domenica 7 agosto 2016

LE PAROLE DI DON RENE' SUL "POSSESSO DEL DENARO" E LE PAROLE DEL GUFO SULLA RICERCA DEL BELLO ESTETICO

Il post del Gufo per la sua tradizionale riflessione della domenica prende spunto dalle parole pronunciate da Don Renè Zinetti nell'omelia della Santa Messa,   non sono inedite ma sono una delle predicazioni tradizionali della Chiesa,  quando dice che  "il possesso del denaro va bene,  quello che bisogna evitare è  'essere posseduti'  dal desiderio di accumulare denaro per sè stessi".   Era un antico post del Gufo,  quello in cui il Gufo sosteneva la battaglia politica per eliminare qualsiasi vincolo alla circolazione libera del denaro e al pagamento in denaro contanti,  quando il Gufo diceva che il denaro deve essere considerato uno strumento tecnico per regolare in modo semplice le transazioni commerciali,  ed è proprio questa la chiave del discorso:  il denaro deve essere riportato alla sua funzione originaria di  "mezzo di pagamento,  strumento"  e  non alla funzione perversa di  "obiettivo di vita".   La predicazione era collegata alla provvisorietà della vita:  un giorno la nostra vita avrà fine,  e del denaro,  se è stato accumulato per ragioni di potere e di apparenza,   perderemo il controllo proprio perchè il denaro non riesce a modificare il fatto che la nostra vita ha un inizio e una fine.   

Il Gufo vuole collegare oggi   "il possesso del denaro"  alla  "ricerca del bello estetico"  della quale il Gufo parla spesso come un suo desiderio profondo.   In realtà nel caso personale del Gufo  "la ricerca del bello estetico"  è stata anche una terapia:  travolto dalla depressione,  il Gufo  "nella ricerca del bello estetico ha trovato situazioni piacevoli che riescono,  per alcuni giorni e per alcuni istanti preziosi,  a mandare fuori dalla mente del Gufo i cattivi pensieri,  i momenti auto distruttivi di profondo pessimismo".     L'utilizzo del denaro per soddisfare il desiderio della  "ricerca del bello estetico"   è stato per il Gufo scelta individuale di vita e al tempo stesso una terapia medica,   la comodità dei suoi viaggi in Europa  (dove si spende una sola moneta,  l'euro)  è stata un mezzo per semplificare la vita al Gufo anche in questi momenti rilassanti e di grande quiete nei quali il Gufo si tira fuori dall'abisso dei cattivi pensieri  e  produce momenti di grande euforia,  che poi condivide insieme ai lettori con le descrizioni  (piene di entusiasmo e di voglia immensa di  "raccontare il bello"  e mettere a disposizione di altre persone le sue esperienze)  nei suoi viaggi nei post del suo blog.   "Il denaro utilizzato come strumento per soddisfare il desiderio della ricerca del bello estetico"  vuole descrivere il pensiero domenicale del Gufo:  quel denaro che troppo spesso diventa obiettivo di vita  (alla ricerca di un potere che ci illudiamo che possa essere infinito,  ma che in realtà è provvisorio e limitato nel tempo esattamente come la nostra stessa vita)  assume,  nel contesto meraviglioso della ricerca del bello estetico  (che porta nel cuore e nell'anima del Gufo i pensieri più belli dei suoi anni post depressivi ed elimina la tristezza che lo avvolge spesso insieme alla  "nebbiolina grigia"),  la sua funzione semplice di strumento per regolare le operazioni economiche  (gli scambi di beni e gli acquisti di servizi),  di mezzo di pagamento pratico e veloce,  e gli restituisce il suo valore e il suo significato originario,  consentendo a chi ne ha il possesso di non esaltarne la funzione e al tempo stesso di non demonizzare il suo ruolo nella società       

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