In questa legislatura comunale uno degli aspetti più antipatici e deprimenti è l'abuso di uno strumento che dovrebbe essere eccezionale come le 'comunicazioni del sindaco ai consiglieri comunali', e riservato a casi molto rari e importanti in cui il sindaco ritiene di dover portare a conoscenza dei consiglieri circostanze di grande rilevanza pubblica, utilizzando lo strumento delle comunicazioni proprio per il fatto che non esisteva un altro modo per mettere i consiglieri a conoscenza di informazioni di cui solo il sindaco dispone. Ieri sera, nel Consiglio Comunale fino a oggi più importante della legislatura, il sindaco ha utilizzato per l'ennesima volta questo strumento per 'fare cinema', anzi per essere preciso per comunicare ai consiglieri una circostanza decisiva per le sorti dell'intera Umanità, ossia quella che il blog del Gufo gli sta sulle palle, come in generale tutti i social network che hanno un'opinione diversa dalla sua. Il Gufo in un post del suo blog ha definito il sindaco 'un fanfarone' e il sindaco si è incazzato, e lo doveva comunicare ai consiglieri, anche se probabilmente ai consiglieri di minoranza e anche ai consiglieri di maggioranza interessava meno di zero venire a conoscenza di una bega personale tra il sindaco e il Gufo. Il sindaco che in passato ha mancato di rispetto al Gufo e ha tradito la parola data adesso esige rispetto, ma il Gufo non può rispondere niente altro che 'ME NE FREGO'. Richiesta rispedita al mittente, il rispetto personale nemmeno uno che si sente l'Imperatore Cesare Augusto può pretenderlo ma se lo deve conquistare e meritare sul campo e il Gufo non rispetta più da tempo il peggiore sindaco della storia di Castelli Calepio, quello che ha trasformato la strada principale di Tagliuno in un Far West caotico e senza regole dove molti se ne fregano dei divieti, dove i pedoni ogni volta che attraversano la strada devono rischiare le penne a causa degli automobilisti che hanno fretta e corrono veloci. Il Gufo non lo rispetta anche perchè il sindaco abusa del suo potere utilizzando in modo improprio uno strumento che dovrebbe essere riservato a circostanze molto più importanti per replicare ai post del blog del Gufo, quando lo strumento più idoneo potrebbe essere il telefono oppure ancora meglio iniziare a governare decentemente senza trasformare le sedute di Consiglio Comunale in un luogo dove dominano arroganza, strafottenza nei confronti degli oppositori e di grande maleducazione nei confronti delle consigliere donne che vengono quasi sempre interrotte e disturbate dal sindaco mentre parlano, se non addirittura brutalmente zittite con modi spesso volgari. Benini se aveva qualcosa da dire al Gufo doveva farlo nei modi e nei tempi in cui ha avuto le occasioni di farlo ma è sempre scappato dalla realtà perchè sa benissimo che il Gufo non si piega a 360 gradi davanti a lui come certi servitori e opportunisti di cui si è circondato, non è un uomo vero ma è solo un Ponzio Pilato, un politicante democristiano da Prima Repubblica interessato solo al potere e pronto a qualsiasi trasformismo pur di rimanere inchiavardato alla poltrona. In Consiglio Comunale il sindaco si deve confrontare con i consiglieri comunali sugli argomenti dell'ordine del giorno e su questioni politiche e amministrative di rilevanza pubblica, il sindaco in Consiglio Comunale deve discutere con assessori e consiglieri comunali e non può chiamare in causa il pubblico, il fatto che a lui personalmente i social network e il blog del Gufo stanno sulle scatole non ha rilevanza pubblica e quindi non può e non deve essere argomento di discussione e nemmeno argomento da inserire nell'ordine del giorno. FINE DELLA DISCUSSIONE, e il Gufo auspica caldamente che dalla prossima seduta di Consiglio Comunale le comunicazioni del sindaco possano tornare a essere utilizzate in modo corretto solamente per gli scopi istituzionali per i quali questo strumento importante, del quale si deve fare un corretto utilizzo senza abusare della propria funzione pubblica, possano essere inserite solo per comunicazioni importanti da fornire ai consiglieri, e soprattutto su vicende di grande rilevanza pubblica
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