giovedì 21 luglio 2016

LA PROPOSTA DEL GUFO: PASSIAMO DALLA POLITICA DELLA ROTATORIA ALLA PROGETTAZIONE DEL "NUOVO PIANO DEL TRAFFICO A TAGLIUNO"

LA ROTATORIA NON SERVE A UNA MAZZA  (ma se tutto va bene e se non si registreranno i soliti vertiginosi  "aumenti in corso d'opera"  che sono purtroppo un classico all'italiana di qualsiasi piccola e grande opera stradale e di viabilità,   questa opera ha già abbondantemente superato il costo previsto di 500.000,00  euro),   risolve solo il problema di un incrocio pericoloso tra i veicoli che provengono da Località Porto a Calepio,  e che devono immettersi sulla S.P. 91  (proseguendo verso Grumello del Monte)  e i veicoli che stanno già percorrendo la S.P. 91;   fatta eccezione di questo piccolo problema,  che poteva essere risolto con una  "mini rotatoria low cost",   tutto il resto dell'attuale caos viabilità rimane irrisolto anche dopo la realizzazione di questa opera.      

La rotatoria non risolve il problema dei divieti di svolta in via Marconi e in via Piave  -  i cittadini che provengono da Sarnico e che risiedono nelle vie interne di Tagliuno oppure a Cividino dovranno continuare a fare l'attuale lungo tragitto prima di immettersi nelle vie interne al paesello e tornare a casa;  pertanto il Gufo continua a pensare che continueranno,  magari in numero ridotto,  le manovre spericolate degli attuali  "aggiramenti di spartitraffico"  e  le scene degli automobilisti che  (fregandosene del divieto di svolta)  svoltano in via Piave,   perchè la nuova rotatoria non modifica minimamente la sostanza di questo problema

La rotatoria rallenta il traffico di chi proviene da Sarnico,  ma non risolve il problema dello spegnimento dei semafori pedonali a chiamata  -  l'attraversamento pedonale a Calepio e a Tagliuno,  senza il ripristino dei semafori a chiamata,  continuerà a essere difficoltoso:  il  "punto critico"  di Calepio non è nelle immediate vicinanze della rotatoria  (e quindi i veicoli non rallenteranno per far attraversare i pedoni),   i  "punti critici"  dell'attraversamento pedonale a Tagliuno sono nella zona della pasticceria e della farmacia,  anche essi distanti dalla rotatoria;  pertanto la rotatoria non modifica minimamente la sostanza di questo problema;  il Gufo ritiene che nell'ora di punta del traffico  (quella dell'orario di apertura delle scuole in Piazza Vittorio Veneto),  come effetto collaterale del rallentamento del traffico prodotto dalla rotatoria,   si formerà una colonna di automobili leggermente più lunga di quella attuale

La rotatoria non risolve il problema dell'irrazionalità del traffico  -  chi esce dalla piazza Vittorio Veneto e deve proseguire in direzione Calepio,  deve farlo percorrendo la stretta e pericolosa via Valverde perchè esiste il divieto di svolta dalla piazza verso Calepio a causa degli spartitraffici,  e anche il divieto di proseguire diritti dalla piazza immettendosi in via Marconi;  peraltro da Grumello del Monte ci si può immettere in Piazza Vittorio Veneto solo entrando in via Castellini  e  bisogna attendere che dalla direzione opposta si registra  "il via libera"  (a volte l'attesa,  soprattutto negli orari di punta,  dura qualche minuto e crea colonna di autoveicoli)  prima di poter svoltare verso via Castellini e raggiungere finalmente la piazza

Il problema del traffico è un problema unitario e complessivo.   Massimiliano Chiari e Fabio Perletti avevano chiesto la costituzione di una commissione comunale temporanea,   la maggioranza ha deciso di procedere da sola  (assumendo la piena responsabilità politica di tutti gli attuali problemi della viabilità a Tagliuno)  e dovrebbe finalmente prendere in considerazione l'ipotesi di mettere giù un  "piano del traffico a Tagliuno e a Calepio",   prima si fissano i nuovi obiettivi  (senza  "correre dietro al singolo problema"  ma predisponendo un piano generale),   poi si presenta il piano del traffico ai cittadini con una serata pubblica,  quindi si mettono in pratica gli obiettivi del nuovo piano del traffico.   Procedere con la rotatoria per poi scoprire che sono rimasti irrisolti altri problemi  (e quindi dover procedere a ulteriori modifiche)  non serve a nulla:  magari un buon piano del traffico,  e lo spostamento delle scuole dalla Piazza Vittorio Veneto al nuovo polo scolastico unificato  (da progettare e da localizzare in un sito che sia coerente con l'intera impostazione della variante generale al P.G.T.  che la maggioranza intende approvare entro marzo 2017)   con il trasferimento degli uffici comunali dall'attuale Municipio all'edificio scolastico delle scuole medie di Tagliuno,   potrebbe eliminare il traffico dell'ora di punta determinato dalle scuole e potrebbe addirittura determinare la conclusione che una serie di piccoli accorgimenti  (nuova localizzazione delle scuole,  nuovo piano del traffico)  magari rende superflua la  "madre di tutte le strade".   Ma questo è possibile solo se si cambia il modo di procedere:  prima la discussione concreta su argomenti reali,   poi la progettazione di soluzioni pratiche,  e solo alla fine i lavori di esecuzione dell'intero piano del traffico nel suo complesso.   Si chiama  "PROGRAMMAZIONE DELLA VIABILITA'"  e sostituisce il modo di fare  "di pura demagogia ed emergenza"  che è stato attuato fino a oggi correndo dietro alla voglia di passare alla storia come quelli che hanno spento il famigerato semaforo di Piazza Vittorio Veneto:  ma il sindaco improvvisatore e demagogo avrà davvero voglia di passare a un modo di procedere più lento e ordinato  (che richiede più pazienza,  più confronto,  più gioco di squadra con l'intera Giunta e anche con gli altri consiglieri comunali di maggioranza,  meno decisioni solitarie e magari anche di  "accontentarsi di seminare"  in questa legislatura per lasciare ai successori l'onore di raccogliere concretamente il frutto e il merito della soluzione del problema)   lasciando perdere il modo solitario e autoritario di azione,  che gli permette di presentarsi come  "sindaco decisionista"  e  come  "uomo del fare"  davanti al mitico  "popolo dei bar sport"??  

1 commento:

  1. Condivido in buona parte il pensiero del Gufo. Certo, realizzare una piccola rotatoria in località San Rocco agevolerebbe lo scorrimento del traffico a livello dell'attuale incrocio, e nulla di più. Ma spendere oltre 500.000 euro (avete capito bene: oltre cinquecentomila euro) per creare una "mega rotatoria" che dovrebbe servire anche la futura "variantina" è, dal mio punto di vista, un vero e proprio azzardo.
    Per realizzare la "variantina", ad oggi, il Comune non ha i soldi (7 milioni di euro è l'importo - minimo - stimato), né l'Amministrazione ha ottenuto alcuna promessa di contributo a fondo perduto da parte dello Stato/Regione/Provincia per realizzare l'opera; non c'è neppure un progetto esecutivo approvato che dica, con esattezza, come si svilupperà il percorso della "variantina" e come si innesterà nella futura rotatoria.
    Ma l'Amministrazione, in questa situazione di totale incertezza, cosa fa? Costruirà una "mega rotatoria" considerandola una sorta di "1° lotto" della variantina. E se la nuova strada, per enne ragioni, poi non si dovesse realizzare (come io ritengo altamente probabile)? Pazienza, avremo almeno una "mega rotatoria", e 500.000 euro in meno.
    Tempo fa un leghista critico mi ha confidato: chi vorrebbe passare alla storia per la realizzazione della variantina (Forza Italia), rischia di passare alla storia per una "mega rotatoria" sostanzialmente inutile, o quantomeno sovradimensionata rispetto alle reali necessità.
    Per una volta mi trovo d'accordo con quel leghista (critico).
    A proposito, domani 22 luglio, alle ore 19.30, c'è Consiglio Comunale: non mancate.

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