiatorio" di quello che non ha funzionato. Il resto di Forza Italia?? Se entro pochi mesi non troverà la forza di volontà di dissentire e di fondare un proprio libero (e minoritario) "salottino da thè" di destra, oppure una corrente interna di minoranza forte e agguerrita in grado di far mettere in agenda i propri temi (manutenzioni dell'Ambiente e del Territorio, Sicurezza, ricerca del "bello estetico"), sarà costretto ad allinearsi al gruppo che ha preso il comando delle operazioni, ma sinceramente il Gufo non vede grandi speranze di resistenza e di possibilità di manovra politica autonoma per i "non allineati". La Lega Nord?? Rischia di essere spazzata via dalla nuova "Falange Macedone": Forza Italia non è più nelle mani del sindaco che magari era fanfarone e "dalle promesse facili (e inaffidabili)", con il quale si poteva gestire la situazione in modo più agevole, ma è nelle mani di due politici navigati, esperti, dalla personalità fortissima. La Lega Nord per non essere spazzata via ha una sola strada: il completo ricompattamento tra "vecchia guardia" e giovani assessori, che devono agire a loro volta compatti come un piccolo "esercito padano" in grado di reggere l'urto della Falange Macedone della "nuova" (si fa per dire....) Forza Italia, e il Gufo registra da mesi piccoli segnali in questa direzione di generale ricompattamento nel mondo leghista dopo le vicende dei due assessori dimissionari "per motivi personali". Il Gufo?? il Gufo ormai fa lo scrittore e il pensatore solitario e non il politico, lo lasceranno "bollire nel proprio brodo" senza ulteriori tentativi di impallinamento.
Sono quindi iniziate con largo anticipo sulla tabella di marcia le "grandi manovre elettorali" della destra di Castelli Calepio, che andranno a sovrapporsi agli eventi nazionali e in particolare alla "discesa in campo" di Stefano Parisi che probabilmente prenderà in mano la situazione e il comando delle operazioni del Partito della Grande Mummia a livello nazionale, e peraltro le grandi manovre locali e nazionali non potranno fare altro che sovrapporsi e mischiarsi reciprocamente, nei prossimi anni (ormai quasi imminenti) sono in programma a distanza ravvicinata tra di loro le elezioni politiche nazionali, le elezioni regionali, le elezioni al Parlamento europeo e infine le elezioni comunali. Le Grandi Mummie sono fatte così, restano imbalsamate e immobili per mesi, si mimetizzano quando infuria la tempesta, ma quando si avvicina la campagna elettorale si mettono in movimento, lo fanno silenziosamente e "nelle segrete stanze", se ne fregano dei social network e del popolo, perchè nei Palazzi del Potere nessuno riesce a muoversi con la loro consumata abilità strategica, e perchè nella raccolta del consenso elettorale sul territorio possono mettere in campo diversi anni di esperienza politica. Ancora una volta la battaglia elettorale, alle prossime elezioni comunali di Castelli Calepio, si consumerà a destra, Lega Nord contro il "minestrone moderato di centro" trascinato da Forza Italia (nel 2009 non aveva vinto una lista di centro sinistra, come dicevano molti, ma una lista di centro destra che fu abile a conquistare voti di elettori di centro sinistra, ma che era guidata da un sindaco tesserato per il Popolo della Libertà, e peraltro il "Patto per Castelli Calepio" non avrebbe mai vinto, nemmeno con l'appoggio degli elettori di centro sinistra, senza la divisione tra Lega Nord ed ex Popolo della Libertà che avevano presentato due liste diverse una contro l'altra): "Castelli Calepio Cambia" si metta il cuore in pace e si rassegni, nel paesello a tradizione cristiana il comunismo non prenderà mai il potere, e potrà solamente trastullarsi - fino a quando lo scrittore solitario non si congederà dall'informazione politica - a leggere le cronache e i resoconti del blog del Gufo, e a fare "da opposizione" a Imperatori locali, democristiani inaffondabili ed eterni e leghisti
NOTA A MARGINE DELL'ARTICOLO - in realtà esiste ancora una persona, qui a Castelli Calepio, che può far "saltare improvvisamente il banco" e può rovesciare la situazione nel mondo della destra del paesello: l'ex sindaco Flavio Bizzoni da mesi è in assoluto silenzio, non lascia trapelare a nessuno le proprie intenzioni, ma non è ancora uscito dalla scena politica, prima o poi prenderà la parola, e il Gufo è pronto a scommettere che in quel momento ancora una volta, come negli anni precedenti, la sua parola sarà decisiva per determinare in una direzione oppure nell'altra il corso degli eventi politici locali
È molto interessante, caro Gufo, quello che ti è stato riferito e che hai scritto. Tuttavia nutro alcune perplessità in ordine alle possibili conseguenze di questo presunto golpe vetero-democristiano, messo in atto da quelli che gracchiano: noi della prima repubblica, allora sì che si faceva politica in modo nobile.
RispondiEliminaPrima perplessità: il Sindaco verrebbe cucinato a fuoco lento. Tu lo conosci bene, io no, ma dubito che un uomo pieno di sé come il Sindaco accetti, senza colpo ferire, questa cottura a fuoco lento. Se le cose stanno come ti sono state riferite, non mi sorprenderei se, ad un certo punto, quasi cotto a puntino, decidesse lui di ribaltare il tavolo.
Seconda perplessità, la Lega Nord. Idem come sopra. Non credo proprio che consentiranno ai vetero-democristiani di resuscitare dai loro sepolcri imbiancati.
Comunque sia, staremo a vedere. A volte conviene, semplicemente, sedersi sulla riva del fiume, e aspettare.
Dimentichi tre particolari, caro Massimiliano 1) la cottura a fuoco lento è sempre meglio del "ribaltare il tavolo" perchè, come diceva il Re dei Democristiani Andreotti, "in politica tirare a campare è sempre meglio che tirare le cuoia" e quindi la poltrona, fino a quando è possibile, è meglio non mollarla MAI, magari prima o poi arriva un miracolo che ti salva 2) il sindaco si è già bruciato tutti i "jolly" in materia di fregature: ha fregato il Gufo, poi ha fregato Pieremilio (gli aveva promesso che sarebbe stato il candidato unico della maggioranza alla presidenza della Fondazione Calepio e invece sappiamo come è andata a finire), poi ha fregato gli elettori con la solenne promessa "non aumenteremo mai le tasse, è una roba da comunisti", poi ha fregato la Lega Nord nella vicenda delle elezioni a presidente provinciale di Rossi (Forza Italia ha votato insieme al Partito Democratico, mentre la Lega Nord ha votato per un altro candidato), poi ha litigato con la Provincia sulla futile vicenda dei dossi sulla S.P. 91 dove ha di nuovo fregato tutti promettendo in aula che l'eventuale rimozione l'avrebbe pagata di tasca sua; a forza di distribuire agli altri fregature, alla fine è rimasto fregato dai soliti democristiani (più furbi di lui) 3) la Lega Nord è un "piccolo esercito padano" contro la Grande Falange Macedone dei democristiani, in teoria ci lascia le penne, ma a volte le incursioni rapide dei piccoli eserciti (se restano compatti e ben organizzati) riescono ad abbattere nemici che sembravano invincibili. Detto questo, il Gufo osserva gli eventi e Massimiliano "aspetta sulla riva del fiume", l'unico pericolo (per il Gufo) è quello di essere impallinato a sorpresa dal "fuoco amico" dei cecchini del popolo
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RispondiEliminaAppena il Comunismo Reale salirà al potere, qui a Castelli Calepio, sarai incoronato Gufo di Corte e nessuno ti potrà più impallinare, al limite potrai essere defenestrato, ma tu - ormai - hai imparato a volare.
RispondiEliminaNel post il Gufo si è dimenticato di scrivere (ma questo è ovvio e scontato) che i due democristiani sono scesi in campo per salvare il paesello dal comunismo.... anche perchè, nei Consigli Comunali della precedente legislatura (quella del "Patto"), l'argomento preferito dal Partito della Grande Mummia quando era all'opposizione era quello che l'ex sindaco Flavio (tesserato per il Popolo della Libertà, ma "dissidente" e allergico ai democristiani della Prima Repubblica degli Stati Uniti di Castelli Calepio) era un "comunista" e un "dittatore di sinistra"
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