martedì 5 luglio 2016

L'INCREDIBILE "PROVOCAZIONE POLITICA" DEL GUFO: ROTTAMATE SPARTITRAFFICI E DIVIETI E RIACCENDETE IL SEMAFORO IN PIAZZA VITTORIO VENETO

La conclusione sorprendente delle meditazioni personali e solitarie del Gufo sulla viabilità di Tagliuno è quasi incredibile:  ROTTAMATE TUTTO  (SPARTITRAFFICI E DIVIETI)  E RIACCENDETE IL SEMAFORO DELLA PIAZZA.   Sembra incredibile,  ma la  "vecchia"  colonna di automobili creava meno caos dell'attuale soluzione  (che non ha eliminato il caos:  a creare colonna, sempre al solito orario delle otto di mattina,  non era il semaforo,  ma la scuola media posizionata in piazza e  "l'imbuto"  creato dal negozio di biciclette che restringe la carreggiata e impedisce a due veicoli di medie dimensioni provenienti da direzioni di passare contemporaneamente,  costringendo uno dei due a fermarsi in attesa che sia passato l'altro).    Ragionando per assurdo  (ma non troppo),   il mero e semplice spostamento della scuola fuori paesello  (costituendo un polo scolastico unico e unificato,  da raggiungere con un servizio scuolabus completo che copre tutte le frazioni negli orari di apertura e chiusura della scuola)  toglierebbe almeno il 10-15%  del traffico nell'ora di punta.   I sindaci precedenti  (in modo particolare le amministrazioni leghiste di Ugo Belotti e Clementina Belotti)  non avevano mai pensato a spegnere il semaforo della piazza:  progettavano la realizzazione di una variantina alla S.P. 91  che  dirottava il traffico dalla piazza sulla variantina,  e legavano la realizzazione dell'opera stradale a un'entrata concreta che erano gli oneri di urbanizzazione e le future maggiori entrate I.C.I.  che derivavano dal rilascio della licenza commerciale per costruire un centro commerciale nell'area ex Fonderie Quintano  (la realizzazione del centro commerciale avrebbe anche consentito la bonifica di quel sito inquinato);   altre Giunte di altre maggioranze hanno cercato soluzioni alternative,  ma fino alla realizzazione della nuova soluzione nessuno di loro aveva mai spento il famigerato semaforo.    Questa Giunta ha segato il semaforo e ha spento tutti i semafori a chiamata pedonale e adesso ognuno attraversa quando ha voglia con qualche  "inchiodata"  da parte di automobilisti nervosi,  i divieti di svolta sono spesso aggirati,   si corre più veloce nel centro di Tagliuno,  i residenti nella zona e i residenti a Cividino  (non potendo più svoltare in via Marconi e in via Piave)  si devono inventare improbabili tragitti che li conducono quasi fino a Grumello del Monte per tornare a casa,   e gli stessi residenti di via Piave qualche volta si vedono piombare a sorpresa  (ma ormai è sorprendente che loro si sorprendono ancora)  quelli che provengono da Sarnico e svoltano nella via fregandosene del divieto.   PER MOLTI CITTADINI DI TAGLIUNO ERA MEGLIO IL SEMAFORO  e a costo di essere impopolare e di suscitare reazioni impopolari,   forse i  "vecchi"  sindaci leghisti e democristiani che non lo avevano mai spento  (malgrado la grancassa mediatica della stampa e dei residenti  "fuori Castelli Calepio"  che a gran voce chiedevano lo spegnimento del semaforo)  erano molto più lungimiranti di chi ha agito con improvvisazione  (in modo demagogico solo per passare alla storia e ricevere l'applauso del popolo del bar sport)  e senza predisporre in via preliminare un progetto completo sull'intera questione viabilità Tagliuno - Calepio           

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