mercoledì 13 luglio 2016

LA MAGGIORANZA SI E' DIMENTICATA DI "RIACCENDERE LA LUCE" DELL'INFORMATORE COMUNALE

Il bilancio consuntivo 2015 e la prima variazione al bilancio di previsione 2016 hanno già fatto una vittima illustre:  l'informatore comunale.   Il Gufo,  se non ricorda male  (magari si era distratto cinque minuti),  nella seduta di Consiglio Comunale in cui si approvava il bilancio previsionale 2016 aveva capito che erano stati stanziati circa 9.000,00  euro per  "riaccendere la luce"  dell'informatore comunale,  il quale ormai da quasi tre anni non viene più scritto dagli amministratori in carica e distribuito ai cittadini per garantire almeno l'informazione istituzionale  (il resoconto di quello che hanno fatto assessori e consiglieri delegati,  le notizie in merito a eventi associativi e ricorrenze importanti della vita politica e sociale del paesello).   NIENTE DA FARE.   Sono trascorsi i mesi primaverili e adesso quelli estivi,  ma dell'informatore comunale non si ha la minima traccia:  in verità il Gufo deve dare notizia che un paio di esponenti della maggioranza hanno preso molto sul serio la questione dell'informazione  (Clementina Belotti ed Emanuele Rossi avevano già preparato nei tempi concordati la loro relazione da pubblicare sull'informatore comunale,  sono molto attivi sui social network,  sono anche favorevoli a un maggior utilizzo dei social network da parte della  "lista Benini")   ma purtroppo hanno raccolto scarso entusiasmo e soprattutto  "pigrizia"  nei loro colleghi.   L'informatore comunale è ancora  "nel limbo",   doveva uscire il primo numero a giugno e probabilmente non uscirà nemmeno ad agosto  (sarebbe politicamente assurdo distribuirlo in piene vacanze estive mentre i cittadini del paesello sono in vacanza al mare oppure in montagna!!!),   si farà un tentativo per fare uscire un numero in edizione straordinaria per la prima metà della legislatura,  nei mesi autunnali;   se anche il 2016 finirà in un  "nulla di fatto",   a quel punto conviene metterci definitivamente una pietra sopra e lasciare che sia la prossima maggioranza,  nella prossima legislatura comunale,  a decidere se riportare in vita l'informatore comunale.

La questione dell'informazione in realtà è molto imbarazzante per la maggioranza:  nonostante una lista di opposizione  ("Castelli Calepio Cambia")  è molto attiva nell'informazione ai propri elettori,  ai propri simpatizzanti e ai cittadini,  la maggioranza è gravemente carente su questo tema,  in parte perchè composta da alcuni esponenti della  "vecchia guardia"  della politica che non capiscono nulla dei social network,  della loro potenzialità,  della loro importanza come strumento di dibattito e di informazione utilizzato soprattutto dagli elettori e dai cittadini più giovani,  e in parte per quella frase dell'Imperatore  "io sono un  'uomo del fare',  non ho tempo da perdere a cinguettare sui social network"  che riassume la convinzione che per una larga parte dell'elettorato è più importante  "vedere i fatti reali amministrativi"  piuttosto che leggere i soliloqui del Gufo e i suoi dialoghi con Massimiliano.   Il Gufo per ora registra la morte  (prima ancora di  "tornare a rivedere la luce")  dell'informatore comunale e si deve accontentare della sua solitudine come  "cireneo dell'informazione locale",   ma non può tacere il fatto che non è una pagina entusiasmante per la maggioranza,  anzi è una brutta figura  (anche se qualcuno considera questo misfatto  "di scarsa importanza")  quella di aver previsto anche in bilancio la riattivazione dell'informatore comunale  (la cui lettura sarebbe stata comoda per molti cittadini che non utilizzano i social network)  e di non avere ancora fatto nulla per assolvere almeno questo semplice compito di informazione istituzionale fatta nella forma tradizionale del giornalino cartaceo,   anche in considerazione del fatto che le altre due forme che la ex Giunta del  "Patto per Castelli Calepio"  utilizzava frequentemente  (il display comunale della Piazza Vittorio Veneto e il servizio di newsletter comunale)  funzionano con il contagocce e solo per ricordare un numero fino a oggi esiguo di eventi 

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