I giorni di Papa Francesco a Cracovia, la sua visita (solitaria e silenziosa) nel terribile campo di sterminio nazista di Auschwitz e di Birkenau, il suo messaggio di pace inviato dal Santuario della Madonna Nera di Jasna Gora a Czestochowa e anche il suo ingresso nello splendido Castello di Wawel sono stati descritti con grande precisione nei minimi particolari dalle televisioni e dai giornali, e hanno riportato l'orologio della vita del "Gufo viaggiatore" (in pullman) indietro di due anni, agosto 2014, viaggio organizzato a Bratislava e a Cracovia. La visita della capitale slovacca è stata un momento entusiasmante per il Gufo, ma la sorpresa di quel viaggio è stata sicuramente la scoperta della straordinaria e meravigliosa bellezza del centro storico di Cracovia. Il Castello di Wawel, posizionato sopra una leggera salita (nelle immediate vicinanze del fiume Vistola) non si fa scoprire solo per la statua dedicata a Papa Wojtyla e per le chiese e i luoghi religiosi, non esibisce solo un piccolo giardino (molto semplice e ordinato), ma racchiude il suo vero tesoro artistico in una piccola stanzetta: è esposto nel Castello di Wawel il capolavoro di Leonardo da Vinci, "La dama con l'ermellino". Il quadro di piccole dimensioni dipinge il ritratto di una dama che abbozza un sorriso, volto verso destra e busto verso sinistra, vestita con abiti eleganti di stoffa, che tiene in braccio un ermellino bianco ottimamente raffigurato nel dipinto; lo sfondo è scuro, l'abito non è elegante (dominano i colori blu e rosso) e non è impreziosito da gioielli, si vede solamente una collana di perle color marrone, si nota una fascetta scura sulla fronte; niente altri quadri, un capolavoro come quello di Leonardo - anzichè godere della celebrità garantita dall'esposizione in un prestigioso museo come il Louvre oppure come la National Gallery - giace solitario in una piccola stanzetta del castello che domina Cracovia.
La Piazza di Cracovia (con il celebre mercato delle stoffe, e l'ingresso dalla Porta di San Floriano) si trova a dieci minuti di camminata dal Castello di Wawel e si caratterizza per la celebre "suonata del trombettiere", che rigidamente e regolarmente ogni sei ore si affaccia dal campanile della Basilica di Santa Maria (che domina la piazza) e si esibisce in una breve suonata del proprio strumento musicale. Dalla piazza centrale di Cracovia si può tranquillamente salire, a prezzi super scontati, su una delle classiche carrozze per un "mini tour" di 30 minuti oppure di un'ora del centro di Cracovia, mentre l'altro celebre quartiere della città polacca è il quartiere ebraico di Kazimierz, dove fu ambientato il famoso film di Steven Spielberg "Schindler's list". In realtà Cracovia offre il meglio di sè, dal punto di vista storico e religioso, nelle immediate vicinanze della città: si può visitare non solamente il campo di sterminio di Auschwitz oppure il Santuario della Madonna Nera a Jasna Gora, ma anche le straordinarie "miniere di sale di Wieliczka", un'incredibile "cittadella sotterranea" dove lavoravano i minatori polacchi per l'estrazione del carbone dal sottosuolo, abbellita con straordinarie statue della Madonna e del Papa polacco, con una cappella sotterranea di grandi dimensioni in cui domina la scena un lampadario d'oro che scende dal tetto della cappella, e addirittura un ristorante sotterraneo nel quale alcuni giovani polacchi scelgono di celebrare il proprio matrimonio con relativa festa. Il viaggio a Cracovia e a Bratislava, che il Gufo ha intenzione di ripetere in futuro, è stato un momento straordinario ed emozionante della "primavera del Gufo" post depressiva, un momento di alternanza di emozioni con il continuo passaggio dall'arte e dalla pittura di altissimo livello del capolavoro di Leonardo da Vinci alla storia terribile di Auschwitz e Birkenau, dalla religiosità del Santuario della Madonna Nera alle miniere di sale, con la sorpresa del centro di Bratislava che si è presentato in modo semplice ma molto elegante arricchendo il viaggio e consentendo al Gufo di conoscere anche la realtà della meravigliosa capitale della Slovacchia
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