La legislatura è praticamente finita oggi, sulle pagine dell'Eco di Bergamo. Il sindaco fanfarone ha iniziato la legislatura con il tradimento delle promesse personali fatte al Gufo, è andato avanti non rispettando gli accordi elettorali sulla presidenza della Fondazione Calepio (la sera dell'elezione del nuovo presidente si sono presentati due candidati di Castelli Calepio uno contro l'altro, uno della Lega Nord e uno di Forza Italia, e la vicenda è finita malissimo: è stata eletta alla presidenza della Fondazione Cinzia Romolo, rappresentante del Comune di Viadanica), quindi ha tradito clamorosamente la promessa elettorale fatta ai cittadini che non avrebbe mai aumentato le tasse locali (non solo le tasse sono aumentate, ma sono arrivate fino all'aliquota massima prevista dalle leggi nazionali), ha zittito ripetutamente in modo maleducato la propria assessora al Bilancio in alcune sedute del Consiglio Comunale, ha cambiato con decisioni solitarie la viabilità di Tagliuno procedendo con una ordinanza sindacale sul divieto di svolta in via Piave, è andato avanti con continui annunci di grandi opere ai giornali prima ancora di discutere all'interno della propria maggioranza, e alla fine ha concluso il suo show spericolato e solitario con una dichiarazione solenne sull'Eco di Bergamo in cui ha fatto mettere "nero su bianco" la seguente frase "secoli di amministratori precedenti non hanno mosso un dito per risolvere i problemi del traffico", senza tenere presente che "gli amministratori precedenti" (quelli che secondo la sua dichiarazione non hanno mosso un dito per risolvere i problemi del traffico) erano i suoi attuali alleati. Clementina Belotti ha risposto su Facebook, ha incassato il sostegno pieno della segretaria di sezione della Lega Nord e del Consiglio direttivo locale, e ha costretto il sindaco a una clamorosa smentita sull'Eco di Bergamo dopo sole 24 ore: oggi il sindaco ha dovuto precisare che quando parlava di "amministratori precedenti" si riferiva solamente alla ex Giunta del "Patto per Castelli Calepio" e non alle Giunte leghiste, praticamente si è rimangiato tutto quello che era stato pubblicato sul giornale due giorni prima e ha perso credibilità nei confronti dei cittadini che hanno letto questi articoli di giornale. Non c'è bisogno di un'analisi profonda per capire perchè si è arrivati a questo punto: ci si è arrivati per la ragione più semplice e più antica del mondo, ossia che quando viene a meno il rispetto della parola data e degli accordi elettorali (nei confronti delle singole persone oppure nei rapporti tra due partiti alleati), quando si tradisce in modo clamoroso la promessa di non aumentare le tasse, quando si fanno troppi annunci sensazionali sui giornali, prima o poi crolla tutto, e quando una vicenda interna a un'alleanza tra due partiti di maggioranza finisce addirittura sui giornali (e quindi in tal modo non sono più "parole verbali" che si può sempre smentire e negare di aver pronunciato, ma diventano parole scritte che possono sempre essere tirate fuori in qualsiasi momento) vuol dire che ormai siamo arrivati politicamente alla frutta, forse addirittura "alla tazzina del caffè".
Il Gufo chiede ai politici della maggioranza un ultimo atto di responsabilità nei confronti del paesello e dei cittadini, se si vuole ancora far prevalere (sia pure tardivamente) la ragione e se si vuole evitare il commissariamento del paesello e le elezioni anticipate. I due partiti dovrebbero togliere di mezzo in questa legislatura tutti i discorsi sulla variantina, che ormai sono definitivamente tramontati (è impensabile che qualunque Ente superiore, la Regione oppure la Provincia, possa anche solo minimamente pensare di finanziare una variantina per alcuni milioni di euro in un paesello in cui all'interno della maggioranza sono "volati gli stracci"), e accordarsi su un "piccolo calendario di fine legislatura", concentrato sulla realizzazione di una opera pubblica concretamente fattibile per la quale esistono già risorse finanziarie certe e sulla gestione ordinata del bilancio, dei servizi ai cittadini e dell'ordinaria amministrazione. Un mini programma meno ambizioso di quello originale, ma in cui prevale il buon senso e la presa d'atto della situazione reale sui sogni e sulle promesse irrealizzabili, potrebbe essere l'unico modo per recuperare uno straccio di credibilità tra gli elettori di destra tradizionali e nell'elettorato anagraficamente anziano, che apprezzano e preferiscono sempre la prudenza di una sana praticità rispetto agli spericolati annunci dei venditori di fumo, e accompagnare questa "mini gestione ordinaria" di fine legislatura da un repulisti generale di vecchiume democristiano nelle sedi locali dei partiti, dalla selezione di persone giovani e dalle idee fresche, e soprattutto dalla scelta decisiva (che è meglio fare adesso, senza rinviarla alle calende greche e senza menare inutilmente il can per l'aia) sulle prossime elezioni comunali, ossia decidere se Lega Nord e Forza Italia si presenteranno ognuna per conto proprio oppure nuovamente alleate. La legislatura si avvia verso un finale inglorioso, con un aumento delle tasse locali e l'ennesimo nulla di fatto sulla variantina, ma le persone di buon senso (se finalmente saranno messe nelle condizioni di essere ascoltate) possono ancora far prevalere la ragione e fare in modo che la fase finale, proprio per il fatto che ormai i malumori sono venuti a galla pubblicamente e anche rumorosamente, sia migliore e più produttiva di questo sciagurato anno 2016 in cui i due partiti di maggioranza hanno litigato in modo molto pesante e anche molto evidente
NOTA FINALE DEL POST - in questa ultima crisi che è finita sulle pagine dell'Eco di Bergamo il Gufo e Massimiliano Chiari non hanno la minima responsabilità, non servirebbe proprio a niente dire che il Gufo scrive sul blog oppure che Massimiliano strumentalizza i fatti a suo vantaggio politico: tutto ha avuto inizio quando il sindaco (che non era stato obbligato da nessuno a rilasciare quella dichiarazione alla giornalista che lo intervistava) ha detto chiaramente che le amministrazioni precedenti alla sua non avevano fatto niente per risolvere il problema del traffico a Tagliuno, e avere rilasciato questa dichiarazione pubblica con leggerezza a un giornale locale importante come l'Eco di Bergamo senza valutare bene le conseguenze di questa frase e le possibili reazioni delle persone e dei partiti da lui chiamate in causa è stato un errore politicamente molto grave per una persona che ha almeno 30 anni di esperienza politica sulle spalle
NOTA FINALE DEL POST - in questa ultima crisi che è finita sulle pagine dell'Eco di Bergamo il Gufo e Massimiliano Chiari non hanno la minima responsabilità, non servirebbe proprio a niente dire che il Gufo scrive sul blog oppure che Massimiliano strumentalizza i fatti a suo vantaggio politico: tutto ha avuto inizio quando il sindaco (che non era stato obbligato da nessuno a rilasciare quella dichiarazione alla giornalista che lo intervistava) ha detto chiaramente che le amministrazioni precedenti alla sua non avevano fatto niente per risolvere il problema del traffico a Tagliuno, e avere rilasciato questa dichiarazione pubblica con leggerezza a un giornale locale importante come l'Eco di Bergamo senza valutare bene le conseguenze di questa frase e le possibili reazioni delle persone e dei partiti da lui chiamate in causa è stato un errore politicamente molto grave per una persona che ha almeno 30 anni di esperienza politica sulle spalle
È più di un anno, Gufo, che volano gli stracci all'interno della maggioranza, e gli eventi degli ultimi giorni hanno fatto volare gli stracci dalle finestre di Villa Clorinda. Viene evocato lo spettro del commissariamento. Ma tu pensi veramente che un commissario farebbe "peggio" di questa caotica e rissosa maggioranza? Pensi veramente che farebbe più "danno". Io personalmente penso il contrario: riporterebbe serenità all'interno degli uffici comunali, farebbe con diligenza l'ordinaria amministrazione, eviterebbe la realizzazione di "opere" delle quali i cittadini dovrebbero pagare i debiti per i prossimi 20 anni. Insomma, sarebbe - in questo momento - il minore dei mali.
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