sabato 13 agosto 2016

LA SINISTRA SVEDESE E LA SINISTRA "ITALIANA", DUE EPISODI A CONFRONTO

La giovane ministra svedese Aida Hadzialic,  29 anni,  di origine bosniaca  (in Svezia come nelle nazioni civili del Nord Europa,  Olanda compresa,  non desta alcuna sorpresa e scandalo il fatto che una persona di origini straniere possa diventare ministro,  se ne ha le capacità e le competenze,  e nessun vice presidente del Senato definisce  "un orango"  una ministra di origine straniera)  si era recata a una festa da Malmoe alla capitale danese Kobenhavn,  aveva bevuto semplicemente un bicchiere di vino e un bicchiere di spumante per il brindisi finale,  era tutto sommato sobria,  ma il pur basso tasso etilico di 0,2 litri non era consentito dalla legge svedese per mettersi alla guida dell'autovettura,  dove si deve essere completamente sobri:   la polizia l'ha fermata per un controllo di routine,  le ha contestato un fatto che può essere punito fino a sei mesi di carcere  (anche se probabilmente questa punizione non sarà inflitta alla giovane ministra,  la legge deve essere dura e severa ma anche applicata con buon senso e umanità),   e  il giorno dopo la ministra non ha menato il can per l'aia,  ha ammesso che mettersi al volante con un tasso alcoolico superiore a quello consentito dalla legge è stato  "il più grave errore della mia vita,  per il quale mi voglio assumere immediatamente la responsabilità del fatto"  e  ha immediatamente rassegnato le dimissioni dalla carica di ministro.    In Svezia funziona in questo modo,  la sinistra è terribilmente rigida e noiosa nel suo moralismo,   ma le dimissioni spesso sono la conseguenza immediata di un errore personale quando ha conseguenze politiche.

In Italia un tizio che ricopre cariche pubbliche per il Partito Democratico  (è un consigliere comunale e dirigente locale di circolo del Partito Democratico in provincia di Siracusa)  in un video privato si permette battute non entusiasmanti sui migranti,  se li troviamo al largo  "li lasciamo là,  devono morire".   E'  uno scherzo naturalmente,  un video tra amici,  una trombonata:  ma non è lo scherzo del cittadino qualsiasi,  è lo scherzo di un tizio che ricopre cariche pubbliche e che ha un pensiero visibilmente in contrasto e contrario a quello del partito al quale è iscritto.    Non si dovrebbe nemmeno chiedere a questo tizio di dimettersi:  dovrebbe farlo lui immediatamente,  di sua spontanea volontà,  senza aspettare nemmeno cinque minuti.  Queste frasi sono sconcertanti se pronunciate da un consigliere comunale,  soprattutto di un partito di sinistra che mette in pratica a livello nazionale una politica di accoglienza umanitaria e di soccorso in mare dei migranti.   Il Gufo auspica caldamente che,  "prima che il gallo canti  (domani mattina)",   si possa parlare di  "ex consigliere comunale"  dimissionario di sua volontà oppure dimissionato dal suo partito.   Solo in questo modo la sinistra  (e la politica in generale)  italiana si avvicinerà,  lentamente,  a quella più  "noiosa e rigida"  delle nazioni del Nord Europa che non a caso sono molto più civili ed evolute,  politicamente,  dell'Italia

2 commenti:

  1. Sono completamente d'accordo e condivido su Sei di Castelli Calepio se.

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    1. Sono proprio strani questi "nordici"... pensa che si è dimessa immediatamente senza nemmeno gridare al complotto, anzi, al "gombloddo"

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