Il Governo Renzi (per merito principalmente del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini) ha distribuito finanziamenti statali e leggi a manetta su Scuola, in particolare sull'edilizia scolastica, Cultura e ristrutturazione di edifici scolastici e siti artistici e culturali: il decreto legge che ha istituito l'agevolazione fiscale "art bonus", l'aumento dei fondi statali destinati al Ministero dei Beni Culturali, i finanziamenti statali concessi per le ristrutturazioni di edilizia scolastica inserite nei decreti legge denominati "Buona Scuola". I Comuni che hanno presentato idee e progetti concreti, anche nella Provincia di Bergamo e anche paeselli di medio piccole dimensioni, hanno portato a casa finanziamenti e fondi statali: ne sono due esempi concreti il Comune di Bagnatica (che ha ristrutturato i propri edifici scolastici ottenendo dei finanziamenti statali), e il Comune di Bergamo (che ha prima riaperto la Pinacoteca dell'Accademia Carrara e adesso pensa di ristrutturarla grazie a finanziamenti di privati che hanno intenzione di usufruire dell'agevolazione fiscale "art bonus", ed è notizia fresca pubblicata da Bergamo News e dall'Eco di Bergamo il fatto che il Comune di Bergamo ha recentemente ottenuto un finanziamento statale per ristrutturare il Teatro Donizetti). Il Gufo fa presente inoltre che, come ha riportato nel mese di luglio 2015 l'Eco di Bergamo, sono stati finanziati con fondi statali e ministeriali per un importo di quasi 10 milioni di euro dieci Comuni nella Provincia bergamasca per le ristrutturazioni degli edifici di istituti di scuole superiori (a Gazzaniga e a Romano di Lombardia) e di istituti comprensori in Comuni teoricamente meno importanti di Castelli Calepio, come ad esempio i Comuni di Carvico, di Olmo al Brembo, di Pagazzano, di Ambivere oppure di Pedrengo: questi Comuni, a differenza di Castelli Calepio, avevano presentato progetti concreti di ristrutturazione degli edifici scolastici comunali. Pertanto chi è "rimasto al palo" non può dare la colpa, come al solito, al governo centrale: la possibilità di usufruire di fondi oppure di rimanere con il classico "due di picche" in mano dipendeva esclusivamente dalla presentazione di progetti completi, credibili, e in tempi rapidi da parte dei singoli Comuni.
Forza Italia di Castelli Calepio era nelle migliori condizioni politiche possibili immaginabili per rivoluzionare Scuola e Cultura qui a Castelli Calepio. Tutte le deleghe comunali in materia di Scuola e Cultura sono nelle mani degli esponenti di Forza Italia: da inizio legislatura gli esponenti locali di Forza Italia hanno la carica di sindaco (che ha trattenuto per sè anche la delega ai Lavori Pubblici), l'assessorato alla Scuola e alla Cultura, due consiglieri comunali con deleghe ai Lavori Pubblici e alle Politiche Giovanili. L'assessore regionale lombardo alle Infrastrutture è bergamasco, ed è l'ex coordinatore provinciale di Forza Italia. Il coordinatore di Forza Italia della zona del Basso Sebino (che può quindi coordinarsi e "agire in cordata" ad esempio con la maggioranza che governa Sarnico, una maggioranza Lega Nord - Forza Italia nella quale gli assessori più autorevoli e capaci sono esponenti di Forza Italia) è un esponente di Forza Italia di Castelli Calepio. Infine Forza Italia ha contribuito, con i propri voti determinanti e decisivi, a far eleggere l'attuale Presidente della Provincia di Bergamo e governa la Provincia insieme al Partito Democratico. Come se non fosse sufficiente disporre di tutte queste cariche, da due mesi e mezzo (dopo le dimissioni volontarie dalla carica di assessore al Bilancio rassegnate da Clementina Belotti della Lega Nord), Forza Italia ha trattenuto per sè, nelle mani del sindaco, anche le deleghe del Bilancio (che permette la programmazione di opere pubbliche e la gestione delle normative sui finanziamenti statali e regionali) e della Gestione del Personale, che permette di avere la voce più importante sul controllo e sul potere di indirizzo e di direzione degli uffici comunali.
Nessun partito nella storia di Castelli Calepio, nemmeno la vecchia Democrazia Cristiana, ha potuto contare su due anni di condizioni politiche e di tutte le cariche politiche più importanti in materia di Scuola, Istruzione e di Cultura praticamente in regime di monopolio come Forza Italia di Castelli Calepio. Il minimo che il popolo potrebbe (e dovrebbe) pretendere in metà legislatura è la produzione di risultati eccellenti, e invece siamo ancora incredibilmente "fermi al palo". Nessun progetto ha mai partecipato ai bandi di gara per finanziamenti statali con qualche minima possibilità di successo, il grande progetto contenuto nel programma elettorale (la realizzazione di un nuovo polo scolastico unificato moderno per tutto il Comune) è ormai "lettera morta", non se ne parla più, si parla di due mini poli scolastici (che sarebbero ulteriore fonte di "doppie spese", di inefficienza e di divisione del paesello nelle solite frazioni e fazioni), nessun finanziamento è stato ottenuto in materia di opere pubbliche e di edilizia scolastica, l'unico fatto degno di nota nei tumultuosi rapporti con la Provincia è stata la farsesca vicenda dei dossi sulla S.P. 91 (tolti dalla Provincia dopo che il sindaco aveva dichiarato pubblicamente in aula consiliare, in una seduta di Consiglio Comunale, che nessuno avrebbe mai tolto quei dossi e che in caso di rimozione la spesa sarebbe stata pagata personalmente da "LUI", ennesima fanfaronata finita nel nulla, visto che la rimozione dei dossi è avvenuta a spese del Comune) mentre nessuna collaborazione costruttiva è stata iniziata in termini di progetti reali e concreti, di iniziative giovanili e culturali innovative e importanti non si è registrato nulla di rilevante, la trattativa per ristrutturare il cinema di Tagliuno è ancora "in alto mare", la convenzione sulla ristrutturazione dell'Oratorio di Cividino è stata firmata grazie al lavoro di mediazione tra Giunta e Oratorio portato avanti da Clementina Belotti, nessuna iniziativa è stata portata avanti per migliorare ulteriormente la qualità della biblioteca di Tagliuno (la possibilità di fare qualche piccolo lavoro di miglioramento della biblioteca grazie all'agevolazione fiscale "art bonus" è stata lasciata cadere nel nulla), viene mantenuta in vita l'inutile "commissione mensa" (con la quale spesso si registrano incomprensioni e sterili polemiche), non si riesce a stare dietro alle normative che cambiano (cogliendo le opportunità migliori che ogni norma contiene, magari nascoste in qualche aspetto dei regolamenti e delle circolari, che devono essere analizzate a fondo e costantemente) e si registra una grande difficoltà a gestire i problemi dell'ordinaria amministrazione scolastica, e per ultimo - nel disastroso resoconto della gestione della Scuola e della Cultura - i rapporti tra Giunta comunale e Giunta della Fondazione Calepio (che gestisce un importante sito culturale come il Castello) sono stati spesso tempestosi e litigiosi, nonostante anche nella Fondazione Calepio Forza Italia può vantare un proprio esponente di grande esperienza politica come consigliere, che potrebbe fare da mediatore nei rapporti tra i due Enti Comune e Fondazione. Non è andata meglio la gestione del settore "comunicazione istituzionale": il servizio "news letter comunale" funziona in modo decisamente meno assiduo e meno efficiente rispetto alla gestione della ex Giunta del "Patto per Castelli Calepio", il giornalino comunale (per il quale l'assessore al Bilancio aveva messo a disposizione in bilancio la somma di 9.000,00 euro) non ha mai visto la luce perchè gli esponenti di Forza Italia cincischiavano e cincischiano ancora oggi a scrivere le proprie relazioni informative e a consegnarle al direttore editoriale, un evento sportivo spettacolare e importante come la gara del campionato nazionale di motocross con partenza dalla Piazza Vittorio Veneto a Tagliuno non è stato adeguatamente pubblicizzato su display della piazza di Tagliuno e sulla "home page" del sito internet comunale, e lasciamo perdere il rapporto conflittuale del sindaco che in diverse occasioni, nell'aula del Consiglio Comunale, ha detto che lui i social network non li legge perchè li considera inutili perdite di tempo di persone che "cinguettano". Anche l'introduzione del Servizio Piedibus, utilissimo ed ecologico, non è stata perfetta: è stata accompagnata dalla gestione non esaltante dei tagli al servizio "Scuolabus", che è stato mantenuto in piedi solo per gli studenti delle frazioni di Quintano e di Calepio che si devono recare negli edifici scolastici di Cividino e di Tagliuno, mentre è stato soppresso per tutti gli altri studenti delle altre due frazioni.
Curiosamente, per "rimanere a galla", si esaltano le iniziative delle Giunte precedenti facendole passare come "meriti politici" dell'attuale maggioranza. "Calici di stelle" è un evento che unifica il paesello e il territorio, ma è stato introdotto a Castelli Calepio dalla ex Giunta Bizzoni del "Patto per Castelli Calepio" (gestiva la manifestazione, a costo zero per l'amministrazione comunale, l'ex assessore Marco Bernacchi), l'attuale maggioranza ha solo il merito dello spostamento fisico della manifestazione dalla frazione di Cividino al suggestivo ambiente del Borgo di Calepio; il piano di diritto allo studio - nella sua impostazione originaria e principale - riproduce le precedenti gestioni di Claudia Pagani ("Patto per Castelli Calepio") e Clementina Belotti (Lega Nord).
Il Gufo conclude questo post sulla scuola, sull'istruzione e sulla cultura ricordando che "non a caso" nel post il Gufo ha richiamato la responsabilità politica del partito Forza Italia sui risultati deludenti in materia di Scuola, Istruzione e Cultura: non è il singolo assessore alla Scuola ad avere la responsabilità unica di tutto questo, ma è anche e soprattutto il suo partito, a livello comunale e anche provinciale e regionale, che doveva supportare Nadia Poli e darle una mano concreta nella soluzione dei problemi di amministrazione quotidiana e nella progettazione e gestione di eventi culturali e opere di edilizia scolastica. E' mancato il partito Forza Italia nella sua interezza, e quando un partito ha il monopolio delle cariche pubbliche e può godere di una lunga serie di condizioni politiche talmente favorevoli che difficilmente si ripeteranno, è un partito senza futuro: la gestione di progetti "per giovani" come quello della scuola è stato affidato a persone dalla mentalità addirittura più vecchia e più retrograda e dalle idee più decrepite della mentalità (già antica) del vecchio Gufo
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