Al vecchio Gufo "è andato di traverso" il primo giorno di vacanza estiva. Mentre il Gufo, pacifico e quieto, inizia a preparare "il kit del turista in pullman" per il suo imminente mini tour in Alsazia e in Foresta Nera, imperversa il dramma nella nazione Italia. LA CAPITALE E' IN PERICOLO e più del pericolo del terrorismo e dell'immondizia è invasa da quello che di solito è il più grave pericolo italiano: un sindaco (in questo caso una sindaca) chiacchierona, fanfarona, che getta la colpa su "quelli che hanno governato fino a oggi e hanno combinato un disastro" (figuriamoci, in Italia questo è un classico "disco rotto" che unisce la gran parte dei sindaci di sinistra, di destra, delle liste civiche e adesso anche del M5S) e della stampa "diffamatoria" che se la prende con il suo assessore di fiducia (anche quello di gettare la colpa sulla stampa cattiva e diffamatoria è un altro tradizionale "disco rotto" dei politici di qualsiasi partito, comprese le liste civiche e il M5S), fino a tentare il classico "blitz finale" di tentare di scaricare su altri i rifiuti della capitale, sondando altre Regioni (in particolare la "virtuosa" e piccola Umbria) e altri Comuni laziali che giustamente hanno detto "NO, arrangiatevi". Il Gufo la taglia corta e si permette una domanda: signora sindaca Raggi, lei è in grado di risolvere il problema dello smaltimento rifiuti oppure no?? Se la risposta è "NO" allora la soluzione è una sola, e si compone di una parola semplice e secca: DIMISSIONI IMMEDIATE. Quella del "rischio sanitario" è una delle peggiori cazzate che ha mai sentito il Gufo: si sta parlando del problema di smaltimento rifiuti in una capitale dell'Unione Europea e non in una disastrata città dell'Africa centrale oppure delle nazioni più povere e devastate dell'Asia e del Terzo Mondo. Le emergenze sanitarie (quelle vere e drammatiche) sono quelle delle nazioni in guerra, quelle della guerra in Siria che ieri Massimiliano Chiari ci ha ricordato su un post pubblicato sul forum "Sei di Castelli Calepio se....", quelle di città africane in condizioni igieniche drammatiche e con epidemie devastanti che fanno stragi (con migliaia di vittime), non il caos di una raccolta rifiuti che può (e deve) essere risolto da un sindaco anche in modo energico, ma ordinato. Proprio nel Sud Italia, mentre la Campania era devastata dal problema dei rifiuti, il Governo Berlusconi restituì Napoli a una condizione di ordine e di decenza (nel 2008) in soli 30 giorni e l'ex sindaco del Partito Democratico De Luca, attuale governatore regionale della Campania, teneva Salerno in condizioni di ordine e di pulizia, senza bisogno di far intervenire l'Esercito oppure di altre amenità come quelle pronunciate dalla sindaca chiacchierona.
Nel 64 d.C. Roma fu devastata completamente da un incendio che durò nove giorni consecutivi e la distrusse quasi nella sua totalità: su quattordici quartieri, solo quattro erano stati risparmiati dall'incendio, alcuni furono rasi al suolo quasi completamente, altri seriamente danneggiati. Lo stravagante imperatore Nerone fece qualcosa di rivoluzionario (si fa per dire....): affidò la ricostruzione ai migliori architetti della capitale e impose di utilizzare per i nuovi edifici materiali meno infiammabili di quelli utilizzati fino al momento della tragedia. Anche Nerone aveva trovato un "capro espiatorio" (che non era il Partito Democratico, ma erano le prime comunità cristiane) ma insieme alla persecuzione aveva ricostruito Roma, arricchendola con la preziosa "Domus Aurea": i provvedimenti adottati da Nerone per la ricostruzione della città dopo l'incendio furono elogiati dallo storico Tacito. Nell'epoca più moderna (fino all'inizio del secolo scorso), qualche sindaco estroso e fantasioso metteva in bilancio una piccola somma da stanziare come "frattaglie per gatti": quella che sembrava una trombonata demagogica (il mantenimento delle colonie feline) era invece il buon senso della Natura, visto che quando alcuni loro successori hanno sterilizzato i gatti, nelle periferie si sono moltiplicati i topi e i ratti di ogni risma.
Secondo la modesta opinione del Gufo, chi gestisce Roma e parla sempre e solo di rifiuti, di inchieste penali, di "Mafia Capitale" e dei misfatti delle ex giunte del Partito Democratico (chissà come mai si dimenticano sempre di citare i cinque anni di Gianni Alemanno, che non furono certo un momento esaltante delle amministrazioni romane) dimenticando che nelle Giunte di Rutelli la capitale - testimonianza diretta del Gufo, che negli anni di Rutelli sindaco si era recato tre volte in visita a Roma - era in buone condizioni e ha iniziato a degradare solo negli anni successivi, chi in due mesi non ha ancora pronunciato ancora parole meravigliose sul Colosseo, sul Foro Romano, sui grandi musei e sulle pinacoteche della Capitale, sul Vaticano, su quello che è uno straordinario e sottovalutato "gioiellino" storico come il "Carcere Mamertino" (detto anche "Tullianum" in latino, fu il luogo dove morì in prigionia l'ex condottiero gallo Vercingetorige, è il carcere più antico di Roma), oppure un altro meraviglioso museo come quello dell'Aeronautica Militare nelle vicinanze del Lago di Bracciano (nella zona periferica di Roma Metropolitana, a 40 km. dal centro città) è fuori dalla realtà: ma come cavolo si fa ad avere la fortuna di essere stati eletti sindaci di una città teatro luogo dei monumenti storici più straordinari della storia antica, e anche recente, e parlare per due mesi solo di rifiuti e di inchieste penali?? Il problema dei rifiuti esiste e deve essere affrontato in modo razionale, con un piano preciso e semplice, poche chiacchiere, finirla alla svelta con la trombonata di "dare la colpa a quelli di prima" (chi si candida a sindaco, e non è obbligatorio per nessuno candidarsi, deve accettare il principio della "continuità amministrativa e gestionale": si prende atto della situazione presente al momento dell'insediamento formale, portando avanti le iniziative buone, valorizzando le eccellenze e risolvendo i problemi, e il principio giuridico della continuità amministrativa del Comune un avvocato dovrebbe conoscerlo molto meglio del Gufo), e nel frattempo concentrarsi sul "Bello Estetico" che solo Roma può offrire al mondo intero. Chi non ama follemente Roma fino a essere disposto a immolarsi sulla brace della Città Eterna, chi non sa dedicarsi "anima e cuore" a esaltare la Storia millenaria e la Leggenda di Roma Capitale, chi non si reca in visita e in contemplazione (all'inizio del proprio mandato) dei luoghi straordinari citati dal Gufo in questo post, chi non accetta la sfida della candidatura alle Olimpiadi che solo una città straordinaria può accollarsi (esattamente nello stesso modo con il quale tre funzionari pubblici di diversa estrazione politica, a Milano, la ex sindaca Letizia Moratti, l'ex sindaco Giuliano Pisapia e l'attuale sindaco Giuseppe Sala, accettarono e portarono al successo la straordinaria sfida internazionale di "EXPO MILANO 2015") è meglio che se ne vada a casa lasciando spazio magari a qualche incosciente un po' illuso e vanitoso che, invece di iniziare la solita solfa e la solita tiritera "trita e ritrita" contro le ex Giunte "di sinistra", si comporti in modo solenne e teatrale come un Imperatore (quelli veri, alla Cesare Augusto oppure alla Nerone, non il nostro Imperatore locale degli Stati Uniti di Castelli Calepio) e riesca a riportarla nel ruolo che le spetta, al centro della storia mondiale
Secondo la modesta opinione del Gufo, chi gestisce Roma e parla sempre e solo di rifiuti, di inchieste penali, di "Mafia Capitale" e dei misfatti delle ex giunte del Partito Democratico (chissà come mai si dimenticano sempre di citare i cinque anni di Gianni Alemanno, che non furono certo un momento esaltante delle amministrazioni romane) dimenticando che nelle Giunte di Rutelli la capitale - testimonianza diretta del Gufo, che negli anni di Rutelli sindaco si era recato tre volte in visita a Roma - era in buone condizioni e ha iniziato a degradare solo negli anni successivi, chi in due mesi non ha ancora pronunciato ancora parole meravigliose sul Colosseo, sul Foro Romano, sui grandi musei e sulle pinacoteche della Capitale, sul Vaticano, su quello che è uno straordinario e sottovalutato "gioiellino" storico come il "Carcere Mamertino" (detto anche "Tullianum" in latino, fu il luogo dove morì in prigionia l'ex condottiero gallo Vercingetorige, è il carcere più antico di Roma), oppure un altro meraviglioso museo come quello dell'Aeronautica Militare nelle vicinanze del Lago di Bracciano (nella zona periferica di Roma Metropolitana, a 40 km. dal centro città) è fuori dalla realtà: ma come cavolo si fa ad avere la fortuna di essere stati eletti sindaci di una città teatro luogo dei monumenti storici più straordinari della storia antica, e anche recente, e parlare per due mesi solo di rifiuti e di inchieste penali?? Il problema dei rifiuti esiste e deve essere affrontato in modo razionale, con un piano preciso e semplice, poche chiacchiere, finirla alla svelta con la trombonata di "dare la colpa a quelli di prima" (chi si candida a sindaco, e non è obbligatorio per nessuno candidarsi, deve accettare il principio della "continuità amministrativa e gestionale": si prende atto della situazione presente al momento dell'insediamento formale, portando avanti le iniziative buone, valorizzando le eccellenze e risolvendo i problemi, e il principio giuridico della continuità amministrativa del Comune un avvocato dovrebbe conoscerlo molto meglio del Gufo), e nel frattempo concentrarsi sul "Bello Estetico" che solo Roma può offrire al mondo intero. Chi non ama follemente Roma fino a essere disposto a immolarsi sulla brace della Città Eterna, chi non sa dedicarsi "anima e cuore" a esaltare la Storia millenaria e la Leggenda di Roma Capitale, chi non si reca in visita e in contemplazione (all'inizio del proprio mandato) dei luoghi straordinari citati dal Gufo in questo post, chi non accetta la sfida della candidatura alle Olimpiadi che solo una città straordinaria può accollarsi (esattamente nello stesso modo con il quale tre funzionari pubblici di diversa estrazione politica, a Milano, la ex sindaca Letizia Moratti, l'ex sindaco Giuliano Pisapia e l'attuale sindaco Giuseppe Sala, accettarono e portarono al successo la straordinaria sfida internazionale di "EXPO MILANO 2015") è meglio che se ne vada a casa lasciando spazio magari a qualche incosciente un po' illuso e vanitoso che, invece di iniziare la solita solfa e la solita tiritera "trita e ritrita" contro le ex Giunte "di sinistra", si comporti in modo solenne e teatrale come un Imperatore (quelli veri, alla Cesare Augusto oppure alla Nerone, non il nostro Imperatore locale degli Stati Uniti di Castelli Calepio) e riesca a riportarla nel ruolo che le spetta, al centro della storia mondiale
Nessun commento:
Posta un commento