Il blog del Gufo, se viene paragonato alle corazzate dell'informazione locale (Eco di Bergamo, "Araberara", Bergamo News) e ai social network come Facebook, è l'elemento più innocuo e più tecnologicamente decrepito che si possa immaginare. Uno scrittore dilettante solitario, che utilizza uno strumento semplice come il blog, senza immagini e senza fotografie, senza grafici, senza i mitici "link", e anche i mitici sondaggi sono stati eliminati da un famigerato "tasto killer" premuto per errore dal Gufo; un pubblico fedele e magari numeroso, ma che utilizza scarsamente lo spazio commenti (che è liberamente disponibile per tutti, compresa l'opzione di non firmarsi e di inviare un messaggio anonimo, infatti al Gufo e ai lettori del blog interessa il contenuto del messaggio più che il nome e cognome del commentatore). I fatti e i misfatti sono scritti da un autore condizionato dal proprio umore variabile, lo scrittore solitario in passato ha sofferto di depressione, e ha già manifestato la volontà di non candidarsi in prima persona alle prossime elezioni comunali del 2019. Lo scrittore solitario non ha uno staff che collabora con lui, non ha il suggeritore, non è una persona facoltosa oppure potente e non ha un ruolo pubblico di primo piano, è un semplice impiegato amministrativo, esprime liberamente il proprio pensiero su eventi locali, non sono sicuramente le frasi del blog a mandare in subbuglio una maggioranza politica oppure a cambiare la storia del paesello.
La domanda che nasce spontanea è molto facile: per quale motivo almeno la metà degli esponenti della maggioranza (della "lista Benini") passano più tempo a pensare come impallinare "il Gufo sparlante" piuttosto che a governare?? Il Gufo prima o poi ci rimetterà le penne (non fisicamente, ma come scrittore dilettante). Non hanno paura del Gufo, e nemmeno della Lega Nord, sanno benissimo che arriveranno alla fine della legislatura, magari con clamorose litigate politiche in cui "si prendono a pesci in faccia da mattina fino a sera" e poi pubblicamente recitano la farsa della formuletta ipocrita "siamo una maggioranza compatta" e e del mito ormai fasullo dell'UOMO DEL FARE (in realtà non è mai esistito, negli Stati Uniti di Castelli Calepio, un chiacchierone più inconcludente di Benini nel rapporto tra la marea e la quantità industriale di promesse elettorali tradite e di proclami a vuoto, e i fatti reali che in realtà scarseggiano perchè quando si entra nel merito si vede spesso un incredibile caos organizzativo); molti di loro si rendono conto che quando il loro potere politico - che, come sempre accade, è temporaneo e prima o poi finisce - svanirà, qui a Castelli Calepio nessuno si ricorderà più di loro, tranne che in qualche pettegolezzo e in qualche maldicenza da bar, perchè nessuno di loro sta facendo (e nessuno di loro riuscirà a realizzare) qualcosa di clamoroso al punto da passare alla storia di Castelli Calepio. I lettori assidui (e anche quelli occasionali) del blog si ricorderanno a lungo del vecchio Gufo più che di alcuni politicanti di questa legislatura, si ricorderanno a lungo del suo blog solitario super visualizzato, di un esperimento informativo locale assolutamente nuovo nel panorama dei social network, e il Gufo pensa che molti "politicanti di Palazzo" in realtà detestano il Gufo perchè per qualche misteriosa ragione questo decrepito Gufo rigido e conservatore è diventato, nel piccolo orticello di Castelli Calepio e senza avere nessun potere che non sia quello della passione per la scrittura e per la narrazione, un personaggio molto più popolare di loro
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