mercoledì 26 ottobre 2016

IL SOGNO IMPOSSIBILE DELLA VARIANTINA ALLA S.P. 91 RISCHIA DI ESSERE SEPPELLITO DAI TROPPI RITARDI E DALLA NUDA E CRUDA REALTA' DEI FATTI

Le procedure di richiesta dei permessi sono ancora incomplete,   manca l'acquisizione di alcuni pareri obbligatori per legge da parte di Enti esterni al Comune,   i lavori alla rotatoria che in delibera di Giunta è stata definita come il primo step della variantina inizieranno solo nei prossimi giorni,   i finanziamenti per l'opera sono ancora in alto mare  e  l'anno prossimo in Regione Lombardia inizia la campagna elettorale in vista delle scadenze elettorali del 2018,  la variante al P.G.T.  nella quale viene recepita formalmente la variantina alla S.P. 91  deve ancora essere discussa in Consiglio Comunale,  non sono stati organizzati gli espropri dei terreni per fare spazio alla variantina  e  si spera che una volta organizzati gli espropri non ci saranno ricorsi legali che farebbero perdere ulteriormente tempo prezioso,   proprio a causa di tutto questo la progettazione definitiva dell'opera è ancora in alto mare,  e naturalmente la fase delle gare di appalto,  dell'assegnazione  e  dell'esecuzione dei lavori  -  che deve arrivare dopo tutto questo  -  è a sua volta in alto mare,   la possibilità di realizzare il nuovo centro commerciale nelle aree delle ex Fonderie Quintano che secondo il progetto originario della Lega Nord del 2009 doveva finanziare la variantina è ormai di fatto tramontata.   Tutto questo senza tenere conto che nella maggioranza,  come è emerso da recenti articoli di giornale,  qualcuno più saggio degli altri inizia a chiedersi se è saggio immolare e sacrificare il resto della legislatura sull'impossibile variantina oppure se non è meglio concludere le opere che possono essere definitivamente completate in questa fase finale della legislatura per non presentarsi a mani vuote davanti agli elettori alle prossime elezioni comunali del 2019.   Questo è il punto della situazione,  e il Gran Consiglio ormai imminente,   che molto probabilmente sarà convocato nei prossimi giorni in modo da riunirsi dopo il ponte festivo del primo novembre,   sarà l'ennesimo momento in cui la promessa ormai irrealizzabile di riuscire a concludere l'opera prima della fine della legislatura rischierà di scontrarsi con la nuda e cruda realtà dei fatti e soprattutto dei troppi ritardi che si sono accumulati in questa legislatura        

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