Nella vicenda delle dimissioni di Clementina Belotti e della delega al Bilancio che l'Imperatore ha trattenuto per sè stesso siamo riusciti, noi rappresentanti della destra di questo sfortunato paesello, a far precipitare la reputazione politica di Castelli Calepio a livello da bar sport. L'Imperatore ormai comunica al popolo solo mediante proclami solenni su "Araberara", non è una novità, e nel suo ultimo proclama al popolo ha annunciato "Clementina è stata una bravissima assessora, ma ora che ha dato le dimissioni non distribuisco più la delega al Bilancio, è inutile che la minoranza scriva una lettera in tal senso" e poi non contento ha aggiunto "se Renzi ha diminuito il numero di assessorati da sei a quattro io cosa ci posso fare?". Risolto il mistero: Clementina si è dimessa dalla carica di assessore e dalla Giunta ma si era offerta volontaria di continuare a occuparsi gratuitamente del bilancio comunale da semplice consigliera di maggioranza, senza percepire l'indennità da assessore, il sindaco per ripicca personale ha rifiutato l'offerta ("si è dimessa contro la mia volontà e quindi la delega me la tengo io" è il senso dei suoi comportamenti tenuti fino a oggi in Consiglio Comunale, in Giunta, nelle riunioni di maggioranza e nelle dichiarazioni sulla stampa), ma poi - dovendo trovare il solito "capro espiatorio" da gettare in pasto al popolo per giustificare il fatto che ha trattenuto per sè stesso addirittura quattro deleghe ossia Lavori Pubblici, Urbanistica, Bilancio e Gestione del Personale - ha tirato in ballo il Governo Renzi che ha ridotto il numero degli assessorati da sei a quattro. Ovviamente il Gufo fa notare che il numero degli assessorati era quattro (e non sei) anche quando Clementina era in carica come assessore al Bilancio, allo Sport e al Tempo Libero con delega alla Gestione del Personale, e che nel momento in cui Clementina era in carica come assessore il sindaco aveva trattenuto per sè solamente due deleghe (Lavori Pubblici e Urbanistica); è inutile far notare ai lettori che i consiglieri di minoranza non hanno mai scritto e non scriveranno lettere per chiedere al sindaco di distribuire la delega al Bilancio (i consiglieri di minoranza hanno chiesto che la delega fosse distribuita nel loro intervento in Consiglio Comunale del 22 luglio, il sindaco ha detto che teneva la delega per sè stesso e i consiglieri di minoranza a quel punto probabilmente hanno pensato "OK vuoi tenere la delega, cavoli tuoi, adesso arrangiati!!") ed è infine inutile spiegare ai lettori che a un governo qualsiasi di destra oppure di sinistra (in questo caso il Governo Renzi) non interessa praticamente niente se un assessore di Castelli Calepio si dimette e se il sindaco distribuisce oppure non distribuisce la delega, un governo ha fatti molto più importanti di queste quisquilie politiche a cui pensare. La spiegazione di questa ennesima fanfaronata su "Araberara" è semplice: il sindaco deve spiegare le ragioni per cui negli ultimi sei mesi si sono già dimessi due assessori, non ha spiegazioni politiche serie da dare che non siano la ripetizione a pappagallo dei soliti "motivi personali", e allora ha tirato fuori la prima cavolata che gli è saltata in mente, e ha sproloquiato a vanvera andando a tirare in ballo il Governo Renzi su una vicenda locale nella quale il Governo Renzi è totalmente estraneo
Non ho parole. Gufo, io per fortuna non l'ho votato, ma - in caso contrario - mi sentirei offeso da quanto il Sindaco considera cretini i propri elettori, raccontandogli storie che non stanno né in cielo né in terra. Ma contenti loro...
RispondiEliminaDel resto parla a elettori con occhi chiusi come si è dimostrato su Facebook
Elimina