giovedì 17 novembre 2016

IL ''DONALD TRUMP LOCALE'' IN MATERIA DI TASSE SI E' COMPORTATO COME UN MARIO MONTI QUALSIASI

Domani,  in edizione straordinaria,  ''Araberara''  dedica un articolo al  ''Donald Trump nostrano di Castelli Calepio''  che sarebbe il nostro Imperatore illustrato in un fotomontaggio della prima pagina del bisettimanale con il tradizionale ciuffo ribelle di capelli che ha reso famoso il neo eletto presidente degli Stati Uniti,  quelli veri e non quelli di Castelli Calepio.   Il Gufo immagina che il contenuto sarà la solita sviolinata sul mitico  ''uomo del fare''  e  ne prende atto,  il Gufo per sua fortuna ha un carattere remissivo e uno stile di vita quieto,  oltre a un ritmo lentissimo e sonnolento,   che gli consente di tirare avanti senza strappi  e  senza troppi clamori.   In realtà il  ''Donald Trump''  degli Stati Uniti di Castelli Calepio è stato spesso e volentieri un Ponzio Pilato democristiano da Prima Repubblica,  del Donald originale ha riprodotto solamente le sue infinite gaffes contro le donne  -  da Clementina Belotti a Claudia Pagani a Isabel Perletti in mezzo al pubblico,  non esiste donna di nessuno schieramento politico che in questa legislatura non è stata zittita oppure brutalizzata da una delle battute maschiliste,  volgari  e  imprudenti del Grande Imperatore,   e con Clementina la mega litigata si è conclusa con le dimissioni della sua assessora più brava  -    mentre l'unico record che ci ha lasciato nei primi due anni e mezzo di legislatura è il record storico delle stangate fiscali e delle  tasse locali,  che qui nel paesello non sono mai state così alte nemmeno quando dominava la Democrazia Cristiana nel secolo scorso,   a dimostrazione che più che un Donald Trump il nostro sindaco in materia di tasse si è comportato come Mario Monti,   e tra un mese esatto in data 16 dicembre 2016 il versamento della seconda rata dell'I.M.U.  sugli immobili ci descriverà meglio di qualunque discorso quello che è stato fino a oggi il risultato principale,  sulle tasche dei cittadini,   del governo solitario e autoritario del mitico  ''uomo del fare''   
    

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