domenica 31 luglio 2016

IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE DOPO IL BRUTALE ASSASSINIO DI PADRE JACQUES HAMAL

Il sacrificio della vita di Padre Jacques Hamel non è stato inutile,  probabilmente è stato  "un terribile messaggio di Dio":  finalmente di fronte alla tragedia di un gesto scelleratissimo e disumano le coscienze si sono ribellate e risvegliate.   La comunità islamica di Saint Etienne du Rouvray  (il paesello dove è stato assassinato in Chiesa padre Jacques)  ha deciso di negare la sepoltura con rito islamico all'assassino,  e di non partecipare al suo funerale:  "è stato un gesto sporco,  ha disonorato la nostra religione"  è stata la condanna durissima e unanime di quella piccola comunità religiosa,   espressa per voce dei suoi esponenti religiosi.   Gli Imam oggi hanno deciso di inviare alcuni loro rappresentanti nelle Chiese cattoliche per pregare tutti insieme e soprattutto per ricordare un uomo,  padre Jacques,  e il suo messaggio di pace nel quale chiedeva a tutti  (con l'ultimo editoriale pubblicato sulla rivista della piccola Parrocchia da lui gestita)   -  nella stagione estiva tradizionalmente dedicata al riposo  -  di impegnarsi in prima persona per un mondo  "più caloroso,  più umano e più fraterno"  a partire dal nostro semplice impegno quotidiano nei luoghi in cui viviamo.   Il gesto di ferma e inequivocabile condanna del brutale omicidio di padre Jacques  è arrivato,   a partire dalla piccola comunità islamica di Saint Etienne du Rouvray,   e se quella strage maledetta è stata  "il punto di non ritorno"  che è riuscita a innescare il circolo virtuoso del risveglio delle coscienze,   fermandoci tutti prima di precipitare nell'abisso insensato e drammatico di una  "guerra tra religioni",   allora l'eroico sacrificio di un uomo semplice e di un meraviglioso messaggero di pace come padre Jacques non sarà stato inutile  

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