La pioggia ha lavato il giardino, l'erba ha ripreso a crescere lentamente, l'aria è pulita e respirabile, la gatta non sopporta l'umidità e il freddo e si è rifugiata nella casa del Gufo, a dormire e a riposare sopra una comoda poltrona dotata di cuscino, mentre il Gufo giace solitario e inerte nella stanza. I merli neri lanciano gli ultimi flebili suoni, il tono della loro musica è sempre più basso perchè anche loro iniziano a cercare riparo nella stagione fredda dell'autunno, anche se la pioggia gli ha regalato gli scarti del pino tra i quali possono soddisfare la loro fame trovando piccoli e preziosi rifornimenti di cibo con i quali sfamare sè stessi e i loro piccoli, e incrementare la scorta e la provvista che gli consentirà di superare indenni l'inverno e di predisporsi per la primavera. Molti considerano il merlo nero come un animale triste, anonimo e insignificante, ma in realtà il merlo nero è uno straordinario e meraviglioso uccellino che allieta il giardino del Gufo con i suoi suoni musicali bellissimi e melodiosi, il merlo nero è un piccolo regalo della Natura e un grande inno alla Vita. Il merlo nero del piccolo giardino del Gufo, con il suo becco giallo, deve solamente fare attenzione a sfuggire all'istinto cacciatore della gatta, ma ormai ha preso le misure e le precauzioni necessarie a salvare la propria pelle e a creare un nido piccolo e sicuro lontano dalla gatta ormai impigrita e destinata a dormire per diverse ore nel lungo letargo autunnale e invernale. Il Gufo ha voluto dedicare il suo soliloquio della domenica, quello che chiude la straordinaria settimana dello scrittore solitario, a un piccolo amico, a un uccellino meraviglioso come quel merlo che ha trovato il suo prezioso habitat naturale proprio sul pino del giardino del Gufo, quel merlo che scende a terra a beccare in mezzo all'erba, quel merlo che con il suo canto offre musica naturale di altissima qualità che serve a confortare l'animo spesso solitario e depressivo dello scrittore del blog
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