In questa serata il Gufo vuole dedicare un piccolo post ai suoi "amici" inseparabili dell'albero del suo giardino: i merli neri. In primavera la finestra aperta, dopo una pioggia purificatrice, apre l'animo del Gufo all'ascolto del meraviglioso canto dei merli neri, che comunicano tra di loro con suoni musicali e melodiosi; i merli quando cantano "in cordata" rappresentano un autentico concerto della natura, un dolce sottofondo al quale ci si può tranquillamente abbandonare chiudendo gli occhi e lasciando libero il pensiero. Il canto del merlo nero offre sensazioni di assoluta quiete e di riposo, è un canto veloce ma non disturba affatto la tradizionale lentezza del Gufo, che si trastulla rigidamente disteso sul letto mentre ascolta il merlo che si esprime nella vivacità del suo canto. La discesa dal nido del merlo, dopo il taglio dell'erba oppure dopo la pioggia, soddisfa la legge naturale che mette a disposizione del merlo qualcosa da "beccare" per nutrirsi avidamente e poter fare la scorta e la provvista sufficiente per tutta la giornata, e per tutta la nidiata; il merlo procede in modo estremamente prudente e minuzioso nell'operazione di rifornimento del cibo che deve bastare a soddisfare il proprio appetito. Il Gufo è assolutamente felice di disporre, nel suo giardino, di uno spazio nel quale quietamente possano vivere i merli neri, che devono temere solamente la gatta e lo spirito da cacciatrice del felino domestico; ma dopo qualche anno i merli hanno imparato a convivere con la gatta e preferiscono non esporsi troppo, rimanere riparati, in attesa che la gatta (pigra e dormigliona) si distende lasciando campo libero agli uccellini del giardino del Gufo. Alcuni vasi di fiori, una gatta, un prato non molto ampio, due alberi e i merli neri: non è necessario uno spazio ampio, è sufficiente un piccolo giardino per godere in modo meraviglioso dello spettacolo della Natura e delle sue regole di vita semplice e serena
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